1939, la squadra del Battaglia è ricostituita

1939-40

L’A. C. Battaglia è ricostituita

Necessità di un campo da gioco

Il 2 maggio 1939 l’ing. Donato Mastropasqua, dirigente delle Officine Galileo di Battaglia Terme, diventa Podestà del paese; ricoprirà l’incarico fino al 24 giugno 1944.
Domenica 7 maggio il Prefetto di Padova è a Battaglia. Tutte le organizzazioni fasciste locali sono schierate per l’evento e la sfilata davanti alle autorità viene applaudita dalla folla presente. Nella relazione del segretario del Fascio viene segnalata, tra l’altro, la necessità della costruzione della casa della Gioventù italiana del littorio (GIL) e del campo sportivo. 1 Il vecchio campo, come si è visto, è stato abbandonato nel 1933, con lo scioglimento dell’A.C. Battaglia. Nel 1939, dopo sei stagioni di inattività, si ricostituisce la società, che ha bisogno di un campo per allenarsi e giocare. La richiesta viene presto esaudita: il terreno, infatti, dovrà servire anche per le esercitazioni ginnico-militari dei giovani della GIL. In pochi mesi il campo è pronto e in settembre viene inaugurato per affrontare la stagione 1939/40. Si trova come il vecchio nei pressi dei campi della Fiera. 2
Una foto ritrae i giocatori del Battaglia schierati nel campo di Maserà, prima di una partita amichevole, mentre fanno l’obbligatorio saluto fascista. Questi i loro nomi: Agostini Aristide, Brunazzo E., Cardi Arrigo, Chinchio Mario, Ginocchi Giovanni (portiere), Marcante Isidoro, Masiero Severino, Ongarello Renato, Quintellio Walter detto “Batarèa” (mediano), Sanavio Alfio, Scarpa Giuseppe (ala destra).

 1939, la squadra del Battaglia è a Maserà, in occasione di una partita amichevole.

A. C. Battaglia, 1939. La foto è stata scattata in occasione di una partita amichevole giocata a Maserà. Come si può notare, le divise da gioco sono (almeno in parte) approssimative. Tutti salutano con il braccio teso (“saluto romano”), come era d’obbligo in quegli anni.
Da sinistra: Ongarello Renato, Agostini Aristide, Sanavio Alfio, Cardi Arrigo, Scarpa Giuseppe, Ginocchi Giovanni, Masiero Severino, Quintellio Walter, Marcante Isidoro, Brunazzo E., Chinchio Mario.

(Raccolta Vittorio Bonafè)

1939, la squadra del Battaglia a Maserà, con amici e sostenitori.

A.C. Battaglia, 1939. Siamo ancora a Maserà e questa è la foto ricordo della squadra con gli amici e  i sostenitori. Sono qui ritratti tutti i giocatori della foto precedente.

(Raccolta Roberto Scarpa)

Mercoledì 10 maggio 1939 si corre l’11a tappa della 27a edizione del Giro d’Italia, la Bologna – Venezia, di 232 km. I corridori, provenienti da Este, passano per Monselice e quindi, poco dopo le 15, per Battaglia Terme, dirigendosi verso Padova. 3 La tappa è vinta in volata da Pietro Chiappini.1939, il Giro d'Italia passa per Battaglia Terme.

Battaglia Terme, Giro d’Italia 1939. Provenienti da Monselice, i ciclisti attraversano Battaglia poco dopo le 15. La foto è stata scattata in prossimità del Ponte nuovo (ora dismesso).

(Raccolta Roberto Scarpa)

Nello stesso giorno vengono bitumate per la prima volta via Galzignana, fino alla ferrovia, e via Roma, fino alla rampa (qui la mappa del paese). La carta degli occupati stilata nel mese di maggio vede un rafforzamento delle attività produttive di Battaglia. L’attività estrattiva è ancora la prima realtà occupazionale, con 500 addetti (Cave Trachite Euganea 400 operai, Cave Trachite Vettore Gastone 100); seguono le Officine Galileo, con 350 lavoratori (+50 rispetto alla fine del 1938), le Aziende agricole Catajo e Conte Emo, il trasporto fluviale con 60 natanti (Cooperativa Trasporti Fluviali 40 e Ditta Benelle 20), l’INPFS con 100 addetti (+20), la Società Veneta di Macinazione 70 (+10). 4

Scoppia la guerra e i giovani sono chiamati alle armi

La  squadra del Battaglia non potrà giocare per molto, poiché in settembre scoppierà il secondo conflitto mondiale e i giovani saranno via via chiamati alle armi. Dovranno essere sostituiti con nuovi giocatori: meno esperti, ma determinati a far valere le loro qualità. Gli ultimi campionati a livello dilettantistico saranno quelli del 1941/42; poi si giocheranno, quando sarà possibile, amichevoli e tornei locali. Gli eventi sportivi, seppur celebrati dal regime, acquisteranno sempre meno importanza rispetto ai drammatici avvenimenti che, dal 1939, si susseguiranno in maniera sempre più incalzante. Gli italiani conosceranno solo i fatti di guerra favorevoli al regime; degli altri, sarà data una versione aggiustata o semplicemente saranno taciuti.

Il 22 maggio l’Italia sottoscrive a Berlino il “Patto d’acciaio” con la Germania. In agosto la Germania e l’Unione Sovietica firmano un patto segreto per spartirsi l’Europa Orientale. Il 24 agosto Pio XII legge alla radio un messaggio in cui implora la pace. Il 1° settembre la Germania, senza un’esplicita dichiarazione di guerra, invade la Polonia: è l’inizio della seconda guerra mondiale. Il 3 settembre Francia e Gran Bretagna, legate da un patto di difesa della Polonia, dichiarano guerra alla Germania. Il 17 settembre l’Unione Sovietica occupa la Polonia orientale.

Nel 1939 sono circa 250 i giovani di Battaglia che, in vario, modo sono sotto le armi: servizio di leva, occupazione dell’Albania, volontari in Spagna, richiamati alle armi e richiamati per l’aggiornamento e poi congedati; alcuni, partiti nel 1935, si trovano ancora in Africa. 5 In particolare, nel 1939 sono sotto alle armi, in tempi diversi, 13 giocatori di Battaglia; in pratica, un’intera squadra. Regio Esercito: Fortin Lorenzo (Artiglieria), Ongarello Ugo (Genio ferrovieri), Grossi Mario e la mezz’ala sinistra Nanti Paolo (Guardia alla frontiera). Regia Marina: Gallinaro Giuseppe, Assereto Angelo e Moscon Giuseppe. Regia Aeronautica: Ravenna Ubaldo (fino a  febbraio). Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN): Pedrazzoli Dario, Cavazzana Vittorio, Menegolli Guido, Manfioli Antonio e Donà Guido. 6
Il portiere dei Boys Giuseppe Gallinaro è occupato, come altri, in operazioni militari ed ha anche modo di continuare a seguire la sua passione sportiva.

“Nel 1939, imbarcato sul Regio Incrociatore Gorizia, ero al porto di Napoli. Quando si approdava, si disputavano sempre dei tornei tra le varie squadre militari. Al campo dell’Arenaccia, dove aveva giocato la squadra della città, ho preso parte ad un torneo tra le squadre della Marina Militare.
In quello stesso anno ho ottenuto la mia prima croce al merito di guerra: ho infatti partecipato all’invasione dell’Albania, avvenuta nei giorni immediatamente precedenti la Pasqua. Imbarcati su delle cacciatorpediniere che vedevamo per la prima volta (ricordo che io ero sull’Ibra), all’alba siamo sbarcati a Durazzo. Pensavamo di trovare il porto libero, visto che i sovrani d’Albania erano fuggiti, ma al nostro arrivo siamo stati fatti oggetto di numerosi colpi da fuoco. Quando abbiamo liberato il porto, sono arrivate le truppe di terra e noi siamo ritornati a bordo.
La notte siamo stati mandati sui monti circostanti, per presidiarli. Lì abbiamo trascorso il giovedì, il venerdì e il sabato santo. La notte della domenica di Pasqua siamo tornati a Taranto a bordo dell’Incrociatore Gorizia. Ricordo che il mare era piuttosto agitato”.
(Giuseppe “Pino” Gallinaro)

8 giugno 1939, la squadra dell'incrociatore Gorizia al campo dell'Arenaccia (NA).

Squadra dell’incrociatore Gorizia, 8 giugno 1939. Appena era possibile, venivano organizzati dei tornei tra le diverse squadre della Marina Militare. Questa è la formazione dell’incrociatore Gorizia, ormeggiato nel porto di Napoli, a un anno dall’entrata in guerra dell’Italia. Il portiere è “Pino” Gallinaro e l’ultimo a destra, in piedi, è Rettore da Monselice; tutt’e due  lavoravano in Officina. Siamo al campo dell’Arenaccia, inaugurato nel 1926, Qui il Napoli ha giocato il suo primo campionato di Serie A.

(Raccolta Giuseppe “Pino” Gallinaro)

8 giugno 1939, campo dell'Arenaccia (NA). Pino Gallinaro in tuffo.

Campo dell’Arenaccia, 8 giugno 1939. Si sta giocando un torneo tra le squadre della Marina Militare. “Pino” Gallinaro, in tuffo, para un tiro rasoterra.

(Raccolta Giuseppe “Pino” Gallinaro)

L’inaugurazione del campo sportivo

Nel settembre 1939 per l’imminente campionato viene inaugurato, come si è detto, il nuovo campo sportivo di Battaglia. Non sappiamo con certezza in quale competizione abbia giocato la squadra, ma è presumibile abbia partecipato al Campionato Sezione Propaganda, a livello provinciale, sicuramente di levatura inferiore rispetto ai contemporanei campionati FIGC. 7 Per poter giocare nei campionati maggiori sono necessarie solidità economica e stabilità societaria, che il Battaglia in questo momento non può garantire. Tra le squadre che sono nelle stesse condizioni c’è anche il Monselice. Il campionato è composto da squadre di paesi limitrofi e il limite di età per poter giocare è di 25 anni.

Il 17 settembre, prima giornata del Campionato di Serie A 1939/40, compaiono i numeri sul retro delle maglie: vanno dall’1 all’11 e indicano la posizione di ciascun giocatore in campo. Le marcature sono a uomo e ciascuno sa subito chi è il suo avversario.

1939/40: Ravenna è al Legnago, Zanca al Marzotto

Congedato nel febbraio 1939 dopo quasi un anno e mezzo di servizio nell’Aeronautica, Ubaldo Ravenna gioca il campionato 1939/40 con l’A. C. Legnago, nel girone C della Prima Divisione Veneta (quarto dei cinque livelli del calcio italiano), conquistando il terzo posto. 8 Zanca Germano è con il Marzotto Valdagno, nel girone A della serie C, dove ricopre il ruolo di esterno destro; alla conclusione del campionato la squadra è terza. 9

Alla fine di settembre viene avviata in Italia la campagna contro l’uso nella comunicazione del lei, che ricorda al regime la dominazione spagnola; viene introdotto l’uso del tu e del voi. Gli ultimi giorni dell’anno sono piuttosto rigidi in Italia e in molte zone d’Europa; la legna per cucinare e potersi riscaldare è sempre una necessità primaria.

Gli avvenimenti
1939. Il 10 febbraio muore Pio XI. Il 2 marzo Eugenio Pacelli diventa papa con il nome di Pio XII. Nel febbraio 1939 per imposizione delle autorità fasciste il “Milan Associazione Sportiva” deve italianizzare il proprio nome e diventa “Associazione Calcio Milano”. Il 28 marzo si conclude la guerra civile spagnola con la vittoria delle truppe di Francisco Franco, che instaura la dittatura. Il 7 aprile l’Italia invade l’Albania; si combatterà fino al 12 aprile. Il 18 maggio 1939 l’Ambrosiana-Inter vince la 5° edizione della Coppa Italia. Il 28 maggio il Bologna conquista il suo quinto scudetto; capocannonieri sono l’italo-uruguaiano Ettore Puricelli (Bologna) e Aldo Boffi (Milan), entrambi con 19 reti. Il campionato di serie B è vinto dalla Fiorentina, promossa in serie A assieme al Venezia, arrivato secondo; il Padova si piazza al nono posto. Il 1° settembre Enzo Ferrari fonda a Modena l’Auto Avio Costruzioni. Il 15 dicembre 1939 ad Atlanta, in Georgia, viene proiettato “Via col vento”, che diventerà il film più famoso della storia del cinema.

Acquisto del terreno per un nuovo campo sportivo

Il 20 aprile 1940 il Comune di Battaglia Terme delibera, con la successiva approvazione del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) di Padova, l’acquisto del terreno per la realizzazione di un nuovo campo sportivo, il terzo dell’A.C. Battaglia. 10 La costruzione della strada che unisce Via Galzignana alle Terme S. Elena, infatti, richiede lo spostamento del campo sportivo inaugurato da pochi mesi in una diversa area del paese. 11 A tale scopo viene individuato un terreno che si trova verso il Catajo.
Il 28 aprile riprende la corsa delle Mille Miglia, che era stata dichiarata sospesa definitivamente per un gravissimo incidente, con un percorso triangolare Brescia-Cremona-Curtatone (Mantova) chiuso al traffico: 165 Km da ripetere nove volte.

Nei primi giorni di maggio si decide con un’apposita legge la raccolta del ferro, che interessa tutti i proprietari di cancelli e inferriate che non abbiano valore artistico.

Venerdì 31 maggio 1940 si corre la 13a tappa della 28a edizione del Giro d’Italia, la Ferrara – Treviso, di 125 km. I corridori, provenienti da Stanghella, passano per Monselice e quindi, verso le 14.30, accolti da una folla festosa, per Battaglia Terme, alla volta di Padova. La tappa è vinta in volata da Olimpio Bizzi, alla media di 37,41 km/h. 12

All’inizio di giugno i soldati della Divisione “Torino” sono presenti nella Bassa Padovana e nei Colli Euganei per effettuare alcune esercitazioni militari. Alcuni locali del Catajo e dello Stabilimento Termale INFPS sono interessati all’ospitalità dei soldati. 13

Carmelo Donà

NOTE

1) BRUNO SAVIN, “E noi… chi siamo!?” 1939-1946 Battaglia Terme nella 2a Guerra Mondiale, 2006, p. 88.
2) Ivi, p. 89. Secondo Vittorio Bonafè non è mai stato realizzato un nuovo campo nella zona della Fiera. Il campo di cui si parla dovrebbe quindi essere stato allestito nella stessa area in cui esisteva il campo dismesso.
3) “Il Littoriale”, 18 aprile 1939.
4) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 89.
5) Ivi, pp. 103-104.
6) Ivi. Per ciascun soldato di Battaglia vi è nel libro una scheda in cui sono riportati i dati relativi al servizio militare e le vicende di guerra. Questa lista e le altre che seguono sono state ottenute analizzando e comparando tali dati.
7) Dal 1935/36 al 1947/48 nel calcio italiano ci sono 5 livelli: Serie A, Serie B, Serie C, I Divisione e II Divisione. La I e la II Divisione sono a carattere regionale.
8) STEFANO CASALICCHIO, CARLO FONTANELLI, 1893-2006 Oltre un secolo di calcio a Rovigo, GEO Edizioni, 2006, p. 103.
9) Ivi, pp. 97-99.
10) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 327.
11) Ivi, p. 89. La strada è l’attuale viale S. Elena, costruito nel 1938. La larghezza è di m. 7,75.
12) “Il Littoriale”, 1 giugno 1940.
13) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 221.

Undici bei fiori, copertina.

Testo e immagini tratti da: Carmelo Donà, Undici bei fiori. 1922-2012 Storie di uomini, storie di sport a Battaglia Terme, 2012.

Sono qui riportati i capitoli quinto e sesto del libro. In questa versione digitale l’autore ha apportato delle modifiche e corretto alcune imprecisioni. Nei nominativi delle squadre i giocatori vengono indicati con cognome e nome, come negli elenchi ufficiali.
Si ringraziano fin d’ora quanti contribuiranno ad identificare i giocatori e i dirigenti rimasti sinora sconosciuti.