La centrale elettrica di Battaglia

La centrale elettrica di trasformazione di Battaglia, dal 1909 appartenente alla Società Adriatica di Elettricità (SADE), da tempo dismessa. La forza idraulica era data dal salto della massa d’acqua che dai due canali superiori si riversa, attaverso l’Arco di Mezzo, sul Sottobattaglia.

Società Euganea di Elettricità

Il Comune di Battaglia, pure giacendo in pianura ai piedi dei ridenti e fertili Colli Euganei, dispone di forze idrauliche non trascurabili e si trova poi in così fortunata posizione ai riguardi della grande rete di distribuzione di energia elettrica della Regione Veneta – Adriatica, da poter disporre anche una quantità di energia elettrica, che si potrebbe dire illimitata specie quando sarà ultimata la costruenda cabina a 50,000 volts della Società Euganea di Elettricità.

La centrale elettrica di Battaglia, 1925.

Centrale elettrica di trasformazione

Forza idraulica.

Battaglia, come è accennato nella prima parte di questo volume, è attraversata dal Canale navigabile ed industriale, che collega il fiume Bacchiglione con il Bisatto ed altri corsi di acqua esistenti a sud dei Colli Euganei.
Questo Canale completamente pensile di antichissima costruzione, alimenta diverse prese d’acqua aperte sulla sponda di levante, prese le quali, attraverso a salti che nel centro di Battaglia raggiungono e superano i cinque metri, scaricano nei canali solcanti la pianura del basso padovano.
Di queste prese, una provvede la forza motrice occorrente all’ importante molino a cilindri della Società Veneta di Macinazione, un’altra è di pertinenza dello stabilimento metallurgico della Società Anonima Officine di Battaglia, una terza alimenta una centrale di energia elettrica, sorta prima del 1898 e passata intorno al 1909 in conduzione della Società Adriatica di Elettricità.
A queste tre prese poste nel centro abitato di Battaglia, se ne aggiungono altre fuori, quali quella dei molini della RivelIa, dei molini di Mezzavia, Bagnarolo e altre piccole a ponente serventi all’irrigazione.
La presa d’acqua della Centrale Elettrica [vedi] è la più importante, per la massa d’acqua della quale dispone per diritto di concessione, che ammonta a litri 7252 al minuto secondo con un salto di circa m. 5,25 così da rappresentare una potenza idraulica di oltre 500 cavalli. Essa è corredata di tre vecchie turbine ad asse verticale comandanti ciascuna un alternatore trifase.
Con questo macchinario, durante la guerra, vennero superati degli sforzi di punta di circa 400 cavalli di potenza elettrica misurata alle sbarre di collegamento dei tre alternatori, il che denuncia una potenza idraulica corrispondente di oltre 600 cavalli, realizzata con un salto effettivo superiore ai metri 5,25 su detti e con una portata di erogazione superiore ai litri 7252 sopra citati.
A questa presa d’acqua è annesso un importante fabbricato che serviva all’impianto termico quando Battaglia non era ancora allacciata alle grandi centrali del Cismon e di Santa Croce e doveva alimentare di luce e forza Monselice, Este, Conselve e altri piccoli Comuni. In questo fabbricato potrebbe trovar posto una qualsiasi industria anche di tipo relativamente ingombrante.
Il canale di Battaglia è regolato tutt’ora dalle leggi emanate dalla Serenissima Repubblica Veneta rispondenti in allora ad effettivi bisogni e perciò a quell’epoca scrupolosamente osservate, oggi non più proporzionate ai differenti bisogni attuali e perciò dalla saggezza delle Autorità idrauliche ora applicate in forma sensibilmente mitigata.
Queste leggi regolano il così detto “buttà” che si propone di coordinare per due giorni alla settimana il regime del Canale alle esigenze della navigazione e che oggi viene ottenuto con un disagio alquanto limitato per gli utenti delle prese di acqua.
Quanto alle irregolarità dovute alle piene e alle magre, esse sono particolarmente rare e di breve durata, sono poi in parte compensate da variazioni corrispondenti e simmetriche del salto.
Così ad esempio, durante la eccezionale siccità dell’inverno 1921-1922 la Centrale Elettrica su detta superava gli spunti di 250 K w di potenza elettrica, il che denuncia una corrispondente potenza idraulica di 500 cavalli.
Va infine fatto cenno alle possibili sospensioni d’acqua per la esecuzione di lavori inerenti al canale o ai manufatti ad esso relativi, e per tale riguardo può dirsi trattarsi di casi rarissimi e che solo in questi ultimi tempi assunsero una certa importanza per i notevoli lavori di arrobustimento del manufatto di presa dal fiume Bacchiglione e per i lavori di costruzione della grandiosa Conca di Battaglia, che permette il passaggio di natanti dal canale pensile ai canali inferiori.
Lavori questi che danno oggi particolare affidamento di un lungo periodo eli tranquillità.

L’ex centrale elettrica di Battaglia Terme, situata in via Chiodare. Foto di sinistra: il lato sud dello stabile. Foto di destra: la facciata.

Foto: Carmelo Donà.

Energia elettrica.

Da un’interessante monografia pubblicata nel 1924 dalla Società Adriatica di Elettricità a iIIustrazione degli impianti di produzione e trasporto dell’ energia elettrica nella regione Veneta – Adriatica, si rileva come il Comune di Battaglia si trovi in una posizione del tutto favorevole perchè è attraversato dal grande elettrodotto, che collega, con i grandi impianti alpini di produzione, le Città di Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Bologna, Ravenna e Rimini.
Inoltre, a Battaglia mette capo un collegamento Battaglia – Pontelongo che unisce il grande elettrodotto predetto con l’alta linea pure di prima importanza che si stacca dall’elettrodotto a Dolo e segue il tracciato Pontelongo, Adria, Codigoro, Portomaggiore e Bologna.
Il fatto qui sopra illustrato mette a disposizione del Comune di Battaglia una quantità di potenza e di energia elettrica, sotto un certo aspetto illimitata, è noto infatti l’enorme sviluppo e il continuo incremento delle grandi centrali del gruppo Società Adriatica di Elettricità che rende i dirigenti sempre più benemeriti dell’ industria.
Se si vuole però prescindere dalla trasformazione delle altissime nelle medie tensioni allora la potenza di cui si tratta, riferita alla tensione media, va limitata alla potenzialità della nuova cabina di trasformazione in corso di costruzione a Battaglia.
Detta cabina, costruita con tutti i sistemi suggeriti dalla tecnica moderna, disporrà di due trasformatori trifasi da 2000 Kw A ciascuno, e poichè a cabina ultimata e a distribuzione di zona sistemata risulteranno impegnati circa 2000 Kw A, ne viene una disponibilità pronta sulla media tensione di circa 2000 Kw A.
La regolarità del servizio che la Società Adriatica di Elettricità assicura con le sue reti costruite con sistemi modernissimi è pienamente tranquillante, a dimostrare ciò, bastano le referenze che si possono avere da tutti gl’industriali della regione.
Battaglia, poi, derivando direttamente la propria energia da due arterie principali della vasta rete di distribuzione si viene a trovare nelle migliori condizioni per fruire della maggiore regolarità.
Si noti che l’arteria Padova – Ferrara consta di due terne di conduttori e che Padova, sede di un’importante centrale termica, è a sua volta collegata agli impianti idraulici generatori con quattro terne di conduttori.
Si aggiunga il già citato collegamento trasversale Battaglia – Pontelongo e si tenga presente infine la esistenza di allacciamenti sussidiari del grande elettrodotto, preordinati a ricevere energie di riserva e di aiuto delle grandi generatrici esterne alla regione Veneta – Adriatica, quali quelle della Società Trentina, della Società dell’ Adamello (Lombardia) e degli impianti Apenninici del Tronto.
Concludendo, dal punto di vista della disponibilità di forza motrice, il Comune di Battaglia si trova in condizioni meritevoli della più seria considerazione da parte del Capitale industriale.

Battaglia-Terme Storia - Industrie e Problemi, copertina.

Testo e fotografie tratti da: Primo Cattani, Battaglia-Terme. Storia – Industrie e Problemi : dal 1100 al 1925 – III. anno dell’Era Fascista, Editrice La Galiverna, 2009, pp. 89-94 – Ristampa anastatica.

La ristampa anastatica del volume stampato nel 1925 dalla Tip. L. Penada di Padova è stata realizzata a cura del Centro per la Ricerca e la Documentazione sulla Storia Locale – Battaglia Terme.
È stata rispettata l’ortografia che appare a stampa.
Le due foto a colori sono a cura di BATTAGLIATERMESTORIA.