Echi di storia nazionale negli atti amministrativi del Consiglio Comunale di Battaglia Terme. Capitolo III: Dopoguerra e fascismo (1919 – 1939).
Qui l’introduzione e i primi due capitoli.
ECHI
DI STORIA NAZIONALE
NEI CONSIGLI COMUNALI
DI BATTAGLIA TERME
III DOPOGUERRA E FASCISMO ( 1919 – 1939 )
Indice
Nota introduttiva
Documenti
1 giugno 1923, inaugurazione della conca di Battaglia alla presenza di Benito Mussolini.
Collezione T. Bignozzi.
III
DOPOGUERRA
E FASCISMO
( 1919 – 1939 )
5 Aprile 1919 Campane a festa per l’armistizio | 16 Maggio 1919 Battaglia e l’Adriatico | 27 Novembre 1923 Monumento alla Madre Italiana – L’eruzione dell’Etna – Il Duce ed il Re a Battaglia | 18 Maggio 1924 Cittadinanza onoraria a Mussolini | 26 Ottobre 1924 L’Ossario del Grappa | 16 Novembre 1924 Dipendenti comunali ex combattenti | 5 Aprile 1925 Battaglia Terme fascista – La Società Dante Alighieri | 7 Novembre 1925 Cinque fasci littori – Il gonfalone municipale – Battaglia comune di cura | 6 Luglio 1926 Una chiesa al Ponte della Priula – Una crociera aerea | 9 Aprile 1926 Una bandiera da esposizione | 20 Dicembre 1926 Balilla e Avanguardisti | 20 Aprile 1927 L’Ossario del Pasubio – La campana di Assisi – Il Marinaio italiano di Brindisi | 15 Settembre 1927 L’Italica | 16 Febbraio 1928 Monumento al Bersagliere | 6 Marzo 1931 Gli ufficiali del censimento | 21 Settembre 1931 Il settimo censimento generale | 22 Aprile 1933 Il maresciallo Diaz | 22 Febbraio 1936 Una lapide per le sanzioni | 8 Marzo 1936 Preparazione al censimento 1936 | 4 Luglio 1936 Un monumento ai Caduti | 9 Marzo 1937 I Caduti della Grande Guerra | 27 Agosto 1938 Il Duce a Padova | 23 Giugno 1939 La prima maschera antigas | 6 ottobre 1939 Altre maschere antigas | 30 Dicembre 1939 Un esperimento di protezione aerea
Nota introduttiva
Il lungo, ininterrotto, appassionato suono delle campane del campanile di San Giacomo saluta dunque la fine delle ostilità. Il segretario comunale Cesare Pizzo ci informa che in seguito dell’armistizio, le campane furono suonate in segno di giubilo della cittadinanza per ben due giorni e due notti di continuo. Si pagano volentieri 190 lire per l’acquisto di nuove funi destinate a sostituire quelle vecchie logorate. L’Italia è in festa. In Europa sono crollati quattro imperi. Ma i morti si contano a milioni e bisogna costruire la pace.
Si consuma, nel frattempo, con legge dello Stato del 23 Marzo 1919 il divorzio con S. Pietro Montagnon.
Tuttavia la buona volontà, le speranze o le illusioni non mancano. Nella seduta del 16 Maggio 1919 il Consiglio Comunale, augurandosi che questo Comune … assumerà una certa importanza nei riguardi delle comunicazioni fluviali del Veneto specialmente coll’Adriatico aderisce al Convegno Nazionale indetto dal Regio Istituto Italiano per l’Espansione Commerciale che si propone di restituire all’Adriatico quella vita di cui esso per la storia, per la tradizione e per gli interessi dell’Italia, ha diritto.
Non un cenno sui travagli che accompagnano la nascita del Fascismo. Dal 1923 e fino alle soglie del secondo conflitto mondiale, abbondano invece le manifestazioni di plauso al neonato regime, guidato da un uomo salutato dal Sindaco, cav. Primo Cattani, Gloria, Fortuna ed Orgoglio della rinnovellata potenza Italica. Neppure il Duce ed il Re si sottraggono però alla ferrea legge del bilancio comunale. Le loro fugaci visite a Battaglia, rispettivamente del primo e del 10 Giugno 1923, sono ricordate in una sintetica ratifica di deliberazione di Giunta solo perché occorre procedere alla liquidazione delle spese sostenute pro onoranze.
Ma è nella seduta del 18 Maggio 1924 che si celebra l’apoteosi di Mussolini, colui che ha segnato la rinascita Patriottica di Battaglia, già per troppo lungo tempo tenuta da forze oscure sotto il peso di una triste fama non meritata. E se questo Paese fu ed è considerato degno dell’attenzione dell’amatissimo Duce, rendiamo l’omaggio dell’affetto nostro a Lui … acclamandolo, nostro Cittadino Onorario! Il Duce del Fascismo viene insignito, con unanime appello nominale, della cittadinanza onoraria di Battaglia.
Il solerte segretario comunale, ragioniere Egidio Fraccon, annota, in conclusione di seduta, che, mentre il Sig. Presidente proclama l’esito della votazione, Consiglieri e pubblico con uno scatto spontaneo d’entusiasmo ineggiano al Duce, alla Patria ed al Fascismo e l’eco si spande per le vie provocando nel Paese una unanime frenetica dimostrazione di giubilo. Credo sia del tutto inutile chiederci come l’ineffabile Fraccon abbia potuto contemporaneamente essere presente nella Sala consiliare e in tutte le strade del paese.
Da allora il Consiglio Comunale aderisce alla Federazione Italiana dei Comuni Fascisti (5 Aprile 1925); delibera di applicare targhe col Fascio Littorio alle opere eseguite dall’Amministrazione per ricordare ai posteri il grandioso fatto storico della rivoluzione Fascista (7 Novembre 1925); ratifica una deliberazione di Giunta relativa all’acquisto di un apposito gonfalone municipale; invia una rappresentanza a Roma in occasione del Giubileo reale. Quindi lascia spazio al Podestà. Però, oltre la facciata di regime, i Consiglieri non sono sordi alle richieste d’aiuto dei Siciliani, colpiti dall’ennesima eruzione dell’Etna del 1923. Nel contempo inviano un contributo per la costruzione del Monumento-Ossario del Grappa, applicano ai dipendenti comunali ex combattenti i benefici previsti dai Regi Decreti ed iscrivono il Comune alla Società Dante Alighieri.
I primi atti del Podestà Corinaldi che vanno oltre i confini comunali sono del 6 Luglio 1926 e riguardano l’erogazione di un contributo a favore della erigenda Chiesa nei pressi del Ponte della Priula, dedicata alla memoria di tutti i soldati caduti per la difesa del Piave e di un secondo, a favore dell’Istituto Nazionale di Propaganda Areonautica per la Crociera aerea lungo le coste della Penisola, la prima di una lunga e prestigiosa serie. Ma, accortosi che la bandiera usata dal Comune è ormai ridotta in uno stato deplorevole e poco decoroso e che necessita quindi sostituirla, delibera di acquistarne una regolamentare e con tanto di doppio stemma.
Lo stesso Corinaldi, l’anno successivo, ritiene doveroso elargire lire 1000 alle locali Sezioni Balilla e Avanguardisti ed altrettante all’Istituzione Pro dote Scuola e limita a lire 100 i contributi richiesti dai rispettivi comitati per l’Ossario-Sacello del Pasubio, la Campana delle Laudi di Assisi e il monumento al Marinaio Italiano di Brindisi.
Il 21 Aprile 1931 si tiene il settimo censimento generale del Regno che registra, rispetto a quello di dieci anni prima, un rallentamento nel ritmo di crescita della popolazione italiana. Il Commissario Prefettizio Fossi, ritenuto che per la buona riuscita delle rilevazioni statistiche sia meglio il personale dell’Ufficio, sebbene i lavori normali dell’Ufficio stesso ne richiedono la maggiore attività, nomina d’autorità tre Ufficiali di Sezione tra i dipendenti comunali ed il Podestà Emilio Palma, nella seduta del 21 Settembre 1931, eroga gli ultimi compensi al personale impegnato.
Prosegue ininterrotta, nel frattempo, la serie di monumenti che il regime dissemina ovunque, come quello dedicato al Bersagliere in Roma o al maresciallo Diaz a Napoli. Il Commissario Francesco Mario stanzia lire 50 per il primo e il Podestà Emilio Palma lire 200 per il secondo.
L’11 Ottobre 1935, di fronte all’aggressione dell’Etiopia da parte dell’esercito italiano, l’Assemblea della Società delle Nazioni decide di ricorrere a sanzioni economiche contro l’Italia. La reazione del Gran Consiglio del Fascismo è immediata. Il 16 Novembre dispone che su tutti gli edifici comunali sia scolpita la data dell’entrata in vigore delle sanzioni per stigmatizzare l’ingiusta offesa patita dalla Nazione. Nella seduta del 22 Febbraio 1936 il Podestà Angelo Ferrazzi vista la circolare della R. Prefettura in data 18 febbraio 1936 – XIV n. 3029-10910, concernente il Collocamento di una lapide sulla casa Comunale a perenne ricordo dello assedio economico, obbedisce prontamente.
Lo stesso Ferrazzi, nella seconda metà degli anni Trenta, considerato che dal Consiglio della locale Associazione Combattenti e col consenso generale della popolazione, fu stabilito a suo tempo di devolvere alla costruzione di una Casa del Fascio i fondi raccolti per il Monumento ai Caduti e che conseguentemente la Casa stessa riveste il carattere di Monumento ai Cittadini Caduti nella Grande Guerra; vista la domanda presentata da questo Fascio di Combattimento, tendente ad ottenere una elargizione straordinaria del Comune che gli permetta di poter far fronte agli impegni assunti per la elevazione delle lapidi che portano scolpiti i nomi dei Caduti in Guerra di questo Comune, alla Casa del Fascio, vi provvede immediatamente stanziando la non piccola somma di lire 6000.
Dopo una fugace visita del Duce a Padova, che tuttavia comporta l’esborso di lire 2000 per il trasporto nel capoluogo degli iscritti alle varie associazioni fasciste, compaiono i primi, drammatici segnali dell’altra immane catastrofe che sconvolgerà l’Europa. Il Commissario prefettizio Donato Mastropasqua, nel Giugno e nell’Ottobre del 1939 delibera l’acquisto di alcune maschere antigas e, proprio a cavallo di un giorno fatale, dal 21 Agosto al 3 Settembre, organizza un esperimento di protezione aerea in ottemperanza a quanto disposto dalla Regia Prefettura.
Il dopoguerra che era iniziato con il suono festoso delle campane si spegne col sinistro ululato delle sirene.
Documenti
5 Aprile 1919
CAMPANE A FESTA PER L’ARMISTIZIO
Premesso che per la difesa del centro di Battaglia da eventuali incursioni aeree nemiche, l’Autorità Militare, d’accordo con quella civile, ha stabilito vari posti di guardia, e fra questi uno sulla torre campanaria del centro;
Accertato che l’occupazione di quest’ultimo posto di guardia, come del resto anche degli altri, ha portato l’inevitabile conseguenza di qualche danno da parte dei militari, e che nel caso in questione il caso si concretò per danno all’orologio della torre e per le funi delle campane;
Tenuto presente che a seguito dell’armistizio, le campane furono suonate in segno di giubilo della cittadinanza per ben due giorni e due notti di continuo;
Considerato che anche tale straordinario e ben gradito lavoro, per causa di necessità di surrogare totalmente le corde delle campane;
Avutane verbale istanza della Amministrazione della Chiesa, la quale, giova a dirlo, qui in Battaglia è povera assai;
Letto – approvato e sottoscritto
E. Menini
16 Maggio 1919
BATTAGLIA E L’ADRIATICO
Il sottoscritto Avv. E. Menini Consigliere aggiunto di Prefettura, R. Commissario del Comune di Battaglia, assistito dal Segretario Int. Cesare Pizzo tratta sui seguenti argomenti
OGGETTO N. 16
Vedute le circolari 18 Marzo e 10 Maggio anno corr. del Adriatico la vita di cui esso per la storia, per la tradizione e per gli interessi dell’Italia, esso ha diritto;
Visto come questo Comune pel fatto che assumerà una certa importanza nei riguardi delle comunicazioni fluviali del Veneto specialmente coll’Adriatico non deve essere l’ultimo a sentire tutta l’importanza di una azione rivolta agli scopi suddetti;
Ricordato come in base a tali concetti si sia affrettato a fornire la sua adesione al Convegno Adriatico nazionale indetto dall’Istituto summenzionato e visto quindi come oggi sia dovere di Battaglia di sottoscrivere anche la tassa di iscrizione fissata per detto convegno in L. 30
Letto – approvato e sottoscritto
E. Menini
27 Novembre 1923
MONUMENTO ALLA MADRE ITALIANA
L’ERUZIONE DELL’ETNA
IL DUCE ED IL RE A BATTAGLIA
1 giugno 1923, inaugurazione della conca di Battaglia. Benito Mussolini con le autorità.
Foto tratta da: Primo Cattani, Battaglia-Terme. Storia – Industrie e Problemi : dal 1100 al 1925 – III. anno dell’Era Fascista, Editrice La Galiverna, 2009, Ristampa anastatica, p. 59.
Sessione Autunnale Seduta Pubblica
Assiste l’infrascritto Segretario Fraccon Rag.Egidio.
Visto che il numero degli intervenuti è legale per adunanza di prima convocazione il Sig. Cattani Cav. Primo Sindaco assume la Presidenza,
Oggetto n. 95
Veduta la deliberazione d’urgenza della Giunta Municipale in data 22 Luglio 1923 n.148, relativa alla sottoscrizione pro monumento alla Madre Italiana, senza discussione, per alzata e seduta,
Letta la deliberazione d’urgenza della Giunta Municipale in data 9 Settembre 1923 n. 161 relativa “Oblazione pro danneggiati dalle eruzioni dell’Etna” il Consiglio Comunale, senza discussione, per alzata e seduta,
Oggetto n. 100
Veduta la deliberazione d’urgenza della Giunta Municipale in data 9 Settembre 1923 n. 159, relativa alla liquidazione spesa pro onoranze a S.E. il Presidente del Consiglio, in occasione della sua venuta a Battaglia il 1 Giugno 1923 e a S.M. il Re nel giorno 10 Giugno a.c. il Consiglio Comunale, senza discussione, ad unanimità di voti espressi per alzata e seduta
P. Cattani
18 Maggio 1924
CITTADINANZA ONORARIA A MUSSOLINI
Sessione straordinaria seduta pubblica di prima convocazione
Assiste l’infrascritto Segretario Fraccon Rag.Egidio.
Visto che il numero degli intervenuti è legale per adunanza di prima convocazione il Sig. Cattani Cav. Primo Sindaco assume la Presidenza,
Oggetto Unico n. 120
Giustificata l’assenza dei Signori: Co. Angelo Emo Capodilista, Mazzuccato Ottorino e Cini Paolo, il Sig. Presidente passa allo svolgimento dell’ordine del giorno:
Signori Consiglieri!
Vi ho oggi qui adunati per assolvere ad un doveroso desiderio Vostro e di tutta la Cittadinanza di Battaglia.
Sta per approssimarsi il 1° Giugno data che nella storia del nostro Paese ricorda il più grande ed il più glieto degli avvenimenti di alto significato Civile e Patriottico: La Venuta fra noi del Duce del Fascismo e Capo del Governo!
S. Ecc. il Presidente del Consiglio ci concesse l’alto onore della Sua Visita che significò il riconoscimento e l’ammirazione di tenace ed indefesso lavoro d’operai Italiani, che con incrollabile fede nell’avvenire del proprio Paese, sotto il Governo di Benito Mussolini, contribuirono con magnanima volontà all’opera di ricostruzione della nostra amata Italia!
Signori Consiglieri! Cittadini!
La venuta del nostro Duce ha segnato la rinascita Patriottica di Battaglia, già per troppo lungo tempo tenuta da forze oscure sotto il peso di una triste fama non meritata. E se questo Paese fu ed è considerato degno dell’attenzione dell’amatissimo Duce, rendiamo l’omaggio dell’affetto nostro a Lui: Gloria, Fortuna ed Orgoglio della rinnovellata potenza Italica, acclamandolo, in coincidenza della memoranda data, nostro Cittadino Onorario!
I Consiglieri ed il pubblico applaudono la proposta del Sig. Presidente. Viene messo in votazione il seguente ordine del giorno:
Domanda la parola il Sig.Co Odoardo Elia Corinaldi, il quale propone che data l’importanza e l’alto significato della deliberazione che si deve prendere, il Consiglio comunale, derogando dalla forma ordinaria di votazione, deliberi mediante appello nominale.
Messa ai voti la proposta resta approvata ad unanimità.
Il Segretario fa la chiamata e si ha il seguente risultato:
1. Corinaldi Co.Elia Odoardo | risponde | si | approva |
2. Grossi Francesco | “ | si | “ |
3. Muneratti Odoardo | “ | si | “ |
4. Milani Giovanni | “ | si | “ |
5. Kainich Rag.Giovanni | “ | si | “ |
6. Cattani Cav. Primo | “ | si | “ |
7. Visentin Pietro | “ | si | “ |
8. Benelle Antonio | “ | si | “ |
9. Giorgi Antonio | “ | si | “ |
10. Zodio Vittorio | “ | si | “ |
11. Cardinali Giulio | “ | si | “ |
Fatto – Letto – Approvato.
P. Cattani
26 Ottobre 1924
L’OSSARIO DEL GRAPPA
Il sacrario militare eretto sulla vetta del Monte Grappa, inaugurato il 22 settembre 1935.
Gabriele Dalla Porta from Cornuda, Italia / CC BY-SA, con modifiche.
Sessione autunnale
Assiste l’infrascritto Segretario Comunale Fraccon Rag. Egidio.
Visto che il numero degli intervenuti è legale per adunanza di prima convocazione il Sig.
Cattani Cav. Primo Sindaco assume la Presidenza,
Oggetto n. 161
il Consiglio Comunale, senza discussione, ad unanimità di voti per alzata e seduta:
P. Cattani
16 Novembre 1924
DIPENDENTI COMUNALI EX COMBATTENTI
Sessione autunnale
Assiste l’infrascritto Segretario Comunale Fraccon Rag. Egidio.
Visto che il numero degli intervenuti è legale per adunanza di prima convocazione il Sig.
Cattani Cav. Primo Sindaco assume la Presidenza,
Oggetto n. 166
Il Consiglio Comunale,
veduto il R.Decreto 24 Settembre 1923 n.2073 che estende, in quanto applicabili, agli impiegati degli Enti Locali le disposizioni del Capo IV del R.Decreto 30 Settembre 1922 n.1290, nonchè quelle dei Regi Decreti 18 Dicembre 1922 n.1637 e 17 Maggio 1923 n.1284:
veduta la circolare prefettizia 3 Settembre 1924 n. 14418-425 Div.II che invita le Amministrazioni Comunali all’osservanza delle disposizioni sopranumerate;
veduto che nel capitolato recentemente approvato vennero inclusi i benefici stabiliti dai suddetti Regi Decreti a favore dei dipendenti comunali ex combattenti;
veduta la relativa posizione riguardante i singoli dipendenti ex combattenti e veduti i documenti comprovanti le loro qualità ed i loro diritti;
veduto lo specchio delle indennità loro spettanti per il motivo di cui sopra, compilato dalla Giunta Comunale;
ad unanimità di voti, per alzata e seduta
Lordo | R.M. | M.P. | Netto | ||
Fraccon rag.Egidio | Segretario | 1379.24 | 137.92 | 96.54 | 1144.80 |
Arboit dott.Francesco | Medico | 1435.64 | 143.56 | 100.49 | 1191.59 |
D’Agostino dott.Umberto | Veterinario | 1514.77 | 151.47 | 106.03 | 1257.27 |
Vettore Oreste | Cantoniere | 216.00 | 21.60 | 194.40 | |
TOTALE | 4545.67 | 454.55 | 303.06 | 3788.06 |
P. Cattani
5 Aprile 1925
BATTAGLIA TERME FASCISTA
LA SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI
Il Museo-Casa di Dante Alighieri a Firenze. L’edificio originale è stato ricostruito nei primi anni del XX secolo.
I, Sailko / CC BY-SA, con modifiche.
Sessione straordinaria. Seduta pubblica di prima convocazione.
Assiste l’infrascritto Segretario Comunale Fraccon Rag. Egidio.
Visto che il numero degli intervenuti è legale per adunanza di prima convocazione il Sig. Cattani Cav. Primo Sindaco assume la Presidenza,
Oggetto n. 183
Deliberazione approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa in seduta 13 Marzo 1925 al n. 902 di Reg.
Oggetto n. 185
Veduta la deliberazione d’urgenza della Giunta Municipale in data 24 Febbraio 1925 n. 267 sull’oggetto “Inscrizione del Comune di Battaglia a Socio perpetuo della Società Nazionale Dante Alighieri”. Deliberazione approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa in seduta 13 Marzo 1925 al n. 903.
P. Cattani
7 Novembre 1925
CINQUE FASCI LITTORI
IL GONFALONE MUNICIPALE
BATTAGLIA COMUNE DI CURA
Stemma del comune di Battaglia pubblicato nel 1925.
Immagine tratta da: Primo Cattani, Battaglia-Terme. Storia – Industrie e Problemi : dal 1100 al 1925 – III. anno dell’Era Fascista, Editrice La Galiverna, 2009, Ristampa anastatica, retro di copertina.
Sessione autunnale. Seduta pubblica di prima convocazione
Assiste l’infrascritto Segretario Comunale Fraccon Rag. Egidio.
Visto che il numero degli intervenuti è legale per adunanza di prima convocazione il Sig. Cattani Cav. Primo Sindaco assume la Presidenza,
Oggetto n. 194
Il presidente propone che alle opere eseguite dall’Amministrazione Fascista dal 1923 al 1925 vengano apposte delle targhe col Fascio Littorio e la data di costruzione, per ricordare ai posteri il grandioso fatto storico della rivoluzione Fascista.
Avverte di avere interpellato a proposito vari fornitori e di aver ottenuto assicurazione che per la fusione di n. 5 trofei con Fascio Littorio, delle dimensioni di cm. 60 x 35 in bronzo occorre una spesa di L. 1700.
Apre la discussione e propone l’approvazione della sua proposta qualora il Consiglio la trovi conveniente, premesso che la relativa spesa dovrà essere preventivata nel bilancio 1926 non risultando disponibile sul bilancio in corso.
Il Consiglio unanime dopo breve discussione favorevole approva il seguente ordine del giorno. Per alzata e seduta il Consiglio Comunale di Battaglia Terme
Oggetto n. 198
Veduta la deliberazione d’urgenza 12 Luglio 1925 n. 282 della Giunta Municipale relativa all’approvazione e finanziamento della spesa per l’acquisto di un Gonfalone Municipale e spesa di rappresentanza a Roma in occasione del Giubileo Reale, di cui il R. Prefetto ha preso atto salva ratifica consigliare, in data 31 Luglio 1925.
Oggetto n. 202
Veduta la deliberazione d’urgenza della Giunta Municipale in data 27 Settembre 1925 n. 311, relativa all’inscrizione del Comune nella Federazione Nazionale fascista dei Comuni di cura, di cui il R. Prefetto ha preso atto, salva ratifica del Consiglio per l’approvazione Tutoria, al n. 13598-325 Div. II
P. Cattani