1939, la squadra del Battaglia è ricostituita

Nel 1933 la squadra del Battaglia viene sciolta, ma fa in tempo a mettere in luce alcuni giovani; tre di questi giocheranno con il Padova. La società riprenderà l’attività nel 1939, ma per poco tempo.

1933-38

Battaglia, terra di attaccanti

Benelle e Zanca con il Padova B

L’A. C. Battaglia nel 1933 interrompe la sua attività, ma ha comunque modo di mettere in luce alcuni giovani. Tre di questi giocheranno con la prima squadra del capoluogo, l’A.F.C. Padova, società da sempre in difficoltà economiche che, per sanare il bilancio, cerca di valorizzare i giovani della città e della provincia. 1

Anche nel campionato 1933/34 Benelle Vittorio e Zanca Germano giocano con la squadra B del Padova, nel Girone A della I Divisione.
Il 18 febbraio 1933 l’attaccante Zanca Germano, nato a Battaglia il 18/02/1915, debutta con il Padova, in Serie A. Vi giocherà per quattro campionati consecutivi, incontrando, tra le altre formazioni, la Juventus, il Milan, l’Ambrosiana-Inter, la Roma, la Lazio, la Fiorentina ed il Bologna. 2 In questi anni troviamo al Padova Alfredo Foni (1933/34), Feliciano Monti III (1933/36), Annibale Frossi (1934/35) e Walter Petron (1935/37). Foni e Frossi faranno parte della Nazionale Italiana che vincerà il titolo olimpico nel 1936 a Berlino.

“Ho avuto modo di conoscere anche Germano Zanca, un giocatore del Battaglia di cui pochi si ricordano. Nato a Battaglia, dopo aver giocato con la squadra del paese è andato al Padova e quindi al Marzotto; ha poi concluso la sua carriera in un’altra squadra. Solido centravanti nato come Benelle nel ’15, era di poche parole e, già da giovane, aveva i capelli bianchi. Ricordo di averlo trovato un giorno a Padova, a fine carriera. Era impiegato a Valdagno, da Marzotto”. (Giuseppe “Pino” Gallinaro)

Nasce la squadra del Pernumia

Nel 1933 nasce nella vicina Pernumia la locale squadra di calcio. Ben dieci giocatori sono di Battaglia: il portiere Grossi Luigi; i terzini Assareto Carlo (I) e Donà Guido (I); i mediani Fortin Lorenzo, Pizzeghello Amedeo, Manfioli Antonio e Assareto Angelo (II); gli attaccanti Donà Marino (II), Moscon Giuseppe e Curtarello Giuseppe (I). Donà Marino, trasferitosi poi a Brescia, era uno dei più forti. A questi si aggiungono cinque giocatori del Monselice che, per mancanza di un adeguato numero di tesserati, per il secondo anno consecutivo non partecipa a nessun campionato: il portiere Salgaro, i mediani Nagy e Sorgato, l’attaccante Rizzati e l’eccellente Pippa, in grado di ricoprire diversi ruoli. Anche Fortin Lorenzo, prima di accasarsi al Pernumia, giocava con il Monselice.

La squadra del Pernumia partecipante al campionato ULIC 1933/34.

Pernumia, 1933. Ben dieci giocatori della squadra, che nel 1933/34 gioca nel girone C del campionato ULIC sezione Propaganda, sono di Battaglia. Vi sono anche diversi giocatori dal Monselice, che non riesce ad allestire la squadra. Il Pernumia vincerà il proprio torneo, ma sarà eliminato nelle finali dalla Luparense.
Al centro la madrina, marchesa Bonacossi Carmela; alla sua sinistra, Manfioli Antonio. 2a fila, da sinistra: Assereto Carlo, Donà Guido, Donà Marino (“Baeonèa”), Curtarello Giuseppe (I), Sorgato (dal Monselice). 3a fila: Pippa (dal Monselice), Fortin Lorenzo, Curtarello Sante (II, dietro), Assereto Angelo, Grossi Luigi, Brizzolari Paride.

(Raccolta Bruno Fortin)

Non sono del gruppo: Quintellio Orazio, dal marzo 1932 al settembre 1933 nel Regio Esercito, in Artiglieria; Brizzolari Tiziano, dal marzo del 1933 al settembre 1934 in Aeronautica; Menegolli Guido e Cavazzana Vittorio, volontari nella Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN) rispettivamente dal novembre 1923 e dal novembre 1932. Anche Manfioli Antonio è dall’aprile del 1932 nella MVSN, ma riesce a conciliare l’impegno militare con la passione per il calcio. 3
Il Pernumia partecipa al “Campionato U.L.I.C. Sezione Propaganda” 1933/34, al quale sono iscritte 17 squadre, divise in tre gironi. Insieme al Pernumia, giocano nel Girone C Montagnana, Pelà Tono Este, Pontelongo, Ospedaletto e S. Urbano. 4 Il torneo inizia in ritardo, il 7 gennaio 1934, e termina il successivo 18 marzo con la vittoria del Pernumia, che nelle finali viene eliminato dalla Luparense, la squadra di S. Martino di Lupari. 5

“La squadra del Battaglia nei primi anni ’30 era stata sciolta e tutti quelli che amavano giocare al calcio dovevano spostarsi in altri paesi. Dietro alle Scuole elementari di Pernumia c’era un campetto. Loro desideravano effettuare le partite, ma non avevano il necessario numero di giocatori; noi volevamo giocare, ma non avevamo il campo. Si può dire che la squadra del Pernumia sia stata fondata dai giovani di Battaglia, perché il nostro apporto è stato determinante”. (Giuseppe “Pino” Gallinaro)

Benelle, Zanca e Grossi: tre battagliensi con il Padova

Il 18 novembre 1934 gioca la sua prima partita con il Padova, retrocesso in serie B, l’attaccante Benelle Vittorio, nato a Battaglia il 18/12/1915, proveniente dall’A.C. Battaglia. Rimarrà al Padova per ben otto campionati, ricoprendo anche il ruolo di difensore, con una breve parentesi nel Milan. 6
Tra le molte squadre che incontrerà troviamo l’Atalanta, il Perugia, il Vicenza, il Modena, il Venezia, la Spal, il Verona, l’Udinese, il Mantova e il Rovigo. Dal 1938 al 1940 sarà al Padova, insieme a Vittorio Benelle, l’attaccante Gino Cappello (IV), che parteciperà con la Nazionale a due spedizioni mondiali, in Brasile nel 1950 e in Svizzera nel 1954.

“Benelle giocava mezz’ala, ma all’occorrenza anche difensore, e aveva un buon fisico. Era molto difficile che, ostacolato, cadesse. Alla conclusione della carriera, diplomatosi, ha intrapreso la professione di dentista”. (Giuseppe “Pino” Gallinaro)

Il 22 settembre 1934 debutta in serie C con il Padova, ancora una volta retrocesso, l’attaccante Grossi Mario, nato a Battaglia il 12 febbraio 1917. Avrà un ruolino di tutto rispetto: 11 gol in 21 partite tra Campionato e Coppa Italia.
Il 20 ottobre 1935 giocano per la prima volta insieme nel Padova, contro la Libertas Rimini, tre battagliensi: Grossi (n. 8), Zanca (n. 9) e Benelle (n. 10). Saranno 11 le partite che, nel campionato 1935/36, vedranno la presenza di tutti e tre i giocatori di Battaglia. 7 Mario Grossi resta per un solo anno nel Padova: nel successivo campionato 1936/37 giocherà con il Venezia, in serie B, ma la sua carriera sarà ben presto troncata dagli avvenimenti bellici.

Una delle formazioni dell'AFC Padova del 1935/36.

A.C.F. Padova 1935/36. Nella formazione compaiono Vittorio Benelle e Germano Zanca, due dei tre attaccanti di Battaglia che in questa stagione giocano con il Padova; manca Mario Grossi, che nel campionato successivo sarà al Venezia.
Da sinistra, in piedi: Cavasin, Grassetto, Benelle, Faggion, Petron, Giaretta, Maran I. Accosciati: Zanca, De Marchi, Goliardo, Sanero.

1934/35, Fortin Lorenzo gioca con la Monselicense

Nel 1934/35 i giocatori di Monselice in forza al Pernumia tornano nella squadra d’origine, che ora si chiama Monselicense ed è iscritta al Campionato Sezione Propaganda di II Categoria. Tra questi, anche Fortin Lorenzo, nel ruolo di difensore. 8
Lunedì 20 maggio 1935 si corre la terza tappa del 23° Giro d’Italia, la Mantova – Rovigo, di 162 km. Alle 15.45 i corridori sono a Padova e verso le 16.05 a Battaglia, dove vengono ripresi quattro fuggitivi; il gruppo prosegue quindi verso Monselice. La tappa è vinta da Learco Guerra, alla media di 35,75 km/h. 9

Il 20 giugno 1935 è istituito il sabato fascista: la giornata lavorativa è interrotta alle ore 13 per dedicarsi ad attività prevalentemente ginnico/militari. Chi non partecipa può incorrere in gravi sanzioni da parte della milizia.
Il 5 dicembre si chiudono i lavori per la realizzazione dell’acquedotto comunale di Battaglia, già inaugurato il 28 aprile. 10

A causa delle sanzioni economiche, il commercio con l’estero si riduce sempre di più e inizia a scarseggiare la valuta pregiata. Per far fronte a questa situazione, il 18 dicembre il regime indice una manifestazione a carattere nazionale per raccogliere oggetti in oro chiamata “Oro alla Patria”. All’interno di questa campagna viene celebrata la “Giornata della fede”, nel corso della quale gli italiani sono chiamati ad offrire alla Patria le proprie fedi nuziali. A Battaglia ne vengono raccolte 362, pari a 1,035 kg d’oro. 11

Tra il 1935 e il 1936 il regime ordina di italianizzare tutti i termini stranieri in ambito sportivo. Football è tradotto in gioco del calcio, goal diventa punto, porta o rete, cross si dice traversone, off-side fuorigioco.
Il 24 novembre si gioca a Milano l’ultima delle 20 partite della terza Coppa Internazionale, iniziata il 2 aprile 1933, alla quale prendono ancora parte Austria, Cecoslovacchia, Italia, Svizzera e Ungheria. L’Italia, guidata da Vittorio Pozzo, pareggiando in casa con  l’Ungheria per 2-2 si aggiudica la Coppa per la seconda volta. Dei 28 giocatori impiegati, ben dieci sono oriundi, di cinque diverse nazionalità.

Avvenimenti
1935. Il 2 giugno si gioca l’ultima giornata del campionato di serie A 1934/35, il primo a 16 squadre, che vede la vittoria per la quinta volta consecutiva della Juventus. Il torneo rimarrà a 16 squadre per nove campionati consecutivi, dal 1934/35 al 1942/43, ultimo campionato a girone unico prima della Seconda guerra mondiale. Capocannoniere è l’italo-argentino Guaita (Roma), con 28 reti. Il Padova arriva decimo nel campionato di serie B (girone B) e viene nuovamente retrocesso, insieme al Vicenza e al Venezia. Il 9 giugno Vasco Bergamaschi vince il suo unico Giro d’Italia. Il 26 settembre è affidato al ministero di Stampa e propaganda il controllo della radio. Il 3 ottobre truppe italiane penetrano in Etiopia; la mobilitazione per la spedizione in Africa Orientale era iniziata a febbraio. In novembre l’Assemblea della Società delle Nazioni Unite applica sanzioni contro l’Italia, stato aggressore; inizia l’autarchia.

Nel 1935/36 anche Ravenna Ubaldo è al Monselice

Nel 1935/36, oltre a Fortin, è al Monselice il coetaneo Ravenna Ubaldo, che gioca come mediano. La squadra, iscritta al Campionato Sezione Propaganda di II Categoria, vince il proprio girone e diventa poi campione provinciale. 12
Martedì 2 giugno 1936 si corre la 15a tappa della 24a edizione del Giro d’Italia, divisa in due parti: la prima copre il tragitto Ferrara – Padova, di 104 km, la seconda è una cronometro individuale con percorso Padova – Venezia, di 39,5 km. I primi corridori, arrivati a Monselice alle 10.55, prendono la strada per Este ed affrontano la salita di Teolo. La prima parte della tappa corsa alla media di quasi 41 km/h, si conclude al Campo Sportivo Monti ed è vinta da Raffaele Di Paco, alla media di 40,87 km/k. I corridori sostano due ore e poi iniziano la cronometro individuale. 13

L’inaugurazione dello stabilimento INFPS di Battaglia Terme

Il 10 giugno 1936, alla presenza di Ferdinando di Savoia-Genova, delle autorità, di molti giovani schierati in divisa fascista e un folto gruppo di residenti, è inaugurato lo stabilimento dell’Istituto nazionale fascista della previdenza sociale (INFPS) di Battaglia Terme. 14 Intitolato a Pietro d’Abano e capace di accogliere 400 assistiti, è anche chiamato “Terme dei lavoratori” di Battaglia ed ha l’obiettivo di prevenire e curare le malattie reumatiche. 15 L’arrivo ricorrente di un notevole numero di ospiti (in seguito denominati dai battagliensi “Martarèi”) diventa una risorsa per l’intero paese. Sempre nel 1936 in località Rivella viene costruito il ponte girevole sul canale Bisatto; le parti in ferro sono costruite dalle Officine Galileo.

1936, inaugurazione dello stabilimento termale di Battaglia Terme, di proprietà dell'INFPS.

Battaglia Terme, 10 giugno 1936. Inaugurazione dello stabilimento dell’Istituto nazionale fascista della previdenza sociale (INFPS), intitolato a Pietro d’Abano. Alla cerimonia è presente Ferdinando, duca di Genova.

Dal 1° al 16 agosto si svolge l’XI Olimpiade di Berlino: l’Italia vince 22 medaglie, 8 delle quali sono d’oro. La nazionale di calcio, composta da giovani universitari guidati da Vittorio Pozzo, il 15 agosto vince il torneo, battendo in finale l’Austria per 2-1 ai tempi supplementari. Fanno parte della rosa tre giocatori che hanno giocato con il Padova: il difensore Alfredo Foni (dal 1931 al 1934), l’attaccante Annibale Frossi (dal 1931 al 1933 e nel 1934/35) e il mediano Giuseppe Baldo, nato a Piombino Dese (dal 1932 al 1935); il difensore Pietro Rava allenerà il Padova dal 1952 al 1954. Nel corso del torneo Annibale Frossi realizza 7 reti.

1936, otto giocatori di Battaglia sono alle armi

Nel 1936 sono alle armi, seppur in diversi periodi più o meno lunghi, ben otto giocatori di Battaglia. Sono nel Regio Esercito il difensore Bortolin Ezio (Artiglieria), Pistore Francesco e Donà Guido (Fanteria). Prestano servizio nella Regia Marina Moscon Giuseppe e il difensore-portiere Assereto Angelo. Menegolli Guido e Manfioli Antonio sono invece arruolati nella Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Nel 1936 Cavazzana Vittorio è trasferito alla Legione Euganea di Este. 16
L’VIII censimento della popolazione, quello del 1936, vede a Battaglia 2.711 residenti (+194 rispetto al 1931).

1936. Il 5 maggio 1936 le truppe italiane entrano ad Addis Abeba: Mussolini proclama l’impero e Vittorio Emanuele III diventa “Imperatore d’Etiopia”. Il 10 maggio il Bologna conquista il suo terzo scudetto; Giuseppe Meazza (Ambrosiana-Inter) guida per la seconda volta la classifica marcatori, con 25 reti. La Prima Divisione prende il nome di serie C: nel Girone A il Venezia arriva primo e viene promosso; il Padova è 4°. Il 7 giugno Gino Bartali vince il suo primo Giro d’Italia. L’11 giugno il Torino vince la 3a edizione della Coppa Italia; la prima è stata ottenuta dal Vado (Savona) nel 1922; l’edizione del 1926/27 non è stata portata a termine. Il 14 giugno, una settimana dopo la vittoria di Gino Bartali al Giro, il fratello minore Giulio, in una gara di dilettanti, sotto la pioggia battente viene investito da un’auto e muore due giorni dopo. Aveva poco meno di vent’anni. Alle Olimpiadi di Berlino Ondina Valla è la prima donna italiana a vincere una gara olimpica, gli 80 m ostacoli. In ottemperanza all’italianizzazione voluta dal fascismo, nel 1936 il “Milan Football Club” cambia denominazione in “Milan Associazione Sportiva” e il “Foot-ball Club Juventus” diventa “Juventus”.

1936/37, Fortin continua a giocare nella Monselicense

Nel 1936/37 Fortin Lorenzo è ancora alla Monselicense, che partecipa al campionato Sezione Propaganda. La squadra non riesce a ripetere l’ottimo risultato del torneo precedente. 17

I tornei aziendali di calcio delle Officine Galileo

Nel 1937, nuovamente incorporate nella Galileo di Firenze, le Officine di Battaglia riprendono la produzione, da circa due anni quasi completamente ferma; gli occupati sono intorno ai 250 e realizzano opere di carpenteria metallica (gru, ponti e paratoie). 18 I principali dirigenti sono gli ingegneri Gamondi e Mastropasqua. 19 I vari settori delle Officine di Battaglia da tempo si affrontano in tornei interni nei quali ciascuno vuole mettere in mostra le proprie qualità agonistiche. Una foto del 1937 ritrae la squadra della meccanica: riconosciamo, tra gli altri, Maniero Secondo, chiamato “Rino”, Bortolin Ezio, Ravenna Ubaldo, Gallinaro Giuseppe e Pizzeghello Amedeo.
Pur avendo interrotto ufficialmente tutte le attività, a Battaglia c’è sempre una squadra pronta a confrontarsi con altre. Il 14 marzo del 1937 si gioca la partita F.G. (Fascio Giovanile) Solesino – F.G. Battaglia, vinta dalla squadra di casa per 2-1. La sfida si ripete l’8 agosto 1937, sempre a Solesino, e questa volta finisce 2-2. 20

Battaglia Terme, torneo aziendale Galileo del 1937. La squadra della Meccanica.

Torneo aziendale Galileo, 1937. Spesso si svolgevano tornei tra le squadre che rappresentavano i vari settori delle Officine Galileo. La foto ritrae la squadra della Meccanica. Il primo da sinistra, in giacca, è Menegolli; seguono Maniero Rino, Sartori Armando, Bortolin Ezio, Agostini e Sanàvio Mario (da Polesella). Il massaggiatore, che sta scherzosamente “oliando” un giocatore, è Borile Gaetano. L’accompagnatore in divisa è Palma Mario. Accosciati: Ravenna Ubaldo e Ongarello Ugo. Seduti: Ongarello Aldo, ?, Gallinaro Giuseppe e Pizzeghello Amedeo. Quasi tutti sono da Battaglia. Sul cartello la scritta: “W la meccanica”.

(Raccolta Giuseppe “Pino” Gallinaro)

Martedì 25 maggio 1937 si corre la 15a tappa del 25° Giro d’Italia, La Forlì – Vittorio Veneto, di 266 km. I corridori, arrivati da Monselice, transitano per Battaglia intorno alle 13.00, alla volta di Padova. La tappa è vinta da Glauco Servadei, che copre la distanza esattamente in otto ore, alla media di 33,25 km/h. 21

L’inaugurazione della Casa Littoria

L’8 novembre viene inaugurata a Battaglia Terme la “Casa Littoria”, chiamata anche “Casa del Fascio”, costruita in via Roma (già via Nuova), all’altezza del futuro viale di collegamento con la stazione ferroviaria. I lavori, iniziati nel 1935, sono realizzati con il contributo di tutta la popolazione. Per completare la costruzione in un tempo più breve, le Officine Galileo avevano offerto 8.000 lire, mentre gli operai delle medesime il corrispettivo di una giornata di lavoro. Il 9 marzo il comune di Battaglia aveva stanziato la somma di 6.000 lire 22 per la costruzione di un Monumento ai Caduti posto sul lato del fabbricato rivolto verso via Roma. 23

Battaglia Terme, la Casa littoria e il Viale della stazione in una cartolina del 1940.

Battaglia Terme, Casa Littoria. L’immagine è del 1940 ed il viale di collegamento con la stazione ferroviaria è già stato realizzato. Dietro alla stazione il monte Croce, dove è ben visibile la cava aperta nel 1930. Nel dopoguerra la Casa Littoria diverrà Centro culturale e sede della Biblioteca comunale.

(Raccolta Vittorio Bonafè)

1937. Il 28 aprile sono inaugurati a Roma gli studi di Cinecittà. Il 16 maggio il Bologna vince il suo quarto scudetto, il secondo consecutivo. Miglior realizzatore è Silvio Piola (Lazio), con 21 reti. Il Padova vince il Girone A della serie C e viene promosso. Il 29 maggio è ripristinata la settimana lavorativa di 40 ore.  Il 30 maggio Bartali trionfa nuovamente al Giro d’Italia. Il 6 giugno il Genoa (dal 1929 “Genova 1893 Circolo del Calcio”) vince la quarta edizione della Coppa Italia. Il 21 agosto sono emanati provvedimenti per l’incremento della popolazione. Il 27 ottobre viene istituita la Gioventù Italiana del Littorio (GIL), con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e premilitare dei giovani. L’11 dicembre l’Italia si ritira dalla Società delle Nazioni. Nel 1937 per imposizione del regime fascista il “Foot Ball Club Torino” cambia denominazione in “Associazione Calcio Torino”.

1937/38: Zanca gioca con il Rovigo, Ravenna è a Cagliari

Nel 1937/38 l’attaccante Zanca Germano è in forza al Rovigo, dove gioca 24 partite ed è il terzo realizzatore, con 8 “porte”. Alla conclusione del Campionato di serie C la squadra si classifica al 5° posto. 24 Nella stessa stagione Ravenna Ubaldo è ufficialmente in forza al Dopolavoro Aziendale Saffa di Este 25, ma sin dal settembre 1937 è a Cagliari per il servizio militare nella Regia Aeronautica; la stagione lo vede con la maglia della rappresentativa militare. 26

Il 13 marzo 1938 iniziano i lavori per la costruzione dell’Asilo infantile parrocchiale, che intende dare stabilità all’opera educativa verso i più piccoli. 27 L’Asilo infantile comunale, infatti, da tempo è ospitato in locali precari e ad ogni inizio anno cambia sede. L’Asilo parrocchiale inizierà a funzionare, anche se in pochi locali, il 15 ottobre 1939, mentre l’Asilo comunale chiuderà per mancanza di frequenze. 28

Il 2 aprile 1938 sulla circonvallazione di Bologna un’auto delle Mille Miglia sbanda, investendo una scolaresca: 10 sono i morti, di cui 7 bambini, 23 i feriti gravi. Anche in questa edizione la corsa, proveniente da Monselice, passa per Battaglia, dov’è attesa come al solito da molti sportivi, e giunge al traguardo di Brescia. Il tragico incidente, però, ne determina l’interruzione. Qualcosa di grave bisognava prima o poi aspettarselo: la velocità media, grazie alle continue innovazioni tecnologiche, passa dai 77,238 Km/h della prima edizione del 1927 ai 135,391 km/h del 1938 e lungo il percorso vi è gente sempre più numerosa ed entusiasta.

Due foto del marzo 1938 mostrano alcuni giocatori di Battaglia ritratti a Este, nel campo situato presso il santuario di S. Maria delle Grazie, per una amichevole contro la squadra locale: Gallinaro Giuseppe, chiamato “Pino”, Pizzeghello Amedeo e il fratello Bruno, Maniero Secondo chiamato “Rino”, Bortolin Ezio e De Vinch Antonio. Qualche giorno dopo la partita Gallinaro sarà in Marina: ci rimarrà per quasi sette anni.

Stanghella, marzo 1938. Da sinistra: Pizzeghello A., Gallinaro, Pizzeghello B.

Trasferta a Este, 1938. La foto è stata scattata nel mese di marzo, prima dell’incontro con la squadra locale. Da sinistra: Pizzeghello Amedeo, Gallinaro Giuseppe chiamato “Pino” e Pizzeghello Bruno. Gallinaro indossa delle vistose ginocchiere, comuni a quei tempi. “Ricordo che la partita finì 1-1” (Gallinaro “Pino”). Qualche giorno dopo la partita, Gallinaro è arruolato in Marina.

(Raccolta Giuseppe “Pino” Gallinaro)

Stanghella, marzo 1938. Da sinistra: Maniero, Bortolin, De Vinch.

Trasferta a Este, 1938. La foto è stata scattata dalla stessa posizione di quella precedente. Da sinistra: Maniero Secondo chiamato “Rino”, Bortolin Ezio e De Vinch Antonio. Nel dicembre 1941 Maniero sarà in Cavalleria.

(Raccolta Giuseppe “Pino” Gallinaro)

Sabato 21 maggio si corre la 14a tappa della 26a edizione del Giro d’Italia, la Ravenna – Treviso, di 199 km. I corridori, provenienti da Monselice, transitano per Battaglia sotto una battente pioggia verso le 14.15, alla volta di Padova. Dopo una fuga finale, Raffele Di Paco taglia per primo il traguardo, alla media di 35,61 km/h. 29
Il 26 maggio si gioca l’amichevole G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) Monselice – Battaglia: il risultato è di 1-1. 30 Il Comunicato Ufficiale F.I.G.C. del 27 maggio riporta le liste di trasferimento dei giocatori; Ravenna Ubaldo è autorizzato a cambiare società. 31 Rimarrà però a Cagliari sino al febbraio del 1939, quando verrà congedato. Sempre nel 1938 Zanca Germano viene ceduto dal Rovigo al Marzotto Valdagno. 32

Dal 4 al 19 giugno 1938 si svolge in Francia la terza edizione del Campionato del mondo di calcio, alla quale prendono parte quindici nazioni (l’Austria si è ritirata). L’Italia, battendo in finale l’Ungheria per 4-2, con doppiette di Colaussi e Piola, vince tra il tripudio generale la Coppa per la seconda volta consecutiva. L’edizione del 1942 non avrà luogo per lo scoppio della seconda guerra mondiale; la quarta edizione sarà giocata solo nel 1950, in Brasile.

1938. Nella notte tra il 25 e il 26 gennaio appare nei cieli dell’Europa occidentale e dell’America settentrionale un’aurora boreale che crea sorpresa, ma anche timore: da molti viene interpretata come un segno di sventura. Il 12 marzo Hitler invade l’Austria, che viene annessa alla Germania. Il 24 aprile l’Ambrosiana-Inter conquista il suo terzo scudetto; ha contribuito al risultato Giuseppe Meazza, per la terza volta capocannoniere, con 20 reti. In serie B il Padova è quarto. L’8 maggio si gioca la finale di ritorno della quarta edizione della Coppa Italia, vinta dalla Juventus. Il 31 luglio Gino Bartali trionfa al Tour de France. L’11 settembre Tazio Nuvolari vince a Monza il Gran Premio automobilistico d’Italia su Auto-Union. Nata dall’unione tra quattro case automobilistiche tedesche, attuata per fronteggiare la crisi del ’29, sarà poi evoluta nell’AUDI. Il 24 settembre Mussolini è a Padova: almeno 300 mila persone sono fatte confluire in Prato della Valle da tutta la provincia. Tra l’estate e l’autunno in Italia sono promulgati molti decreti di carattere razziale, rivolti prevalentemente contro gli ebrei, che nella notte del 10 novembre subiscono in Germania una feroce rappresaglia ad opera dei nazisti (“notte dei cristalli”).

1938/39, tre giocatori di Battaglia con il Pernumia

Nel 1938/39 sono in forza al Pernumia tre giocatori di Battaglia: Donà Marino, Manfioli Antonio e Fortin Lorenzo. Zanca Germano è con il Marzotto Valdagno, in serie C.
Nel 1938 sono alle armi, in periodi diversi e più o meno lunghi, nove giocatori di Battaglia. Prestano sevizio nel Regio Esercito Fortin Lorenzo (Artiglieria) e Grossi Mario (Guardia alla frontiera). Gallinaro Giuseppe è invece nella Regia Marina, mentre Ravenna Ubaldo è nella Regia Aeronautica. Ben cinque sono gli arruolati nella MVSN: Pedrazzoli Dario, Cavazzana Vittorio, Menegolli Guido, Manfioli Antonio e Donà Guido. 33

Campionato 1938/39, la squadra del Pernumia in trasferta ad Este.

Pernumia, 1938/39. La squadra del Pernumia è in trasferta, ad Este. Nella formazione, tre giocatori di Battaglia: Donà Marino (2° da sinistra), Manfioli Antonio (5°) e Fortin Lorenzo (1° degli accosciati). Sullo sfondo, il campanile pendente dell’antica chiesa di San Martino.

(Raccolta Bruno Fortin)

Le realtà produttive alla fine del 1938

Alla fine del 1938 Battaglia Terme sta uscendo dalla lunga crisi. Nelle diverse attività che vi si svolgono sono occupati residenti locali e anche lavoratori provenienti dai paesi limitrofi.
La Società Cave Trachite Euganea è la prima realtà produttiva, con circa 350 occupati. Subito dopo ci sono le Officine Galileo, che contano 300 addetti, inclusi quelli in sospensione, e che sono ancora in difficoltà. Seguono le Aziende agricole Catajo e Conte Emo (200 occupati circa), il trasporto fluviale (100 circa), l’INPFS (80 circa), La Società Veneta di Macinazione (60) e l’Industria Cav. Tallin lavorazione pungitopo (60 circa), il Laboratorio Merletti Ciprian (50), la fabbrica di mattonelle Soc. Revelan (30) e la Società Elettrica Euganea (10). 34 Nel 1938 lo stabilimento delle Officine Galileo è costituito principalmente da un reparto di carpenteria metallica media e pesante, un reparto di meccanica e una falegnameria. 35

NOTE

1) Dal 1929/30 al 1939/40 l’Associazione Calcio Padova prende il nome di Associazione Fascista Calcio Padova. Nella croce dello scudo viene inserito il fascio littorio.
2) Questa la carriera di Zanca nel Padova. 1933/34: serie A, 4 presenze (0 gol). 1934/35: serie B, 1 (0). 1935/36: serie C, 24 (6). 1936/37: serie C, 4 (2). Le presenze sono state in tutto 33, 8 i gol. 2 le partite in Coppa Italia (0), nel 1936/37.
3) BRUNO SAVIN, “E noi… chi siamo!?” 1939-1946 Battaglia Terme nella 2a Guerra Mondiale, 2006. Nel libro per ciascun soldato di Battaglia vi è una scheda in cui sono riportati i dati relativi al servizio militare e le vicende di guerra. Alcuni militari sono anche stati intervistati ed hanno lasciato pagine toccanti.
4) Unione Libera Italiana del Calcio.
5) MARIO BOETTO, Un secolo di storia, 1908-2008, edizione 2009, p. 29.
6) Benelle debutta con il Padova nel 1934/35: serie B, 15 presenze (1 gol). 1935/36: serie C, 22 (4). 1936/37: serie C, 17 (6). 1937/38: serie B, 10 (3). 1938/39: serie B, 5 (1). 1939/40: serie B, 11 (0). 1942/43: serie B, 3 (1). 1944: Campionato veneto, 10 (0). In tutto, 93 presenze in campionato (16 gol) e 3 in Coppa Italia (0).
7) FANTINO COCCO E PAOLO DONÀ, Quartostadio, 1992, vol. 1, pp. 171-174.
8) MARIO BOETTO, op. cit., p. 30.
9) “Il Littoriale”, 21 maggio 1935.
10) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 58.
11) Ivi, p. 72.
12) MARIO BOETTO, op. cit., pp. 34-35.
13) “Il Littoriale”, 3 giugno 1936.
14) La previdenza sociale è istituita in Italia nel 1898 con la Cassa Nazionale di Previdenza. Nel 1919 l’assicurazione per l’invalidità e la vecchiaia è obbligatoria e viene fondata la Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali (CNAS). Nel 1933 la Cassa prende il nome di Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale (INFPS); nel 1943 diviene INPS.
15) Filosofo e medico italiano nato ad Abano il 1257. Insegnante prima all’Università di Parigi e poi, dal 1306, all’Università di Padova.
16) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 363.
17) MARIO BOETTO, op. cit., pp. 39-40.
18) ANTONIO NAPOLI, Mondo operaio della Galileo, in PIER GIOVANNI ZANETTI (a cura di), Battaglia Terme Originalità e passato di un paese del Padovano, Comune di Battaglia Terme, Ed. La Galiverna, 1989, p. 214.
19) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 55.
20) TARCISIO CARON, Il Pallone a Solesino, Grafiche Dielle Editrice, 1995, p. 44.
21) “Il Littoriale”, 26 maggio 1937.
22) 8.000 lire del 1937 equivalgono a 7.507,13 euro del 2011; 6.000 lire a 5.630,35 euro.
23) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 74.
24) STEFANO CASALICCHIO, CARLO FONTANELLI, 1893-2006 Oltre un secolo di calcio a Rovigo, GEO edizioni 2006, p. 87.
25) “Il Littoriale”, 29 maggio 1938.
26) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 180.
27) L’Asilo infantile parrocchiale si trova di fronte al viale che collega via Nuova (ora via Roma) con la Stazione ferroviaria.
28) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 80.
29) “Il Littoriale”, 22 maggio 1938.
30) MARIO BOETTO, op. cit., p. 42.
31) “Il Littoriale”, 29 maggio 1938.
32) STEFANO CASALICCHIO, CARLO FONTANELLI, op. cit., p. 94.
33) BRUNO SAVIN, op. cit. Si veda la scheda individuale accuratamente preparata per ciascun soldato di Battaglia.
34) Ivi, p. 65.
35) Ivi, p. 55.