I dati dei registri parrocchiali di Battaglia, che vanno dal XVII al XIX secolo, costituiscono una ricca banca dati che permette di indagare nel passato del paese, dando la possibilità di conoscere frammenti di vita di una gran quantità di concittadini.
Di Giuseppe Guida [CC BY-SA 2.0], attraverso Wikimedia Commons con modifiche
Di Global Access Point [Public domain], attraverso Wikimedia Commons
Casi ricavati dagli antichi registri
parrocchiali di Battaglia Terme
Non muori perché sei malato:
muori perché sei vivo
Michel de Montaigne, Saggi, III, XIII.
Luciano DONATO 1, Maurizio RIPPA BONATI 2
La presente relazione fa parte di una ben più ampia ricerca iniziata ormai molti anni fa da uno degli scriventi che, quasi per rispettare un’inespressa promessa al suo maestro Gaetano Cozzi, iniziò a consultare, quindi a trascrivere per poi informatizzare i dati contenuti nei registri parrocchiali di Battaglia Terme.
Battaglia, che assunse la specifica “Terme” nel 1925, è una cittadina oggi di circa 4000 abitanti, posizionata sui due lati della strada che collega Padova con Rovigo e Ferrara e del parallelo canale navigabile, un tempo fondamentale arteria di collegamento Nord-Sud.
La particolarità principale del locale Archivio Parrocchiale sono l’antichità e la completezza: il “Libro dei battesimi” comprende il periodo dal 1607 al 1871 per un totale di 17.867 registrazioni; il “Libro dei matrimoni”, dal 1660 al 1871, con 2777 atti e il “Libro dei morti”, dal 1664 al 1871, con 16.177 annotazioni.
I dati estrapolati dagli antichi registri − ora presi a modello per altre ricerche analoghe − rappresentano una delle più ricche banche-dati demografiche in assoluto e i risultati della loro elaborazione hanno sorpreso anche chi è frequentatore abituale di archivi e biblioteche: con fantasia ma non senza ragione si può affermare che si è aperta una porta sul passato, uno stargate molto più concreto di quelli ai quali ci hanno abituato i film.
Collegando i dati dei libri dei battesimi, dei matrimoni e dei morti si possono conoscere nomi, cognomi e soprannomi degli antichi abitanti di Battaglia, ricostruire alberi genealogici e sapere dove abitavano i nuclei familiari, cosa facevano i singoli e, informazione per noi particolarmente interessante, a che età e per quali cause morirono. Infatti, quando il parroco riteneva necessario o solo opportuno farlo, venivano registrati i fatti accaduti nell’ultima frazione della vita; spesso un attimo fatale ma talvolta un periodo più o meno lungo di sofferenze.
Grazie al lavoro di Luciano Donato veniamo a conoscere frammenti della vita di circa 17.000 individui.
Leggendo le sintetiche note che accompagnano i dati riportati nei libri parrocchiali si nota un diffuso stoicismo fatalistico. Una sensazione che non è imputabile alla sinteticità delle scritture ma a un diffuso modo di affrontare, in passato, la vita e, con essa, la morte. Questo comportamento − indifferente del particolare − ci impedisce di apprezzare gli sforzi che, pure se spesso purtroppo inutili, venivano dedicati al tentativo di mantenere la salute e alla lotta alle malattie. Sforzi molto spesso frustrati dalla insufficienza delle conoscenze e dalla inadeguatezza dei mezzi, ma non per questo meno meritevoli di attenzione e apprezzamento. Quella che ho definito “indifferenza del particolare” ci impedisce di raccogliere molte informazioni preziose sulle malattie. Le descrizioni sono purtroppo per lo più molto vaghe e generiche, soprattutto per i tempi più antichi. Basti qui ricordare il caso delle febri, un sintomo considerato malattia, che probabilmente venne ritenuta la più frequente causa di morte.
Saranno i dati statistici a fornire informazioni interessanti, tanto più quando saranno confrontabili con ricerche analoghe.
Qui proponiamo solo alcuni casi estrapolati nella grande massa di dati.
Impressionante la mortalità infantile: 8717 bambini deceduti entro i primi nove anni di vita, corrispondenti a poco meno della metà del totale dei morti. Emblematico il caso dei sette fratellini che, per rispetto, indichiamo con i numeri di registrazione: 14026, mesi due; 14355, giorni 10; 14474, giorni 18; 15370, giorni 23; 15434, pochi minuti; 15435, pochi minuti; 15438, anni 2 per scarlattina.
Per gli anziani, pochi dei quali superarono gli ottanta anni, colpisce invece la diffusa convinzione che l’età avanzata, se non una vera e propria malattia, fosse quantomeno una causa sufficiente a causare la morte. Anche in questo caso alcuni esempi anonimi: 3119, anni 80 dalla quale età aggravato; 8832, anni 80 circa consunta dalla vecchiaia; 8887, anni 75 circa dalla vecchiaia consunto; 8900, anni 77 circa dalla riggida stagione e dalla vecchiaia accompagnato alla fine; 8973, anni 73 circa da gran tempo tormentata dalla vecchiaia e, infine, particolarmente esplicito, 9756, anni 93 circa dopo una lunga malattia di vecchiaggia.
Nell’età di mezzo, oltre alle malattie contribuirono alla mortalità degli abitanti di Battaglia i più vari incidenti sul lavoro e domestici. Relativamente frequenti anche i decessi causati da fenomeni naturali, come i sette morti restati oppressi dalla caduta di casa rovinata per cagion di vento, o da eventi eccezionali, come le tre donne affogate nell’acqua essendo caduto il ponte e i tre uomini sorpresi sotto la rovina di un palco in occasione di caccia de’ tori. Non mancano, ovviamente, gli atti violenti compiuti con le armi più disparate, compresi i poco maneggevoli, ma letali, archibugi.
1) Libero ricercatore, Padova
2) Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari, Università degli Studi di Padova
Casi
dagli antichi registri parrocchiali
di Battaglia Terme
Maurizio Rippa Bonati
Università degli Studi di Padova
Peregrinatio salutaris / turismo medico-sanitario
1571, 14 ottobre
Io mi trovo qui al gran Cattaio della Battaglia in casa del S.r Pio d’Obizzi con lo Ecc.mo S.r Ducha il quale ha incominciato a pigliare il fango di Santa Helena per conto del suo genocchio […] perchè si dubitava andando verso lo inverno non havesse da parturire qualche male effetto per questo si è determinato che sua Ecc.za habbia da pigliare questo fango, per essere bituminoso et solfureo, et così mercori che fu alli X del presente, et lo piglia due volte il giorno la mattina et la sera, et vi sta dentro per ogni volta un’hora e mezza et a me pare che sino a quest’hora l’habbia fatto giovamento, lo pigliarà ancora otto giorni, et poi se ne anderemo verso Comachio alegramente. […] Gio. Batt. Canano»
Neonati …
I fratellini A…
14026 mesi due
14355 giorni 10
14474 giorni 18
15370 giorni 23
15434 pochi minuti
15435 pochi minuti
15438 anni 2 – scarlattina
… e puerpere
1778 – … di anni 22 in circa morì «essendo partoriente di due gemelli, andata in accidente né potendosi più riavere»
La vecchiaia come concausa di morte
3119 – anni 80, dalla quale età aggravato
8900 – anni 77 ca., dalla riggida stagione, dalla vecchiaia e …
8926 – anni 72 ca., dagli anni, dalla miseria, da febbre …
La vecchiaia come causa di morte
9756 – anni 93 ca., dopo una lunga malattia di vecchiaggia
La vecchiaia come causa di morte
Vecchiaja 68 → 84
Tabe senile 61 → 86
Languori senili 67 → 90
Marasma senile 70 → 88
I “siori”
Benedetto Selvatico, deceduto nel 1658 a 82 anni
Pio Enea Obizzi senior, deceduto nel 1674 a 82 anni
Maria Obizzi (1414), deceduta nel 1679 a ca. 63 anni
I “poareti”
1733, 21 ottobre – n° 5780 [povero soldato foresto] «ritrovato interfetto con più ferite»
1772, 25 aprile – n° 9201 «affogata nell’acqua da verun ricercata o conosciuta estratta dal canale di sopra»
1794, 15 diceembre – n° 10869, «accidentalmente cascato in questa piazza indi assistito e condotto nel granaio de molini dopo 4 giorni d’infermità morì»
La grande assente… la peste
La grande presente… la febbre
Febbre
Febbre infiammatoria
Febbre catarrale
Febbre enterica, perniciosa, apoplettica, collerica
Febbre consuntiva, costituzionale, adinamica, nervosa
Febbre reumatica, gastrica, putrida, verminosa
Febbre acuta, lenta, larvata, giornaliera, periodica, …
… continua, lunga, con delirio …
Umorismo involontario
796: essendo stata ammalata un giorno solo
3984: gravemente infermo
4610: colto da improvviso accidente per esser malato per natura
5929: essendo sana e salva all’improvviso morì
Gli “operatori sanitari”
Medici
Chirurghi
Speziali
Levatrici
Gli “operatori sanitari”
Dal 1731 al 1737 Battaglia fu il teatro del caso del medico “Rosso”. Andrea Cardin non riuscì a dimostrare di essere medico “fisico” ma solo “cerusico”. Allontanato, ma presto ritornato, non solo «medicava piaghe» ma prescriveva «cordiali e purganti», affermando che il suo «licenzioso proceder» dipendeva dal fatto che il paese era sguarnito di medici.
1871, 20 agosto – … di anni 27 e 3 mesi «non si capisce; vuol dire che sarà asinite»
Aspettando il medico legale
1686, 29 luglio – «Restati oppressi dalla caduta di casa rovinata per cagion di vento»
Gerolamo Tasso di Giovanni
Maria Gobbo di Giobatta
Laura, moglie di Angelo Donà
Domenico Vassola
Gaspare Borin detto Bocale
Angela, figliola di Domenico Menegotto
Giannetta, vedova di Domenico Vassola
Aspettando il medico legale
Di Anonimo (ISBN 3-922137-15-6) [Public domain], attraverso Wikimedia Commons
Aspettando il medico legale
1697, 20 maggio – «affogate nell’acqua essendo caduto il ponte»
Paolina, moglie di Angelo Zanin di anni 25, da San Pietro Montagnon
Caterina, moglie di Girolamo Bordin, di anni 30, da Galzignano
Domenica, figlia di Matteo Droco detto Giada, di 12 anni, da Battaglia
Annegati … più di 150
Aspettando il medico legale
1806, 21 agosto – «sorpresi sotto la rovina di un palco in occasione di caccia de’ tori»
Monaretti di anni 65
Brigo di anni 52
Colzera di anni 13
Aspettando il medico legale
1697, 29 maggio – Angelo Luna di anni 40 in circa «cogliendo la foglia del moraro distaccandosi un ramo di arbore moraro cadde a terra» – Maleficio 1
1711, 28 agosto – … di anni 60 in circa «salito sopra d’una nogara per raccogliere noci casualmente caduto dall’alto in terra, et credendosi di caduta apoplettica restò repentinamente morto» – Ufficio Sanità
Aspettando il medico legale
1675 – … di anni 50 «cascato giù d’un fienile»
1677 – … di anni 45 «cascata giù da una scala»
1721 – … di anni 35 in circa «doppo lungo male sofferto in un piede per esser caduto da un tetto di casa»
Aspettando il medico legale
1712 – … di anni 12 «doppo lunga infermità a causa di essersi franto un braccio sotto la mola del mulino»
1684, 4, giugno – … di anni 12 in circa «restò morto colpito da una saetta mentre sonava le campane»
1858 – … di anni 13 e mezzo, corriere, per una «caduta accidentale sotto il carretto»
Aspettando il medico legale
Gli animali
1674 … di 21 mesi «uccisa da un porcello»
1698 … di anni 11 «ammazzato da un bue»
1714 … di anni 50 in circa «doppo pochi giorni d’infermità per aver inghiottito una spina di pesce»
1711, 29 aprile Pagliarini di anni 46 in circa «percosso casualmente in una gamba da un calcio di mulo»
11926 – 1808 … di anni 55 «essendo stato morso da un cane rabbioso»
Omicidi
Di Giuseppe.lepore4 (Opera propria) [GFDL o CC-BY-SA-3.0], attraverso Wikimedia Commons
con modifiche
1787, 11 settembre – «archibugiata»
1787, 11 settembre – «archibugiata»
Omicidi
Il caso dei due “germani” uccisi con una coltellada nella panza
1737, 25 febbraio
Francesco Bisacco, detto Novo, di anni 25 «fu ucciso»
Domenico Bisacco, detto Brutoni, di anni 44 «fu ucciso»
Antonio Lotti, sarto, fu riconoscito colpevole di omicidio per debiti di gioco e condannato a 20 anni di galera in contumacia.
1803 – … di anni 16 «avendo posto in fuccina una canna da schioppo ritrovata raminga per Battagia»
Incidenti domestici: bambini
1678, 28 giugno – … di 5 e mesi 3 giorni 7 «scotata in una caldaia di brodo»
1706, 29 dicembre – … di mesi 10 «per accidente caduta nel fuoco»
1747, 28 maggio – … anni 1 «essendo stata per inavertenza dai suoi abbrustolita dal fuoco»
Infanticidio?
1817, 27 novembre – … di pochi giorni «da disagio per strada sofferto»
1820, 10 marzo – Giovanni di giorni due «freddo sofferto per strada»
I. R. Pretura Distrettuale
«Questo bambino diretto al Pio Luogo degli Esposti in Padova morì per istrada»
I. R. Pretura Distrettuale
Suicidi
1705, 4 settembre – Giuseppe Pallina «divenuto delirante hieri notte a hore cinque fuggito dalla propria habitazione per una fenestra giettatosi precipitosamente da alta muraglia restò annegato nel fiume pigozzo»
Maleficio
1717, 7 novembre – Francesco Gasparello «capitato qua annegato alli molini per frenesia di male per cui si gettò in canale come si crede e certificano i parenti»
Ufficio Sanità di Padova
1820, 2 agosto – Giovanni Maria Mafiolo di anni 50 «da due mesi oppresso da smania questa mattina alle ore otto scaricò contro di se un archibuggio per cui all’istante restò vittima del colpo» – I. R. Pretura Distrettuale
Suicidi?
1731, 4 gennaio – Angelo Picegello di anni 14 in circa «restò morto per sbarro accidentale di se medesimo» – Maleficio
1729, 2 aprile – Maria Sartori di anni 19 «venendo dalla casa alla chiesa parochiale della battaglia casualemente cadde nel fiume soffocata dall’acqua»
Maleficio
11729, 2 maggio – Giacomina Santarello di anni 22 in circa «trovata annegata nel fiume detto dell’arco di mezzo»
Maleficio
Suicidi?
1692, 17 ottobre – «trovato nel fiume appoggiato alla riva sotto la cura di Pernumia»
1692, 30 ottobre – Giavara «essendo stata annegata qui sotto la cura della Battaglia»
1723, 1 gennaio – Santa Formagina di anni 25 «occultamente gravida dopo il parto della creatura assalita da improviso e impetuoso accidente»
1) Il giudice del Maleficio si occupava dei crimini perpetrati nel territorio, e i suoi compiti andavano dalla formazione del processo alla sentenza.