I cento anni del Battaglia

Il testo, cui sono stati aggiunti i risultati della stagione 2022/23, è stato presentato nel corso della festa tenutasi il 4 giugno 2022 presso il campo sportivo comunale di Battaglia Terme, in occasione dei cento anni della locale squadra di calcio. A seguire, la cronistoria del calcio a Battaglia Terme.

Nel 1922 Battaglia, pur essendo il più piccolo comune della provincia padovana a causa della separazione di San Pietro Montagnon (oggi Montegrotto Terme) avvenuta solo da un anno, è già uno dei più fiorenti centri del padovano. Le vie di comunicazione stradale, fluviale e ferroviaria ne fanno un importante snodo commerciale.

Battaglia, Piazza del Mercato intorno al 1910.

Battaglia intorno al 1910. Tra la strada e il canale, la stretta “Piazza del Mercato”, ottenuta abbattendo due preesistenti edifici. A destra, il “Ponte a Scaini”, che collega le due parti del paese. Ai piedi del ponte, la statua di san Giovanni Nepomuceno (san “Zuane”). A sinistra, la chiesa parrocchiale. Sullo sfondo, il profilo del Monte Ricco (Monselice).

Nel 1922 in quasi tutte le città e nelle più importanti località c’è una società di calcio. A Padova si contendono la supremazia l’A.C. Padova e il Petrarca, in provincia sono ufficialmente presenti squadre a Cavarzere, Piazzola sul Brenta, Pontelongo, Piove di Sacco, Cittadella, Este e nella vicina Monselice.
La nascita dell’A.C. Battaglia dà una struttura societaria al calcio paesano. Il campo da gioco del Battaglia si trova a lato dell’attuale Viale Sant’Elena, nell’area in cui nel mese di agosto si svolge la “Fiera di S. Bartolomeo”, una delle più importanti della regione.
Il terreno di gioco è accidentato, spesso segnato in modo sommario. Le porte sono senza reti, per cui non è sempre facile stabilire se è stato segnato il gol, e i pali sono in legno, quadrangolari. Le scarpe da gioco sono adattate all’uso e vengono riparate fin quando è possibile; le divise sono approssimative. I palloni di cuoio hanno una valvola esterna per poterli gonfiare; col tempo si deformano e, se si colpisce di testa proprio in quel punto, ci si può far male. Proprio per questo, molti giocano con una vistosa fasciatura sulla fronte. Nei giorni di pioggia il pallone diventa pesante e difficile da calciare. Non ci sono spogliatoi e i giocatori dopo la partita si lavano alla meno peggio presso la fontana più vicina.

Il primo campionato di cui abbiamo notizie certe è quello FIGC del 1925/26. L’A.C. Battaglia gioca in IV Divisione, l’ultimo dei livelli in cui è strutturato il calcio italiano, a carattere regionale, nel girone C, insieme a Clodia, Estense, Monselicense e Piovese. Il Battaglia conclude il campionato all’ultimo posto.

La squadra dell'A.C. Battaglia nel 1925.

A.C. Battaglia, 1925. La società è stata fondata da appena tre anni. La squadra si trova nel primo terreno di gioco dell’A.C. Battaglia, situato in un angolo del Campo della Fiera. La maglia è scura con un ampio colletto ricurvo più chiaro; probabilmente i colori sono azzurro (o celeste) e giallo.
Conosciamo il nome solo di alcuni di questi giocatori. Da sinistra, in piedi: il primo è Ventura Mario (terzino), l’ultimo Pirovano Andrea (centromediano). Seconda fila: ?, Salvan Arrigo (mediano), Moscon Giuseppe (attaccante, in piedi). Seduti: ?, Pedrazzoli Dario (portiere), ?.

(raccolta Vittorio Bonafè)

Nel 1926/27 il Battaglia è nella nuova III Divisione, ancora quarto e ultimo livello del calcio italiano, nel girone B Veneto. Vi prendono parte 9 squadre, segno che il movimento calcistico si sta rapidamente sviluppando. La società conta un’ottantina di iscritti. Il presidente è Dino Salvan e il segretario è Mirtillo Vascellari, che compone l’inno in vigore fino agli anni ‘50. Anche in questa stagione i risultati non sono purtroppo esaltanti.
Nella stagione successiva (1927/28) tra le squadre della III Divisione non compare più l’A.C. Battaglia. Non ne conosciamo i motivi. Sappiamo che la tassa d’iscrizione al campionato è decisamente aumentata e i campi devono rispondere a determinate caratteristiche. La squadra svolge un’attività a carattere locale.
Nel 1928/29 il Battaglia probabilmente gioca nel Campionato ULIC (Unione Libera Italiana del Calcio), indipendente dalla FIGC. Dal 1929, l’anno in cui inizia la grande crisi, il Battaglia non ha un’attività ufficiale; prende parte a tornei locali o gioca partite amichevoli con le squadre dei paesi circostanti che si trovano nell’identica situazione. Nel 1933 la crisi economica è devastante: dai 300.000 disoccupati del 1929 si passa al milione e 300.000. La società viene ufficialmente sciolta e i giocatori rimasti si inseriscono nelle squadre dei paesi vicini che ancora proseguono l’attività. Nella rosa del Pernumia, fondato proprio nel 1933, troviamo ben dieci giocatori del Battaglia.
Nel 1932/33 due giovani battagliensi, i diciassettenni Vittorio Benelle e Germano Zanca, entrambi attaccanti, giocano con la squadra B del Padova.
Nel 1933/34, alla crisi economica si aggiunge la difficoltà di trovare giocatori. Le mire espansionistiche del regime fascista, infatti, portano alle ferma militare delle classi dal 1913 al 1915 e alla successiva partenza per la guerra in Africa Orientale, cui seguiranno nuovi impegni bellici che coinvolgeranno altre leve. Molte giovani vite saranno spezzate sui fronti di guerra.
Il 20 ottobre 1935 giocano per la prima volta insieme nel Padova, che milita in serie C, tre attaccanti battagliensi: Grossi, Zanca e Benelle. Mario Grossi resta per un solo anno nel Padova: nel successivo campionato 1936/37 giocherà con il Venezia, in serie B, ma la sua carriera sarà ben presto troncata dagli avvenimenti bellici.

Nel 1937 le Officine di Battaglia, incorporate nella Galileo di Firenze, riprendono la produzione, da circa due anni quasi completamente ferma. I vari settori delle Officine da tempo si affrontano in tornei interni di calcio nei quali ciascuno vuole mettere in mostra le proprie qualità agonistiche.
Alla fine del 1938 Battaglia Terme sta uscendo dalla lunga crisi e nel 1939, dopo sei stagioni di inattività, viene ricostituita l’A.C. Battaglia, che ha bisogno di un campo per allenarsi e giocare. La richiesta viene presto esaudita: il terreno, infatti, dovrà servire anche per le esercitazioni ginnico-militari dei giovani della GIL (Gioventù Italiana del Littorio).

1939, la squadra del Battaglia è a Maserà, in occasione di una partita amichevole.

A. C. Battaglia, 1939. La foto è stata scattata in occasione di una partita amichevole giocata a Maserà. Come si può notare, le divise da gioco sono (almeno in parte) approssimative. Tutti salutano con il braccio teso (“saluto romano”), come era d’obbligo in quegli anni.
Da sinistra: Ongarello Renato, Agostini Aristide, Sanavio Alfio, Cardi Arrigo, Scarpa Giuseppe, Ginocchi Giovanni, Masiero Severino, Quintellio Walter, Marcante Isidoro, Brunazzo E., Chinchio Mario.

(Raccolta Vittorio Bonafè)

In pochi mesi il campo è pronto e in settembre viene inaugurato per affrontare la stagione 1939/40. Si trova come il vecchio campo nei pressi dell’area adibita a Fiera.
Non sappiamo con certezza in quale competizione abbia giocato la squadra, ma è presumibile abbia partecipato al Campionato Sezione Propaganda, a livello provinciale. Per poter giocare nei campionati maggiori sono necessarie solidità economica e stabilità societaria, che il Battaglia in questo momento non può garantire.
Il 10 giugno 1940 l’Italia entra in guerra e 16 giocatori sono, in tempi diversi, chiamati alle armi o militarizzati. Nel 1940/41 il Battaglia è iscritto al Campionato Sez. Propaganda di II categoria, organizzato a livello provinciale. Il centromediano Ubaldo Ravenna è al Rovigo, nel girone A della serie C.
Nel marzo del 1941 il Campo sportivo di Battaglia, come quello di molti altri centri minori, diventa “orto di guerra”: è arato nelle due fasce laterali e viene seminato il granoturco. I campionati minori FIGC vengono progressivamente annullati e si giocano partite amichevoli nei pochi campi sportivi ancora rimasti. Nel 1942 sono ben trenta i giocatori del Battaglia alle armi.

Tra l’agosto del 1944 e l’aprile del 1945 Battaglia subisce oltre cinquanta incursioni aeree da parte degli Alleati. Il 28 aprile del 1945 entrano in paese i carri armati inglesi. In breve tempo quasi tutti gli sfollati ritornano nelle loro case e ricomincia la vita nella normalità e nell’impegno della ricostruzione materiale e sociale, ma anche culturale e sportiva.
Nell’immediato dopoguerra il Comune di Battaglia Terme porta a compimento il progetto per la realizzazione del nuovo campo sportivo comunale di cui si ha notizia sin dal 1940. Poco più in là dei due lati lunghi correvano altrettanti fossati. Spesso il pallone ci cadeva dentro e veniva recuperato utilizzando le retine da pescatori.
Mario Grossi, già giocatore del Battaglia, del Padova e del Venezia, dopo sette anni di vicissitudini belliche che gli hanno troncato la carriera calcistica, torna al Battaglia come giocatore – allenatore. Non aveva mai smesso, quando poteva, di dare calci al pallone, come del resto hanno fatto tutti gli altri. Nel Battaglia Mario Grossi ricoprirà a più riprese il ruolo sia di allenatore che di presidente, e talora anche i due incarichi contemporaneamente, divenendo una delle figure più rappresentative della storia della società.
Nella stagione 1945/46 l’A.C. Battaglia è nuovamente affiliata alla FIGC. La situazione è ancora straordinaria per le gravi difficoltà di spostamento dovute alla guerra. I livelli del calcio italiano sono ancora cinque.
Della formazione del Battaglia del novembre del ‘45, solo tre giocatori non lavorano presso le Officine Galileo. Due provengono da Firenze. Ricordiamo che nel novembre del 1943, a causa dell’avanzare del fronte, per ordine dei Comandi tedeschi una parte dei lavoratori e dei dirigenti delle Officine Galileo di Firenze, in cui quelle di Battaglia erano incorporate, si era trasferita a Battaglia, dov’erano stati trasportati i macchinari e le attrezzature utili a continuare la produzione. Dopo la guerra, alcuni di questi lavoratori e dirigenti sono rimasti nel nostro paese. Il 13 giugno 1946 sono nuovamente costituite le “Officine Galileo S.p.A.”, con impianti a Firenze, Milano, La Spezia, Marghera, Taranto e Battaglia Terme.
Nel 1946/47 il Battaglia è in I Divisione, quarto e penultimo livello del calcio italiano, a carattere regionale, nel girone E Veneto, cui partecipano 12 squadre. Benelle, dopo otto stagioni giocate nel Padova e una parentesi al Milan, è tornato a Battaglia per dare il suo contributo di grande esperienza. Fortin, Grossi, Manfioli, Maniero, Parisotto, Quintellio e Scarpa, oltre a Benelle, sono i giocatori più esperti. La squadra si classifica al 4° posto.

Una formazione dell'A.C. Battaglia T. 1946/47.

Una formazione dell’A.C. Battaglia T. 1946/47. Primavera del 1947, nuovo Campo comunale. Da sinistra, in piedi: Maniero Secondo, Equisetto Dino, Scarpa Giuseppe, Rizzo Marcello, Borgato Vitaliano, Parisotto Mario, Sorgi Pietro, Fortin Lorenzo. Accosciati: Lincetto Luciano, Grossi Mario, Zanella Giuseppe. Il campo è contornato da paletti.

(Raccolta Vittorio Bonafè)

Nel 1947/48 il Battaglia è ancora in I Divisione. Conclude il campionato in una posizione tranquilla, a metà classifica.
Nel dopoguerra gli spogliatoi sono in una casetta di legno montata a ridosso del campo, nell’angolo nord-est, a fianco della porta. Fa parte di un gruppo di quattro baracche realizzate dalla Galileo nel 1944 a uso alloggio degli operai, poi utilizzate come momentanee abitazioni per coloro che si sono trovati senza casa per i bombardamenti. La casetta, successivamente rimodernata, rimarrà al bordo del campo per oltre un decennio. Successivamente, saranno costruiti degli spogliatoi in muratura in direzione opposta a quelli attuali, dove ora ci sono le gradinate.

Nel Campionato 1948/49 l’A.C. Battaglia cambia denominazione ufficiale e diventa “Gruppo Sportivo Officine Galileo A.C. Battaglia”, in breve tempo per tutti “Galileo”. Le “Officine Galileo” S.p.A. di Battaglia Terme sono ora presenti nella squadra del paese dal punto di vista economico, organizzativo e tecnico. La squadra si identifica con l’azienda, da cui prende anche il nome. Metà dell’apporto economico necessario per sostenere la squadra viene versato mensilmente dai lavoratori delle Officine iscritti al CRAL (Circolo ricreativo aziendale dei lavoratori); un’altra quota viene data dagli iscritti al “Gruppo Sportivo Officine Galileo – A. C. Battaglia”. Un documento relativo al campionato 1959/60 elenca ben 97 soci straordinari.

1949, i lavoratori della Galileo di Battaglia Terme alla fine della giornata di lavoro.

1949, Battaglia Terme. I lavoratori delle Officine Elettromeccaniche Galileo alla fine della giornata di lavoro.

Il 1948/49 vede una modifica nella struttura del calcio italiano, che da cinque passa a sei livelli. Il Battaglia partecipa ancora alla I Divisione, che è ora al 5° livello, il penultimo, nel girone D. Alla conclusione del campionato il Galileo Battaglia è al quarto posto.
La stagione 1949/50 non è delle migliori, e il Galileo Battaglia viene retrocesso in II Divisione, ma è poi riammesso nella categoria superiore.
Le due stagioni che vanno dal 1950 al 1952 vedono il Galileo Battaglia al 9° e al 10° posto.
Per una nuova organizzazione del calcio italiano, nel 1952/53 la I Divisione si trova ora al VI e penultimo livello. Il Galileo Battaglia giunge secondo e, pur perdendo lo spareggio per la promozione diretta, viene ammesso al successivo campionato di Promozione (V livello). Presidente e anche allenatore è Mario Grossi. L’attaccante Garbin Achille gioca con determinazione ed ha un tiro molto potente: tra il 1959 e il 1961 sarà con il Taranto, dapprima in serie B e poi in C. Vestirà anche le maglie del Brindisi e del Matera.

G.S. Galileo A.C. Battaglia 1952/53. La squadra con dirigenti e amici.

G.S. Galileo A.C. Battaglia 1952/53. La squadra con dirigenti e amici. Dietro a tutti, al centro: Mescalchin Mario. Da sinistra, in piedi: Fortin Lorenzo, Grossi Danilo, Grossi Arrigo (I), Alunni Nevio, Filippi Franco, Chinchio Bruno, Sgnaolin Euros (chinato), D’Agostino Adalberto, Pedron, l’allenatore Grossi Mario. Al centro, chinati: Garbin Achille, Benvegnù Sergio, Tasinato Ennio. In primo piano: Bonaldi “Berto”, Pegoraro Gastone, Grossi Anselmo (II – davanti a Pegoraro), Borgato Vitaliano, Marcante Lorenzo (09/11/1952).

(Raccolta Franco Filippi)

Il giorno di Pasqua del 1953 Gino Cappello, il forte attaccante padovano allora in forza al Bologna, giunge a Battaglia per giocare una amichevole insieme alle riserve della sua squadra. La manifestazione ha un notevole successo di pubblico.

Pasqua 1953, amichevole Galileo Battaglia-Bologna B. Cappello attorniato dai giocatori del Battaglia e da numerosi tifosi.

05/04/1953, amichevole Galileo Battaglia-Bologna B. Cappello è attorniato dai giocatori del Battaglia e da numerosi tifosi. Da sinistra, in piedi: l’allenatore Grossi Mario, D’Agostino Adalberto, Filippi Franco, Malatesta Dino, Sorgi Pietro, Tasinato Ennio, Garbin Achille, Grossi Arrigo (I), Pegoraro Gastone. Accosciati: Alunni Nevio, Sgnaolin Euros, Cappello Gino, Grossi Anselmo (II), Masin Emilio.

(Raccolta Vittorio Bonafè)

Dal 1953/54, a tre campionati in cui la squadra lotta per la promozione, ne seguono due di tranquilla salvezza e altri due in cui il Galileo Battaglia si dibatte in fondo alla classifica. Capitano storico dal 1950 al 1958 è Franco Filippi, seguito dal 1958 al 1961 da Marcante Lorenzo.
Nella stagione 1960/61 la squadra viene retrocessa in II categoria (VI e penultimo livello). Nel campionato successivo (1961/62) il Galileo Battaglia vince il proprio girone, ma perde la finale contro il Breganze (VI).

Seguono dal 1962 al 1968 sei campionati che vedono il Galileo lottare nei primi posti. In questi anni si sono succeduti i presidenti Giuseppe Antico (chiamato Gino), Mario Grossi, il fiorentino Piero Sorgi, l’ing. Marco Rodighiero e gli allenatori Mario Grossi (a più riprese), Fincato e Giuseppe Scarpa.
Finalmente, nella stagione 1967/68, l’agognato ritorno in I Categoria (V livello su 7). Ancora una volta presidente e allenatore è Mario Grossi.

1967/68, G.S. Galileo Battaglia.

1967/68, G.S. Galileo Battaglia. La foto è stata scattata a Quarto d’Altino, in occasione della partita di Coppa Veneto giocata contro la squadra locale.
Da sinistra, in piedi: il presidente e allenatore Grossi Mario, Toffolon Giuseppe, Bunarte Antonio, Bottin Roberto, Bottin Claudio, Toffanin Antonio, Sbalchiero Giancarlo, dott. Scuro Franco (da Roma).
Accosciati: Ferrari Giorgio, Chinchio Roberto, Ceccato Federico, Gabbatore Giancarlo, Bottaro Arrigo, Fortin Gianfranco.
Fanno parte della rosa anche: Bolognin Giovanni, Sgarbossa Bruno, Zorzan Armido, Calarga Talino, Vettore Oreste Armando, Finesso Bruno e Bergamasco Ivano.

(Raccolta Claudio Bottin)

Nel 1968 il diciottenne Antonio Toffanin viene acquistato dalla Reggiana, che milita in Serie B. Vettore Oreste Armando, ritornato a Battaglia, aveva vestito nel 1964/65 la maglia del Taranto.
Dopo sette campionati di I categoria (VI livello su 8) in cui il Galileo Battaglia si piazza sempre nella seconda metà della classifica, alla conclusione del campionato 1974/75 la retrocessione in II Categoria (VII e penultimo livello). Tra il 1968 e il 1974 troviamo i presidenti Mario Grossi e Ugo Passarella e gli allenatori Mario Grossi, Antonio Bolla e Giovanni Hocevar.

Nel 1974 avviene il completo rinnovo della dirigenza del G.S. Galileo A.C. Battaglia. Presidente è Graziano Greggio, vicepresidente Vittorio Bottaro, Segretario (e lo sarà per ben 27 anni) Erminio Masiero. Alcuni altri dirigenti: Sergio Pavan, Renzo Masiero, Dino Equisetto, Ernesto Ferrante, Luciano Brizzolari.
Il campionato successivo (1975/76) vede l’immediata risalita del Galileo Battaglia in I Categoria. Presidente è Graziano Greggio, il tecnico è Mario Alfonsi e l’allenatore è Lorenzo Marcante.

9 maggio 1976, G.S. Galileo A.C. Battaglia.

9 maggio 1976, G.S. Galileo A.C. Battaglia. Da sinistra, in piedi: il tecnico Alfonsi Mario, l’allenatore Marcante Lorenzo, Marabiso Paolo, Nibale Giorgio, Bruscagin Franco, Sgarbossa Bruno, Milani Leonino, Businaro Luciano, Contin.
Accosciati: Martinoia Lucio, Brizzolari Sandro, Baldon Gianni, Bottaro Arrigo, Scarpa Roberto.
Fanno parte della rosa anche: Pizzigolotto Urbano, Rosada Bruno, Barbato Andrea, De Negri Adriano.

(Raccolta Arrigo Bottaro)

Dopo sole tre stagioni, che vedono alla presidenza sempre Greggio Graziano e succedersi gli allenatori Sola Bruno, Bettio Adriano e Sartori Paolo, il Galileo ripiomba nella categoria inferiore, che è ora all’8° livello. Il campionato della retrocessione è quello del 1978/79.
Seguono sette campionati in cui il Battaglia ha piazzamenti onorevoli. Tra il 1978 e il 1986 si sono avvicendati i Presidenti Greggio Graziano, Rizzato Antonio e Cavaliere Lucio e gli allenatori Bettio Adriano, Sartori Paolo, Canton Fabio e Bolla Antonio. Nel 1982 Bettini Roberto inizia il suo lungo percorso nel ruolo di Direttore Sportivo.

Nel 1986 la società cambia la denominazione che la identificava con l’azienda più importante del paese, la Galileo, divenendo Calcio Battaglia Terme. Il rapporto con le storiche Officine, che si dibattono in una crisi economica senza grandi prospettive, era divenuto sempre più labile, e la conclusione dello storico rapporto è stata inevitabile.
La nuova società, il cui Presidente è Cavaliere Lucio, compie già al primo anno il salto di livello. Nel 1986/87, infatti, la squadra, allenata da Paolo Sartori, ritorna in I Categoria (VII livello su 9).

1986/87, Calcio Battaglia Terme.

1986/87, Calcio Battaglia Terme. In piedi, da sinistra: l’allenatore Sartori Paolo, Fortin Moreno, Zabarella Giampietro, Cuzzolin Ferruccio, Bottaro Simone, Beggiato Pier Angelo, Bottaro Stefano, Donato Marco, Fortin Antonio, Garbin Gabriele, il presidente Cavaliere Lucio.
Accosciati: Ruzzante Luigi, Bettini Davide, Disarò Lorenzo, De Negri Roberto, Moioli Massimo, Tresoldi Simone, Franceschi Ermes, l’accompagnatore Sgaravatto Amedeo.
Alle loro spalle, gli attuali spogliatoi, ristrutturati nel 2005.
Fanno parte della rosa anche: Bolognin Moreno, Fasolato Alessandro, Granuzzo Guido, Zabarella Diego, Franceschi Ermes. Marcato Roberto, Toffanin Antonio, Rampazzo.

(Raccolta Vittorio Bonafè)

Il Battaglia rimane purtroppo in I Categoria una sola stagione: nel 1987/88, infatti, viene retrocesso in II Categoria, ma in sole due stagioni la squadra risale. L’allenatore-giocatore è Lucio Mortin, il Presidente è Lucio Cavaliere, il Direttore sportivo è Roberto Bettini.
Nel 1988/89 l’Under 18 diventa campione provinciale. Allenatore è Toffanin Antonio, coadiuvato da Bottaro Arrigo.

1988/89 Calcio Battaglia Terme Under 18.

1988/89 Calcio Battaglia Terme Under 18. La squadra Under 18 che ha vinto il torneo provinciale.
In piedi, da sinistra: il segretario Erminio Masiero, l’allenatore Toffanin Antonio, Baldon D., Belluco Claudio, Zabarella Diego, Forzan Luca, Santini Massimo, Mingardo Nicola, Cappellozza Alberto, Brizzolari Marco, il vice-allenatore Bottaro Arrigo, il dirigente Pavan Sergio.
Accosciati: Zodio Ermanno, Lisiero Andrea, Sartorato Gianluca, Paccagnella Simone, Zodio Filippo, Vettore Samuele, Milani Gabriele, Fattore Marco.
Fanno parte della rosa anche: Beggiato Pier Angelo, Businaro, Marchioro Alberto,

(Raccolta Pavan Sergio)

1989/90, Calcio Battaglia Terme.

1989/90, Calcio Battaglia Terme. In piedi, da sinistra: Il presidente Cavaliere Lucio, Toffolon Giuseppe, Grandis Enrico, Beggiato Pier Angelo, Bottaro Simone, Bottaro Stefano, Pastorello Marco, Marcante Gianni, Marabiso Paolo, Toffanin Antonio, Parpaiola Fulvio.
Accosciati: Sgaravatto Amedeo, Munegato Michele, Donato Marco, l’allenatore-giocatore Mortin Lucio, Disarò Lorenzo, Vettore Samuele, Zabarella Diego, Sanavio Marco, Bettini Davide, Bortolami Marino, Sattin Ermanno.
Fanno parte della rosa anche: Albertin Lorenzo, Boscolo Alessandro, Brizzolari Marco, De Negri Roberto, Marcante Mirco, Disarò Vincenzo, Zabarella Giampietro, D’Agostino Umberto, Duse Nicola, Marcato Roberto, Vettore Samuele, Parpaiola Stefano.

(Raccolta Arrigo Bottaro)

Negli anni ‘80 vengono costruiti gli attuali spogliatoi, ristrutturati nel 2005.
Dopo cinque campionati di I Categoria, dal 1990 al 1995, la nuova retrocessione. In questi anni entra nella dirigenza Ottavio Cavallaro, per tutti Poldo, che ricoprirà anche il ruolo di vicepresidente. Dal 1995 la squadra rimane in II Categoria (IX e penultimo livello), con alterne fortune, per undici stagioni.
Tra il 1990 e il 2005 i presidenti sono stati Lucio Cavaliere, Antonio Calore e Marco Sanavio; gli allenatori sono stati Lucio Mortin, Brusamolin, Luigino Mortin e Franco Fortin, Antonio Toffanin, Adriano De Negri, Mortin Lucio e Belluco, Enrico Grandis e Federico Ceccato, Dino Destro, Roberto Quaranta, Antonio Giannesini. Si sono succeduti nel ruolo di segretario Erminio Masiero e Davide Bettini.

Nel 2005/06 la risalita in I Categoria (VIII livello su 10). L’allenatore è Adriano De Negri, il preparatore dei portieri Pier Angelo Beggiato. Presidente è Marco Sanavio, direttore sportivo è Roberto Bettini. Non avendo una foto di questa stagione, ne pubblichiamo una relativa al precedente campionato 2004/05.

2004/05, Calcio Battaglia Terme.

2004/05, Calcio Battaglia Terme. In piedi, da sinistra: il segretario Bruno Lazzaro, Salmaso Giovanni, Zanardi Fabio, Bertin Massimiliano, Bedana Davide, Trevisan Massimiliano, Bissacco Alberto, Soloni Davide, Canazza Giovanni, Tasca Mirco, Lion Enrico, Comis Paolo, Cavallaro Ottavio, l’allenatore Giannesini Antonio,
Accosciati: il massaggiatore Vallerin Franco, Tognon Andrea, Falasco Alberto, Donà Lucio, Giraldin Alessandro, Zanardi Matteo, Veronese Dario, Turrin Loris, Masiero Michele.

(Raccolta Roberto Bettini)

Al termine della stagione 2005/06 avviene la fusione con l’AC Terme Euganee di Montegrotto Terme. La società prende il nome di ASD Battaglia Montegrotto Terme. Presidente è Antonio Perozzo, vivepresidente è Marco Sanavio, Direttore Sportivo è Roberto Bettini e l’allenatore è Roberto Canazza.
Le forti aspettative determinate dalla fusione vengono subito deluse: la squadra in una sola stagione retrocede dopo i play-out. Questi risultati negativi portano alla divisione tra Montegrotto e Battaglia, che dal 2008/09 prende il nome di ASD Calcio Battaglia Terme 1922. Dal 2007 al 2018 il Battaglia gioca undici stagioni in II Categoria, con differenti risultati. In questi anni presidente e Direttore Sportivo è stato Roberto Bettini, segretario dal 2011 Bertin Bruno. Gli allenatori sono stati Adriano De Negri, Alberto Polato, Nassi Antonio, Pressato Andrea, Fabrizio Bortoli.
La stagione 2017/18 è la più amara della storia del Battaglia: la squadra viene per la prima volta retrocessa in III categoria, ultimo livello del calcio italiano (che dal 2017 è il IX).
Una sola stagione e il Battaglia nel 2019 ritorna in II Categoria. Nel 2020 nasce, dalla fusione del Battaglia, del Galzignano e del settore giovanile del Pernumia, il Real Terme. Tra il 2018 e oggi presidenti sono stati Bettini Roberto e Bedin Michele, direttore generale è stato Momolo Fabio, direttori sportivi Bettini Roberto, Cavallaro Nicola e Benettollo Mauro, segretari Bdertin Bruno e Donà Daniele, allenatori Benetton Marco, De Negri Adriano, Momolo Gabriele e Luca Grattarola, che insieme ai suoi giocatori e agli appassionati dirigenti, nel recente campionato 2022/23 ha riportato la squadra di Battaglia in I Categoria.
Auguriamo al Real Terme lunghi anni di impegno sportivo, coronato da importanti risultati.

Carmelo Donà

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