Storia postale di Battaglia (2)

La storia postale di Battaglia, dalle origini sino ai primi del Novecento. Seconda parte: il periodo prefilatelico.
Qui la prima parte.

PARTE SECONDA

LA STORIA POSTALE

La storia del servizio postale non è che uno dei molteplici aspetti della storia della civiltà umana.

L’uomo, infatti, ha sempre sentito, innato e profondo, il bisogno di comunicare con i propri simili e da sempre ha cercato di organizzarsi in comunità regolate da precisi rapporti sia interni che esterni.

Col passare del tempo, l’esigenza di allargare le proprie relazioni con il mondo circostante diventò sempre più urgente e consapevole, dando avvio a sistemi di comunicazione regolari ed efficienti.

Fu in tal modo che nacquero i primi «servizi di posta», così chiamati perché i vari itinerari erano suddivisi in tappe dette «poste», corrispondenti alla distanza che si riteneva percorribile nel corso di una giornata. I luoghi dove veniva effettuato il cambio degli uomini e degli animali addetti al servizio, erano chiamati «stazioni di posta».

Accenni sul servizio postale si trovano nella Bibbia, nella storia dell’Egitto, della Cina, della Persia, della Siria, ecc., fino ai tempi dell’antica Roma, quando il «cursus publicus», affidato a corrieri statali, assicurava un regolare collegamento fra tutti i paesi dell’impero.

Notizie più dettagliate troviamo in epoca successiva (XIII sec.), quando la famiglia Tasso, originaria di Bergamo, organizzò un servizio di corrieri che collegava tra loro i principali stati europei. Fu la grande meraviglia di quei tempi, in quanto il servizio che fino ad allora era stato d’uso esclusivo dei regnanti, fu esteso anche ai privati.

Grazie ai Tasso, i cui meriti furono ufficialmente riconosciuti con la loro elevazione al rango di principi (1681), ebbe inizio un servizio postale moderno, perfettamente organizzato e regolamentato da apposite norme.
A Venezia la «Compagnia dei corrieri» da loro istituita rimase in vita fino alla caduta della Repubblica, quando Napoleone decise di scioglierla unitamente alle altre Compagnie esistenti e di assumere in proprio la direzione dei servizi postali. Come precedentemente accennato, il territorio della Serenissima venne allora suddiviso in vari dipartimenti e Battaglia fu dotata per la prima volta di una «stazione di posta».

Come per ogni altro paese, anche per Battaglia la storia postale si divide in due periodi:

— il primo, detto «prefilatelico», va dalle origini al 31 maggio 1850;

— il secondo, detto «filatelico», va dal 1 giugno 1850, data di introduzione dei francobolli nel Regno Lombardo-Veneto, fino ai nostri giorni.

Di questo secondo periodo tratteremo qui solo la prima parte, quella cioè che copre gli ultimi sedici anni del Regno Lombardo-Veneto (1850-1866), il regno di Vittorio Emanuele II (1866-1878) e quello di Umberto I (1878-1900).

Dato che per motivi di chiarezza riteniamo opportuno seguire l’ordine cronologico, descriveremo prima i bolli usati nel periodo prefilatelico, e poi i bolli e i francobolli usati nella parte del periodo filatelico da noi trattata (1).

PERIODO PREFILATELICO

Il primo bollo postale apparve a Battaglia nel 1806, quando ebbe luogo l’istituzione della succitata «stazione di posta», alla quale facevano capo gli Uffici rurali di Carrara S. Giorgio, Carrara S. Stefano e Galzignano. Tale bollo, il cui impiego si protrasse fino al 1812, porta la scritta «POSTA’ BATTAGLIA» racchiusa dentro un riquadro e disposta su due righe:

Bollo lineare Postà Battaglia.

Nel 1810 venne posto in uso un secondo tipo di bollo di forma lineare, su una sola riga, con caratteri in stampatello diritto:

Bollo lineare Battaglia.

L’impiego di questo secondo bollo durò fino al 1840 e pertanto coprì un arco di tre periodi storici: Dominazione Francese, Occupazione provvisoria austriaca, Regno Lombardo-Veneto.
Come si può notare, fra il 1810 e il 1812 furono contemporaneamente usati due tipi di bollo: si tratta chi un caso abbastanza frequente nella storia postale, poiché ogni volta che un bollo viene sostituito da un altro di tipo diverso la sostituzione non avviene con un taglio netto nel tempo e, quindi, documenti risalenti allo stesso periodo possono portare sia l’uno che l’altro francobollo.
Net 1839 il governo di Vienna emanò una disposizione secondo la quale i vecchi bolli postali «senza data» dovevano essere sostituiti cono un nuovo bollo «con data». A Battaglia questo terzo bollo

Bollo postale Battaglia con data.

fu usato a partire dal 1839 fino al dicembre 1866. Pertanto lo si trova usato sia nel periodo prefilatelico (cioè, fino al 31 marzo 1850), sia in quello filatelico e, in quest’ultimo, dal 1 giugno 1850 al 12 luglio 1866 come «bollo annullatore» sui francobolli del Regno Lombardo-Veneto e, dal 12 luglio 1866 al dicembre dello stesso anno, come «bollo annullatore» sui francobolli del Regno d’Italia.

 

I BOLLI USATI A BATTAGLIA
NEL PERIODO PREFILATELICO
DALLE ORIGINI AL 31 MAGGIO 1850

 

LO STEMMA NAPOLEONICO

Lo Stemma napoleonico, 1808.

Fig. 12

Lettera datata 28 maggio 1806 spedita da Carrara a Venezia tramite il servizio con barche che in quel tempo veniva effettuato lungo il canale di Bovolenta fino a Chioggia. La mancanza del bollo postale «Posta Battaglia» che appare invece sulle lettere successive, può essere giustificata dal fatto che, essendo stata la posta di Battaglia istituita proprio in quei giorni, Carrara trovava più sicuro continuare a servirsi del vecchio itinerario.

Storia postale di Battaglia, lettera datata 28 maggio 1806.

Fig. 13

Testo della lettera

Eccellenza Padrona

Dietro gli avvisi avuti dal Sig. Almorà Pisani, col solito mezzo della Barca di Bovolenta spedisco alla S.V. una Caponera con Pollastre N. 13 che sono l’ultime della consueta annua riscossione.

Non altro mi resta solo col umiliar alla S.V. ed all’Eccell.mo Rev.mo Faustin la servitù mia unitamente al Fratello D. Giovanni, e col più proffondo osequio bacciando alla S.V. le venerate vesti, ho l’onore di segnarmi.

D. V. E.

Carrara 29 Maggio 1806

Umilissimo Devotissimo Obblig. Servo

Angelo Della Riva               

È questo il primo bollo postale usato a Battaglia dopo la istituzione della «stazione di posta» avvenuta durante il periodo napoleonico nel 1806. Periodo d’impiego 1806/1812.

Lettera spedita da Carrara tramite la posta di Battaglia il 6 giugno 1807

Storia postale di Battaglia, lettera spedita il 6 giugno 1807.

Fig. 14

Lettera spedita da Battaglia il 18 novembre 1813, durante la dominazione francese

Storia postale di Battaglia, lettera spedita il 18 novembre 1813.

Fig. 15

Questo bollo, il secondo di Battaglia, continuò ad essere usato anche durante l’occupazione provvisoria austriaca ed il Regno Lombardo-Veneto.
Periodo d’impiego 1810/1840.

 

LO STEMMA DEL GOVERNO PROVVISORIO AUSTRIACO

Stemma del Governo provvisorio austriaco, 1814.

Fig. 16

Lettera spedita da Battaglia il 23 febbraio 1815, durante l’occupazione provvisoria austriaca

Storia postale di Battaglia, lettera spedita il 23 febbraio 1815.

Fig. 17

PROCLAMAZIONE DEL REGNO LOMBARDO – VENETO

Proclamazione del Regno Lombardo-Veneto.

Fig. 18

LO STEMMA DEL REGNO LOMBARDO – VENETO

Stemma del Regno Lombardo-Veneto, 1820.

Fig. 19

Lettera spedita da Battaglia il 3 febbraio 1840, ultimo anno d’impiego del bollo «Battaglia»

Storia postale di Battaglia, lettera spedita il 3 febbraio 1840.

Fig. 20

Questo bollo, usato in un primo tempo durante la dominazione francese dal 1810 al 1814 e l’occupazione provvisoria austriaca del 1814 e 1815, continuò ad essere adoperato anche durante il Regno Lombardo-Veneto fino al 1840. Impresso normalmente in nero, in quest’ultimo periodo venne saltuariamente impresso anche in rosso e in verde.

Nel 1839 il Governo di Vienna emanò una disposizione, secondo la quale i vecchi timbri postali «senza data» dovevano essere sostituiti con nuovi timbri «con data». A Battaglia il nuovo timbro fu usato a cominciare dal 1839 e continuò ad essere usato anche dopo l’introduzione dei francobolli come «bollo annullatore».

Lettera datata 23 giugno 1847 col bollo postale accompagnato da bollo accessorio in rosso «D», usato dai controllori postali per indicare che la lettera era conforme alle vigenti disposizioni

Storia postale di Battaglia, lettera datata 23 giugno 1847.

Fig. 21

Lettera datata 6 settembre 1840 col bollo postale accompagnato dal bollo accessorio «franca». Usato normalmente in nero. Questo bollo venne saltuariamente impresso anche in rosso (dal 1844 al 1849) ed in verde (1845)

Storia postale di Battaglia, lettera datata 7 settembre 1840.

Fig. 22

Lettera raccomandata spedita da Battaglia il 28 maggio 1847 con due bolli accessori di colore rossastro: «raccomandata» e «franca»

Storia postale di Battaglia, lettera raccomandata spedita il 28 maggio 1847.

Fig. 23

Ricevuta d’impostazione per una lettera raccomandata da Battaglia il 25 maggio 1841

Storia postale di Battaglia, ricevuta d'impostazione di una lettera raccomandata, 25 maggio 1841.

Fig. 24

(1) Col termine «bollo» si intendono tutte le timbrature che vengono impresse sulla corrispondenza, ad esclusione di quelle usate per annullare i francobolli. Nel qual caso i bolli sono chiamati «bolli annullatori» o semplicemente «annulli».
La tassa richiesta per la spedizione, che oggi viene pagata dal mittente tramite l’applicazione dei francobolli, durante il periodo prefilatelico era normalmente a carico del destinatario. Quando il porto veniva pagato dal mittente, l’Ufficio postale imprimeva sulla lettera il bollo «P.P.» che significava «porto pagato» (vedi fig. 13), oppure il bollo «Franca» (vedi fig. 22) o altre indicazioni di tipo diverso.

 

CARTE ALLEGATE

Topografia dell’attuale territorio di Padova. Cartografo Luigi Patella, 1842.

Topografia dell’attuale territorio di Padova, coll’aggiunta del Dogado e d’una porzione dei territori di Trevigi, di Vicenza e di Verona che anticamente appartenevano a Padova ed a Este. Cartografo Luigi Patella, 1842.

Cart nouvelle du Padouan et le Polesin de Rovigo de la Republique de Venise. Sanson. 1704.

Cart nouvelle du Padouan et le Polesin de Rovigo de la Republique de Venise… Par le Sr. Sanson, geograp du Roy, 1704.

Governo di Venezia. Provincie di Padova e di Rovigo. Cartografo Attilio Zuccagni-Orlandini, 1844.

Governo di Venezia. Provincie di Padova e di Rovigo. Cartografo Attilio Zuccagni-Orlandini, 1844.

Storia postale di Battaglia, copertina.

Angelo Ferrazzi, Storia postale di Battaglia dalle origini agli inizi del novecento, Quaderni del Centro Sociale e Culturale “C. Marchesi” di Battaglia Terme, Battaglia Terme, Editrice La Galiverna, 1980 – pagine 23-26 (parte seconda), 37-48 e carte fuori testo.