29 Maggio 1872
RELAZIONE FINALE E COMPENSI PER IL CENSIMENTO
Sessione di Primavera | 3° Seduta | 2° Convocazione |
2. Giro Gio.Battista
3. Meggiorato Bortolo
4. Bianchini Pietro
5. Neri Gio.Batta
6. Maggion Gio.Batta
7. Mengotto Giacinto
8. Caonero Giuseppe
Dopo che dal Segretario venne dato lettura dell’elaborato in generale, e del Processo verbale 14 Marzo 1972 della Commissione speciale pel Censimento della popolazione, il Presidente legge una estesa Iniziativa formulata in questo argomento, dove sono tratteggiate le laboriose occupazioni straordinarie adempiute dal Segretario Comunale Sig. Giuseppe Piva, quale iniziativa si dichiara siccome parte integrante nel presente verbale. E poichè sono pienamente condivisi dagli astanti quei motivi preponderanti che stanno pel dovere del Comune di manifestare la propria riconoscenza, dovendosi pur avere riguardo alla economia del Comune, discorso pella misura del compenso, viene accettato il seguente
Messo a partito venne approvato per suffragi segreti con voti 8 favorevoli e nessuno contrario. Ad invito del Presidente rientra nella Sala il Segretario Comunale a cui cede il suo posto il Consigliere Giro.
Esaurito l’ordine generale per la Sessione di Primavera 1872, il Presidente la dichiara chiusa in via definitiva, e dopo lettura ed approvazione del presente scioglie l’Adunanza.
A.Selmi
30 Aprile 1873
IL PADRE DELLA PROSA ITALIANA
UN GENIO SUBLIME
L’ASTA DEL CASERMAGGIO AUSTRIACO
Nella Sala delle Adunanze
L’appello nominale constata Presenti:
2. Alberghini Domenico
3. Candeo Silvio
4. Mario Nobile Antonio
5. Bianchini Pietro
6. Perugini Achille
7. Neri Giovanni Battista
8. Maggion Giovanni Battista
9. Sette Alessandro
10. Caonero Giuseppe
11. Mengotto Giacinto
12. Meggiorato Bortolo
2. Maldura Conte Bertucci
3. Giro Giovanni Battista
NB. Quest’ultimo giustifica la sua assenza
Ritratto di Giovanni Boccaccio. Incisione del 1822. Il Consiglio Comunale di Battaglia concorse alle spese per la festa del V centenario dei parentali di Boccaccio con la somma di L. 10.
Pubblico dominio, attraverso Wikimedia Commons.
Il Consiglio quindi dà autorizzazione alla Giunta di disporre delle dette Lire 10 sul fondo a calcolo per inviarle franche da spese alla Commissione chiedente.
Mozione approvata per alzata generale.
Lunga, paziente, e faticosa anche si fu l’operazione dell’Asta ad alternati periodi, ma almeno fu coronata da un esito felice giacchè si ottennero risultati invero assai soddisfacenti.
La spesa di detti mobili riassunta nelle varie annate in cui occorsero ammontava alla cifra rilevante di f.ni 5825,09 ridottasi a fiorini 2519,59 pel concorso dovuto e soddisfatto sia dal Militare, sia dal fornitore casermale a cui venivano affidati in custodia detti effetti.
Ora quest’ultima somma non era certo possibile ricavarla dalla vendita dopo un così lungo periodo di uso smodato quale si è quello della truppa Austriaca. Tutto fu raccolto e gelosamente custodito in modo da poterne invogliare il pubblico a divenirne all’acquisto e condurre il Comune ad incassare la somma di Lire 3.120,10 pari a fiorini 1248,04 il che vale alla metà della somma che lo stesso antecipava.
Questo ricavato veniva tosto di mano in mano versato in Cassa Comunale e servì a rendere meno pesante la sovraimposta negli anni 1867 – 68 – 70 – 72. Alle varie giornate in cui si tenevano Aste presiedette sempre la Giunta come dai PP. VV. che stanno deposti sul Banco. E giova anche avvertire che tutto il quantitativo di stuffe e fondi da letto, ridotto inservibile, si dovette cederlo ricavandone appena la trentesima parte di quanto costava.
Rimasero invendute per volontà della Giunta 3 Stuffe di Ghisa e 2 Cassoni grandi per la custodia della Biancheria; le prime occorrono per le scuole i secondi per custodia di effetti che servono al Comune.
Questo viene pienamente approvato dal Consiglio con che i pochi effetti come sopra invenduti siano compresi nell’inventario dei Beni Comunali mobili per i quali rispondono nel loro succedersi le varie Amministrazioni.
Conclusione approvata a grandissima maggioranza per alzata e seduta.
A.Selmi
12 Settembre 1873
IL SOMMO PETRARCA
Ritratto di Francesco Petrarca. Incisione di Raffaello Morghen del 1822.
Pubblico dominio, attraverso Wikimedia Commons.
Nella Sala delle Adunanze
L’appello nominale constata Presenti:
2. Mengotto Giacinto
3. Neri G. Battista
4. Caonero Giuseppe
5. Sette Alessandro
6. Maggion G.Battista
7. Bianchini Pietro
8. Alberghini Domenico
9. Candeo Silvio
10. Giro Gio.Battista
2. Meggiorato Bortolo
3. Perugini Achille
4. Maldura Conte Andrea
5. Mario Nob. Antonio
Il Segretario legge l’appello circolare per tutta Italia fatto dal Municipio di Arquà Petrarca in data 15 Luglio 1873.
Alberghini trova che in quella circostanza potrebbe anche il Comune fare qualche cosa in sua specialità per richiamare popolazione con utilità del paese. Si propone da […] il concorso con 10 ( dieci) azioni.
La maggioranza però, attesa l’ora tarda, ammette di occuparsi in altra seduta locchè viene approvata.
A.Selmi
29 Ottobre 1873
QUINTO CENTENARIO DI F. PETRARCA
La casa del Petrarca ad Arquà in una incisione del 1824. Nella seduta del 29 ottobre 1873 il Consiglio Comunale di Battaglia decise di concorrere alla festa per il 5° centenario del Petrarca con la somma di L. 160.
Pubblico dominio, attraverso Wikimedia Commons.
Oggi adunque Mercordì 29 Ottobre ore 10 antimeridiane sono presenti:
2. Giro Gio.Battista
3. Meggiorato Bortolo
4. Mario Nob. Antonio
5. Perugini Achille
6. Neri G. Battista
7. Maggion G.Battista
8. Caonero Giuseppe
9. Bianchini Pietro
10. Candeo Silvio
11. Mengotto Giacinto
Scapin Pietro
Maldura Co. Bertucci
Sette Alessandro
Si dà lettura all’appello fatto a tutta Italia dal Municipio di Arquà con lettera 15 Luglio 1873 n. […] e dopo considerato agli eccellenti rapporrti di buon vicinato mantenuti sempre con quel paese custode di tanto tesoro di Genio siccome è il Petrarca, si concreta dagli adunati di concorrere con 8 Azioni cioè in complesso L. 160, da pagarsi nel 1874 se la festa ha luogo. Ed una tale proposta messa a partito viene approvata per alzata unanime.
Indi venne letto ed approvato il presente, e chiusa e sciolta l’adunanza odierna
A.Selmi
4 Febbraio 1874
LA NUOVA LETTERATURA NAZIONALE
Questo giorno di Mercordì 4 Febbraio 1874 ore 10 ant.
Procedutosi all’appello nominale sono presenti
2. Giro Giovanni Battista
3. Meggiorato Bortolo
4. Candeo Silvio
5. Perugini Achille
6. Bianchini Pietro
7. Caonero Giuseppe
8. Neri G. Battista
9. Maggion Gio.Batta
10. Sette Alessandro
11. Mengotto Giacinto
2. Maldura Co. Bertucci, con giustificazione
3. Mario Nob. Antonio, con giustificazione
4. Scapin Pietro, defonto
Si chiede il concorso di questo Comune ed a tale oggetto è intesa la circolare 19 Dicembre 1873 del Comitato medesimo della quale si è data lettura.
Messa ai voti la domanda è respinta per intero per unanimi voti.
A.Selmi
3 Luglio 1874
UNA FESTA PER FRANCESCO PETRARCA
UN MONUMENTO PER GIUSEPPE GIUSTI
Il monumento a Giuseppe Giusti eretto a Monsummano, nell’omonima piazza. Dietro il monumento, il Santuario di Santa Maria della Fonte Nuova. Il Consiglio Comunale di Battaglia decise di partecipare alla costruzione del monumento con la somma di L. 5.
Daniel Rossetti [CC BY-SA 4.0], attraverso Wikimedia Commons con modifiche.
Sessione straordinaria del Consiglio Comunale
Autorizzata dal R. Commissario Distrettuale con Decreto 24 Giugno 1874 n.694
Oggi Venerdì 3 Luglio 1874 ore 10 ant.
Presenti | Assenti |
1. Selmi Alessandro | Meggiorato Bortolo | |
2. Perugini Achille | Mario Nob. Antonio | |
3. Sette Alessandro | Giro Gio. Batta | |
4. Neri Gio. Batta | Candeo Silvio | |
5. Caonero Giuseppe | Maldura Conte Bertucci | |
6. Bianchini Pietro | Maggion Gio. Batta | |
7. Mengotto Giacinto | Scapin Pietro ( defunto ) | |
8. Alberghini Domenico |
Lo stesso Presidente dice che non saprebbe aggiungere parola alle splendide argomentazioni così stringenti della suddetta lettera per raccomandare come raccomanda il concorso ulteriore di questo Comune così finitimo ad Arquà e in tali rapporti da dover quasi dividere le sorti di questa straordinaria festa.
Apre la discussione in seguito alla quale si mette in chiaro dai Signori Consiglieri raccolti che il Comune di Battaglia, così limitato di censo, fece già molto segnando come fece otto azioni già pagate; che se tutti i Comuni d’Italia avessero fatto adesione di una sola azione avrebbesi tolto l’odierno imbarazzo del Comitto esecutivo; che è rincrescevole assai come fra gli oblatori Padova non vi figuri, ma più ancora che la Provincia del fondo disposto per questa ricorrenza abbia tanto lesinato ai danni di Arquà da dover pesarle non poca responsabilità qualora per manco di mezzi dovessero le feste risultare meno degne di sì gran festa com’è quella appunto dell’immortale Canzoniere.
Il Sindaco ciò non pertanto insiste perchè almeno fossero concesse altre 3 azioni ma cotesta proposta non attecchisce, mentre per concorrere alla custodia di sì grande Illustrazione Battaglia piccolo Comune meschinissimo di risorse ha il vanto di avervi concorso splendidamente e come corpo morale e per mezzo di privati suoi possidenti.
Messa ai voti la proposta del Sindaco per 3 azioni è respinta con un solo voto favorevole e sette contrari.
Messa ai voti ed approvata alla unanimità.
Con tale argomento essendo esaurito l’ordine del giorno di questa straordinaria sessione il Presidente la dichiara chiusa e previa lettura ed unanime approvazione del presente si scioglie l’Adunanza firmandosi.
A.Selmi
26 Aprile 1876
LE FESTE PETRARCHESCHE
La casa di Petrarca ad Arquà in una incisione di Samuel Prout del 1831.
Pubblico dominio, attraverso Wikimedia Commons.
Nella Sala delle Adunanze
L’appello nominale reca presenti
2. Giro G. Batta
3. Candeo Silvio
4. Alberghini Domenico
5. Perugini Achille
6. Bianchini Pietro
7. Sette Alessandro
8. Mario Nob. Antonio
9. Maldura Co. Andrea
10. Neri G. Batta
11. Maggion G. Batta
12. Mengotto Giacinto
13. Dalla Vecchia Pio
14. Mincio Bernardo
Lo stesso Presidente innoltre legge calde parole in favore della domanda e quantunque sia fluttuante pensando al dissesto odierno delle finanze Comunali il cui Bilancio non offre quest’anno alcun margine, causa la subita grave spesa della difterite così fulminatasi e forse non ancora scongiurata, chiude il suo dire appoggiando in massima la richiesta, e nella più dannata ipotesi scemando di qualche centinaio di lire la quota domandata.
Quindi apre la discussione e, dopo alcuni momenti di silenzio generale Maldura chiede se il Presidente trovasse di precisare la quota che il Comune, secondo espose, dovrebbe corrispondere. Bianchini domanda se il Comune di Arquà sia così squilibrato da non poter assumere anche la quota della deficenza narrata dalla Commissione, e sulla conoscenza datagli dell’impossibilità odierna, soggiunge ch’ei potrebbe ricorrere ad un prestito come nel caso […] anche Battaglia sarebbe costretta. Dalla Vecchia domanda quale somma abbia offerto e pagato il Comune nel primo appello, e sulla risposta che questo consistette in Lire 160. Perugini sostiene in massima la convenienza di un ulteriore concorso per grati rapporti di vicinanza e sodalizio col Comune di Arquà, e se vogliamo anche per interesse giacchè ammette che una parte delle spese di quella occasione centenaria furono guadagnate dai nostri Artisti ed Esercenti e durante i lavori e nel dì della festa. Candeo deplora che le esigue finanze Comunali impediscano oggidì un nuovo concorso, benchè riconosca che Battaglia Comune può insuperbirsi della prima offerta al confronto di quanto fecero cospicue Città Italiane principali. Sette chiesta e ottenuta spiegazione dello stato della pratica relativa al sussidio sperabile dal fondo Provinciale a lenimento della spesa per la difterite, dice che si potrebbe predisporre su quella cifra una qualche sovvenzione poichè egli stesso conviene in massima di aderire alla domanda ed oggi ne riconosce la impossibilità.
L’idea del signor Sette arresta ogni ulteriore discussione e fermandosi sulla medesima i Consiglieri, a voce del sig. Dalla Vecchia devengono a concretare il Seguente
Messo ai voti è approvato all’unanimità.
A.Selmi
3 Gennaio 1877
NUOVO CONTRIBUTO PER LA COMMEMORAZIONE DI PETRARCA
Questo giorno di Mercordì 3 Gennaio 1877 ore 10 ant. nella Sala delle Adunanze L’appello nominale constata
Presenti | Assenti con giustificazione |
1. Selmi Alessandro | 1. Bianchini Pietro | |
2. Giro Gio. Battista | 2. Perugini Achille | |
3. Mario Nob. Antonio | ||
4. Candeo Silvio | ||
5. Sette Alessandro | ||
6. Maggion Gio. Battista | ||
7. Neri Gio. Battista | ||
8. Alberghini Domenico | ||
9. Dalla Vecchia Pio | ||
10. Salmaso Lorenzo | ||
11. Mincio Bernardo | ||
12. Mengotto Giacinto | ||
13. Pamio Giuseppe |
Soggiunge il Presidente che sulla domanda avanzata con prova di una spesa di L. 3.705,38, la Provincia ad organo del Suo Consiglio in seduta del 30 Novembre 1876 concesse un sussidio di L. 1.200.
Quindi apre la discussione e dopo di aversi assicurato dell’adesione in massima ad un ulteriore concorso nella spesa per le feste Petrarchesche, rileva l’ostenazione di taluno tra i presenti il quale non trova giusto il criterio di suddividere per quinto la deficenza, mentre Battaglia nella sua condizione economica è quasi dicasi un granello di sabbia in confronto di Este e Monselice.
La maggioranza del Consiglio pone […] ad una ulteriore sovvenzione di Lire 250. Il sig. Sette invece concreta una proposta di Lire 400. Il Presidente dice che mette ai voti per appello nominale tali proposte.
Sulla proposta per Lire 250 risposero affermativamente Mario – Giro – Candeo – Alberghini – Mengotto – Mincio – Maggion – Neri. Risposero negativamente Dalla Vecchia – Selmi – Pamio – Sette – Salmaso.
Sulla proposta per Lire 400 risposero sì Dalla Vecchia – Selmi – Pamio- Sette – Salmaso; risposero nò Mario – Giro – Candeo – Alberghini – Mengotto – Mincio – Maggion – Neri.
E’ adunque approvata un ulteriore sovvenzione di L. 250.
A.Selmi
6 Febbraio 1878
LA MORTE DI VITTORIO EMANUELE II
Gli ultimi momenti di Vittorio Emanuele II. Litografia di Ettore Ximenes, 1878.
Ettore Ximenes [Public domain], attraverso Wikimedia Commons.
Nella Sala delle Adunanze
Presenti | Assenti |
1. Mincio Bernardo | 1. Sette Alessandro |
2. Mario Nob. Antonio | 2. Maggion G. Batta |
3. Dalla Vecchia Pio | 3. Perugini Achille |
4. Alberghini Domenico | 4. Selmi Alessandro |
5. Giro Gio. Battista | 5. Selvatico Estense M.e Benedetto |
6. Neri Gio. Battista | 6. Candeo Silvio |
7. Mengotto Giacinto | 7. Maldura Co. Bertucci |
8. Salmaso Lorenzo | 8. Allegri Luigi |
9. Bianchini Pietro | 9. Comin Giuseppe |
10. Pamio Giuseppe | 10. Cavazzana Luigi |
Apertasi la discussione sui provvedimenti successivi, prevale l’idea di concorrere eziandio pel Monumento Nazionale in Roma, mentre si accetta pure il pensiero del Consigliere Alberghini per una lapide commemorativa da collocarsi nella Sala del Consiglio Comunale.
In conseguenza di ciò viene dal Presidente formulato e diviso il seguente Ordine del Giorno
Il Consiglio Comunale di Battaglia, con deferente riconoscenza alla propria Giunta per quanto ha dessa già operato a mesto tributo di cordoglio pel l’amatissimo Re defonto Vittorio Emanuele II, e ad ossequio del degno successore di Lui figlio Umberto:
1. Approva la Relazione 29 Gennaio 1878 e la spesa delle Lire 662,30 diffalcata delle Lire 362,30 offerte con commovente generosità da privati cittadini sicchè la passività del Comune si riduce a L. 300 da prelevarsi dal fondo a calcolo.
2. Delibera in massima il concorso per un Monumento esclusivamente in Roma riservandosi di stabilire la cifra sull’esempio di quanto faranno altri Comuni onde mantenere a questo il suo denaro con una somma che sia relativa alla speciale circostanza.
3. Approva finalmente una Lapide in marmo commemorativa le gesta del Grande defonto che redense l’Italia, lapide da collocare nella Sala del Consiglio Comunale.
B. Mincio
12 Ottobre 1878
IL MONUMENTO ROMANO A VITTORIO EMANUELE
Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II. Roma, piazza Venezia. il Consiglio Comunale di Battaglia partecipò alla costruzione del grandioso monumento con la somma di L. 200.
Alvesgaspar [CC BY-SA 4.0], attraverso Wikimedia Commons con modifiche.
Nella Sala delle Adunanze
L’appello nominale a cui procedette il Presidente constata.
Presenti. | 1. Selmi Sindaco – 2. Giro G.B. – 3. Alberghini Domenico – 4. Perugini Achille – 5. Candeo Silvio – 6. Selvatico Estense Benedetto – 7. Cavazzana Luigi – 8. Maggion G.B. – 9. Comin Giuseppe – 10. Dalla Vecchia Pio – 11. Bianchini Pietro – 12. Sette Alessandro – 13. Mincio Bernardo – 14. Mengotto Giacinto. |
Assenti. | 1. Mario Nob. Antonio – 2. Maldura Co. Bertucci – 3. Pamio Giuseppe – 4. Salmaso Lorenzo – 5. Allegri Luigi – 6. Neri G.B. |
Dopo qualche scambio di parola è accettata la proposta di Lire 200 da introdursi nel Bilancio 1880 formulata dal Consigliere Marchese Selvatico.
Messa ai voti è approvata all’unanimità.
A.Selmi
21 Giugno 1882
IN MEMORIA DI GIUSEPPE GARIBALDI
Il Monumento nazionale a Giuseppe Garibaldi. Roma, piazzale del Gianicolo. La foto è di fine ‘800. Il Consiglio Comunale di Battaglia partecipò alla sua realizzazione con la somma di L. 150.
Photochrom Print Collection [Public domain], attraverso Wikimedia Commons.
Questo giorno di Mercoledì 21 Giugno 1882 ore 9 a. m. nella sala delle pubbliche adunanze.
1. Pio Dalla Vecchia Sindaco; 2. Mario Nob. Antonio; 3. Mincio Bernardo; 4. Mengotto Giacinto; 5. Sette Cav. Alessandro; 6. Neri Gio. Batta; 7. Maggion Gio. Batta; 8. Allegri Luigi; 9. Freschi c.te Pietro; 10. Alberghini Cav. Domenico; 11. Selmi Cav. Alessandro; 12. Giro Francesco; 13. Cavazzana Luigi.
Morto Giro Gio. Battista.
Il Sindaco giustifica l’assenza dei Signori Candeo e Pamio, dichiara aperta la seduta e prega i Consiglieri Alberghini e Giro a voler prendere l’ufficio di scrutatori.
1° di concorrere con lire 150 al Monumento Nazionale che verrà innalzato nel sito designato dal Parlamento;
2° d’intervenire alla Commemorazione del trigesimo col proprio gonfalone abbrunato accordandosi colla locale Società Operaia;
3° di erogare in quel giorno lire 100 ( cento ) a titolo di beneficenza, consegnandole alla locale Congregazione di Carità.
L’intera adunanza si mostra lietissima delle proposte fatte dalla Giunta per onorare la memoria della migliore figura guerresca del nostro secolo che troppo presto è scomparsa dalla scena del mondo, e della cui dipartita ne furono addolorate tutte le genti civili; e a unanimità approva integralmente la relazione in data 12 corr.
In seguito a mozione fatta dal Consigliere Sig Luigi Cavazzana il Consiglio approva pure ad unanimità la seguente quarta proposta: di concorrere in massima, salvo di stabilirne la cifra qualora per sottoscrizione pubblica si voglia consacrare una memoria pubblica all’Illustre Garibaldi.
Il Consiglio delibera di sostenere le suddette spese disponendo del fondo a calcolo.
Esauriti gli argomenti proposti per questa straordinaria sessione, il Presidente la dichiara chiusa, accetta l’autorizzazione di leggere ed approvare il presente verbale da parte della Giunta Municipale, e scioglie l’adunanza.
P. Dalla Vecchia
15 Ottobre 1884
L’ANIMA DEL NAZIONALE RISCATTO
Padova, il monumento a Camillo Benso conte di Cavour, eretto nell’omonima piazza. Il Consiglio Comunale decise di concorrere alla sua realizzazione con la somma di L. 100.
Mister No [CC BY 3.0], attraverso Wikimedia Commons con modifiche.
Nella Sala delle Adunanze
Fatto l’appello nominale si constatano Presenti
Mengotto Giacinto Assessore
Candeo Silvio Assessore
Mario Nob. Antonio Assessore
Mincio Bernardo Assessore
Neri G. Batta Assessore
Cavazzana Luigi
Bianchini Pietro
Allegri Luigi
Maletti Giovanni
Barbaro Avv. Emiliano
Cicogna Catterino
Alberghini Cav. Domenico
Freschi Co. Pietro.
Ad iniziativa di alcuni cittadini di Padova è sorto il pensiero di erigere in quella città un monumento a Camillo Cavour, e si fa appello per un concorso anche alla rappresentanza di questo comune.
Per quanto aride siano le nostre condizioni economiche, e qualunque passività di questo genere entri nel novero delle spese facoltative perciocchè il Comune eccede col suo Bilancio il limite legale, la Giunta non si sentì certamente in grado di rifiutare un concorso per la memoria di quel glorioso compagno ed anima del Nazionale riscatto, ma sente invece il dovere di proporre, siccome propone all’adunanza un offerta, lasciando alla stessa la fissazione del limite.
Ed il Consiglio dopo brevissima discussione sui mezzi con cui far fronte alla spesa delibera ad unanimità di voti, resi per alzata e seduta di concorrere con lire 100 da stanziarsi nel Bilancio dell’anno 1886.
P. Dalla Vecchia