Lo stabilimento INFPS (poi INPS) di Battaglia Terme

Nel 1927 la Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali acquistò i beni delle Terme di Battaglia. Demoliti i due edifici termali, iniziò  la costruzione di un nuovo complesso, che venne inaugurato nel 1936.

Dopo la Grande Guerra

[…] Conclusa la lunga Grande Guerra 1915-18, si dovettero valutare le condizioni operative delle realtà economiche esistenti a Battaglia Terme: le Officine di Battaglia, il settore termale, lo stabilimento di macinazione, le cave e i trasporti fluviali, anche se gli addetti all’agricoltura continuavano a rimanere in numero consistente.
[…] Tutti i possedimenti di proprietà di cittadini austro-ungarici erano stati confiscati ed assegnati in gestione all’Opera Nazionale Combattenti; fra questi, anche la Tenuta del Catajo, già di proprietà degli Asburgo, e la Centrale Elettrica in Via Chiodare, già di proprietà del Conte Wimpfen. Il Comune cercò di inserirsi nella questione della gestione e della proprietà di questi beni. Adottò una delibera allo scopo.

Centrale elettrica. La costruzione si trova in via Chiodare.

La centrale elettrica di trasformazione. La costruzione si trova in via Chiodare.

Foto: P. Cattani, Battaglia – Terme. Storia – Industrie e Problemi, Padova, L. Penada, 1925, p. 91.

1923 DELIBERA G.M. CIRCA TENUTA CATAIO
PROVINCIA DI PADOVAMUNICIPIO DI PADOVA

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA MUNICIPALE

Adunanza del giorno 5 dicembre 1923 Oggetto n.1 Verbale n.170 “CIRCA TENUTA CATAJO”

Nel giorno cinque del mese di dicembre 1923 venne per cura del Sig. Cattani Cav.Primo-Sindaco-convocata la Giunta Municipale, coll’intervento del Segretario Comunale.
Sono presenti i signori: Cattani Cav.Primo-Sindaco- Grossi Francesco, Kainich Rag.Martino – Assessori effettivi – Milani Giovanni assessore supplente.
Riconosciuta la legalità dell’adunanza si passa all’ordine del giorno; veduta la deliberazione 2 settembre u.s. n.158 che modifica le proprie deliberazioni 11 marzo e 22 luglio a.c. che stabilivano:
– La prima di chiedere in donazione al R.Governo la tenuta Catajo e, qualora non fosse stato possibile ottenere la donazione, chiederne la cessione al Comune in affittanza ed all’evenienza chiederne la cessione definitiva mediante contratto di compravendita;

Castello del Catajo, veduta d'insieme.

Veduta generale del castello del Catajo.

Foto: P. Cattani, Battaglia – Terme. Storia – Industrie e Problemi, Padova, L. Penada, 1925, p. 32.

– La seconda che autorizzava il Sindaco ad iniziare immediatamente le trattative col Governo per l’acquisto dei suddetti beni. “””””omissis””””” (si fa cenno ai precedenti tentativi, andati a vuoto, di acquisire la Tenuta Catajo da parte dei Conti Emo) Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA MUNICIPALE

All’unanimità,in via d’urgenza, salva ratifica da parte del Consiglio Comunale,

DELIBERA

1° […]
2° Condizioni economiche. Le condizioni economiche non sono migliori delle sue condizioni finanziarie. Battaglia, per chi vi arriva la prima volta, dà l’idea della terra promessa; il ritmo incessante delle sue numerose industrie fa pensare di trovarsi in un florido centro industriale e commerciale, ma purtroppo l’apparenza non corrisponde alla realtà dei fatti.
Questo stato di cose va imputato principalmente alla mancanza di mezzi da parte del Comune per aiutare lo sviluppo delle industrie esistenti sul suo suolo, le quali languiscono in uno stato stazionario, dannoso principalmente, più che alla economia privata, alla economia del paese ed alla economia nazionale.
Si cita ad esempio l’industria delle Terme. Le Terme di Battaglia, prime fra gli Stabilimenti del genere d’Italia, essendo situate in prossimità di una zona malarica, non ancora bonificata, sono oggetto di una incessante propaganda contraria fatta da interessati conduttori delle vicine terme di Abano, di Montegrotto e di S. Pietro Montagnon e, mentre per il passato i lussuosi Stabilimenti di Battaglia acconsentivano di ospitare una categoria di persone molto agiate, elementi di nazionalità estere che portavano un beneficio a tutto il paese, oggi nonostante che detti Stabilimenti siano stati dotati dei migliori conforti moderni, hanno perduto la loro clientela e saranno costretti a chiudere se non verrà provveduto d’urgenza alla bonificazione della zona paludosa ed alla costruzione di un acquedotto.
[…]

Battaglia … luglio 1924IL SINDACO

La relazione soprariportata evidenziò quindi i seguenti settori della vita sociale ed economica del paese sui quali occorreva intervenire, anche con una certa urgenza: reperimento nuove aree per insediamenti produttivi ed abitativi, risanamento delle zone paludose e costruzione di un acquedotto comunale per agevolare il settore termale e turistico, potenziamento delle officine esistenti ed azioni per agevolare il sorgere di nuove industrie, cave, mulini e riorganizzazione dei trasporti fluviali, miglioramento della viabilità.

Declino e ripresa del turismo e del termalismo

Come già più volte sottolineato in vari documenti del Comune, presupposti per la ripresa del turismo e del termalismo erano: il prosciugamento delle paludi e la costruzione di un acquedotto per l’approvvigionamento di acqua potabile. Dal 1921 al 1929 l’Opera Nazionale Combattenti, che aveva in consegna la Tenuta Catajo, con l’appoggio del Genio Civile e del Magistrato alle acque, realizzò il risanamento dell’intera area detta del “Ferro di cavallo“, incanalando in fossati le acque e passandole con idrovore nei canali maggiori. I terreni così recuperati poterono dar lavoro ad un numero cospicuo di contadini (mezzadri o fittavoli), tanto che nel 1930, quando la Tenuta Catajo fu ceduta alla famiglia Dalla Francesca, il numero degli abitanti di quella zona si aggirava sulle 500 unità. L’aria si fece più salubre e i terreni furono ben presto messi a coltivazione; da ricordare la particolare coltivazione del tabacco e la messa a dimora di una gran quantità di gelsi che servirono per decenni all’allevamento del baco da seta.

Iter del decreto per l’aggiunta di “Terme” a Battaglia

Il 27-12-1924 il Sindaco di Battaglia inoltra domanda al Ministero degli Interni per ottenere l’autorizzazione a cambiare il nome del Comune: da Battaglia a Battaglia Terme. Questa domanda viene fatta a seguito della delibera adottata dal Consiglio Comunale il 21 agosto 1924.
In data 29 novembre 1924 la Regia Commissione per l’Amministrazione straordinaria della Provincia di Padova, assunti i poteri del Consiglio Provinciale, aveva espresso parere favorevole sulla delibera del Consiglio Comunale di Battaglia del 21-8-24. Il 27 febbraio 1925 il Ministero delle Comunicazioni, Direzione Generale dei servizi postali, rilascia il suo nulla-osta.
In data 8 marzo 1925 viene firmato dal Re Vittorio Emanuele III° il decreto n.379, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.86 del 13-4-1925, che concede l’autorizzazione al Comune di chiamarsi “BATTAGLIA TERME”.

L’ I.N.F.P.S. e le terme a Battaglia

Prosciugati i terreni circostanti il centro abitato, eliminate le noiose e pericolose zanzare, rifornito il paese di acqua potabile con il nuovo acquedotto comunale, giunse il momento di rivolgere l’attenzione al problema del termalismo.
In paese da più di un secolo era attivo il Grand Hotel delle Terme il quale era passato di mano più volte.

Il centro abitato di Battaglia nel 1921.

Il centro abitato di Battaglia nel 1921. Fra via delle Terme e la strada che porta a Galzignano, l’area del Grand Hotel delle Terme (in colore).

Battaglia, chiesa di S. Giacomo e albergo Italia.

Battaglia, chiesa di S. Giacomo e Albergo Italia. In paese c’erano altre strutture ricettive, oltre a quelle termali. Lungo la via principale, al di là del canale rispetto al Grand Hotel delle Terme, si trovava l’Albergo Italia. La scritta indica la costruzione come fermata del club ciclistico.

Foto: P. Cattani, Battaglia – Terme. Storia – Industrie e Problemi, Padova, L. Penada, 1925, p. 23.

All’inizio degli anni ’20 risultava di proprietà dei Conti Emo Capodilista, assieme a quello più piccolo di S. Elena. Il Comune aveva tentato di arrivare ad un accordo con i Conti Angelo e Gabriele Emo per rilanciare questi Stabilimenti Termali che erano stati lasciati, specialmente durante la prima guerra mondiale, in uno stato di quasi completo abbandono; aveva anche appoggiato il loro tentativo presso l’Opera Nazionale Combattenti di acquisire la Tenuta Catajo al fine di prosciugare i terreni adiacenti agli alberghi. Ma questa azione non ebbe seguito.
Il Grande Hotel Terme disponeva di 120 letti, mentre l’albergo S. Elena aveva 40 letti. Nel frattempo la Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali aveva iniziato ad inviare propri assistiti negli Stabilimenti Termali di Battaglia, firmando una apposita convenzione che garantiva particolari condizioni di favore.

Battaglia, le Terme di Sant'Elena.

Battaglia, le Terme di Sant’Elena. Sulla sommità del colle, la villa Emo (già Selvatico).

Foto: P. Cattani, Battaglia – Terme. Storia – Industrie e Problemi, Padova, L. Penada, 1925, p. 36.

1927 ACCORDO FRA CASSA NAZIONALE E TERME DI BATTAGLIA

COLONIA DI CURE TERMALI DELLA CASSA NAZIONALE PER LE ASSICURAZIONI SOCIALI PRESSO LE TERME DI BATTAGLIA (PADOVA)

Il Sig.Emilio Gibelli, conduttore degli Stabilimenti Termali di Battaglia (Padova) assume l’impegno stabilimenti ad una Colonia di cure termali per operai e impiegati (uomini e donne) assicurati obbligatoriamente per la invalidità e la vecchiaia e inscritti facoltativamente alla Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali.

Condizioni

Alloggio – Il conduttore Sig.Gibelli mette a disposizione della Cassa Nazionale un numero di camere e di letti sufficienti per alloggiare contemporaneamente da 25 a 65 curandi. Dette camere fanno parte degli alberghi Sant’Elena e Grand Hotel, sono attigue e comunicanti fra di loro in modo da tenere riuniti e nello stesso tempo separati dagli altri curandi alloggiati nei medesimi alberghi, gli appartenenti alla Colonia della Cassa Nazionale. Ogni appartenente alla Colonia può disporre: di un letto con materasso di lana, di un tavolino da notte, di un tiretto di cassettone, di un catino con brocca e della biancheria necessaria. Oltre alle camere da letto, sono riservati agli appartenenti alla Colonia alcuni locali ad uso refettorio e alcune sale di riunione e di ricreazione.

Alcune immagini del Grand Hotel delle Terme.

Il conduttore Sig.Gibelli si obbliga di provvedere, con personale da lui assunto e retribuito, al servizio di pulizia e ordinamento delle camere da letto e degli altri locali riservati alla Colonia, nonché al cambio settimanale della biancheria dei letti e bisettimanale degli asciugamani…
Vitto – Il vitto comprende: piccola colazione – caffè o caffelatte con panino; colazione alla forchetta – minestra asciutta (pasta o risotto), oppure un piatto di pesce, oppure uova. Un piatto di carne guarnito a porzione. Pane. Pranzo – minestra in brodo o minestrone alla milanese. Un piatto di carne guarnito a porzione. Formaggio oppure frutta. Pane. Dalla retta sottoindicata è escluso il vino. Chi ne desiderasse un quarto di litro a colazione e a pranzo, dovrà aumentare di una lira la retta giornaliera. Per speciali regimi dietetici sarà richiesto un supplemento diretta nel solo caso in cui essi importassero una maggiore spesa.
Cure e assistenza sanitaria – Nella retta sottoindicata sono pure comprese tutte le cure di cui abbisognassero gli appartenenti alla Colonia, vale a dire: le fangature, bagni termali, bagni a vapore naturale, nonché la bibita dell’acqua di Sant’Elena. Sono pure comprese le prestazioni del personale incaricato delle diverse applicazioni terapeutiche e la biancheria occorrente durante e dopo le stesse (vale a dire per l’asciugamento e per la reazione a letto).
Retta – La retta comprende: l’alloggio, il vitto e le cure, come sopra specificate ed è stabilita nella misura seguente: £.200 per un periodo di cura di 12 giorni; £.250 per un periodo di cura di 15 giorni; £.17 per ogni giornata in più delle dodici o delle quindici sopraindicate.
Tale retta verrà corrisposta direttamente dalla Cassa Nazionale al conduttore Sig.Gibelli al termine di ogni quindicina, dietro esibizione, da parte di questi, della distinta delle presenze dei singoli curandi.
Per qualsiasi evenienza non prevista, in caso di disparità di vedute fra il dirigente la Colonia e il conduttore Sig.Gibelli, sarà sentito, in qualità di autorevole arbitro, il Sig.Sindaco di Battaglia, ugualmente interessato al buon funzionamento delle Terme e alla riuscita delle iniziative della Cassa. Apertura e chiusura della Colonia. La Colonia si aprirà il 10 giugno p.v. e si chiuderà il 20 settembre p.v. In dipendenza del maggiore e minore numero delle persone che chiederanno di esservi ammesse, l’apertura e la chiusura potranno essere anticipate o ritardate.

IL CONDUTTORE DELLE TERME PER LA
CASSA NAZIONALE ASS.NI SOC.LI—————

VISTO IL SINDACO DI BATTAGLIA—————

Icona film in bianco e nero.

Opere assistenziali dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Film dell’Istituto Nazionale Luce (1924-1931), b/n – muto. Il filmato illustra le opere assistenziali dell’Istituto presenti nel territorio nazionale. Tra queste, la sede di Battaglia (dal minuto 29 al minuto 39.57).

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Dopo qualche anno la Cassa Nazionale, divenuta Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale, prese in considerazione la possibilità di acquisire in proprio le Terme di Battaglia. 1

L’Istituto Nazionale e lo sfruttamento delle terme

Il 12 marzo del 1927 l’Istituto Nazionale per le Assicurazioni Sociali firmò l’atto di acquisto dei beni mobili e immobili di proprietà dei Conti Angelo e Gabriele Emo costituenti le Terme di Battaglia e cioè: il Grand Hotel con gli annessi, lo Stabilimento denominato S. Elena, la grotta sudatoria radioattiva, il fabbricato fattoria, i viali, le sorgenti, le vasche, il diritto di sfruttamento dei laghetti e tutto l’arredamento.

Terme di Battaglia, parco dello stabilimento.

Terme di Battaglia, parco dello Stabilimento.

Foto: P. Cattani, Battaglia – Terme. Storia – Industrie e Problemi, Padova, L. Penada, 1925, p. 44.

Poco dopo iniziarono i lavori per la ristrutturazione degli immobili. Tuttavia, anziché di una ristrutturazione, si trattò di una completa demolizione dei due edifici termali con una seguente nuova costruzione in posizioni ritenute più idonee.
I lavori andarono per le lunghe; comunque il nuovo complesso termale fu inaugurato nel 1936. Nell’edificio maggiore trovarono alloggio e cure i soli assicurati dell’I.N.F.P.S., mentre nel padiglione di S. Elena, inaugurato nel 1937, poterono essere accolti, per le sole cure, i privati.

Lo Stabilimento "Terme dei Lavoratori" di Battaglia Terme, di proprietà dell'INFPS, in una foto del 1939.

Stabilimento “Terme dei Lavoratori” di Battaglia Terme, di proprietà dell’Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale. L’imponente costruzione consentiva la cura di oltre 500 persone al giorno. La foto è del 1939.

10 giugno 1936: l’inaugurazione dello stabilimento idro-termale di Battaglia. La cerimonia è avvenuta alla presenza del Duca Ferdinando di Savoia-Genova, dell’on. Lantini e del Presidente dell’Istituto, on. Biagi.
Giornale Luce B0901 del 10/06/1936

Archivio Storico Luce (vai al sito)

Il nuovo padiglione delle terme di S. Elena all'inizio degli anni '60.

Il nuovo padiglione delle terme di S. Elena in una foto dell’inizio degli anni ’60 del secolo scorso. La costruzione ha preso il posto di quella precedente, che è stata abbattuta.

(Raccolta Giovanni Sanavio, titolare negozio all’INPS)

Cinegiornale del 3 novembre 1937: L’inaugurazione del nuovo padiglione presso lo stabilimento termale. La cerimonia è avvenuta alla presenza del ministro per le corporazioni on. Lantini.
Giornale Luce B1195 del 03/11/1937

Archivio Storico Luce (vai al sito)

Questa situazione creò la necessità di un nuovo albergo che potesse accogliere quelle persone che dovevano accedere al S. Elena.
A questo proposito nel 1938 il Podestà dott. Angelo Ferrazzi preparò una relazione da inviare al Ministero per la concessione di un contributo a favore di un’impresa che avrebbe voluto e potuto costruire tale albergo in Battaglia Terme.

RELAZIONE SULLA CONVENIENZA DI UN ALBERGO A BATTAGLIA TERME

Battaglia Terme, ridente Comune ai piedi dei Colli Euganei, sorge in una posizione particolarmente felice in quanto è attraversata dalla importantissima arteria stradale, la Statale n.16 e trovasi sulla linea ferroviaria Venezia-Bologna, a soli 15 km da Padova. Il Comune appartiene al bacino idrico dei Colli Euganei e, dal punto di vista geofisico, fa parte della falda termale comprendente i laghetti di S.Elena e quelli di Lispida.

Terme di Battaglia, il laghetto d'acqua calda.

Terme di Battaglia. Laghetto d’acqua calda nel giardino dello Stabilimento.

Foto: P. Cattani, Battaglia – Terme. Storia – Industrie e Problemi, Padova, L. Penada, 1925, p. 40.

Di Battaglia si interessarono molti medici e scienziati, fra cui ricordiamo Madame Curie, la quale, nell’analisi fatta dei diversi tipi di fango delle falde termali del Euganei, constatò che il fango di Battaglia Terme era superiore ad ogni altro per qualità radioattive. Essa è nota fin dall’epoca degli antichi Romani. Numerose sono infatti, ancora oggi, le epigrafi e le edicole di quell’epoca che ne attestano il grande valore terapeutico. E’ nota non solo per i suoi fin d’allora rinomati fanghi, ma anche per l’efficacia terapeutica dei suoi “bagni a vapore” che si praticano nella grotta naturale sudatoria, scavata nel Colle di S .Elena e per tale ragione denominato in antico “monte della stufa” e la cui temperatura raggiunge i 48 gradi centigradi. Tale fama andò col tempo sempre più affermandosi ed estendendosi con l’affluirvi di numerosi personaggi di Case Regnanti qui venuti per la cura. La Principessa Adelaide di Savoia, sposata a Maria Ferdinando, Duca di Baviera, la quale, verso il 1600 circa, per la raggiunta salute, provvide all’ampliamento della Chiesa del paese, come risulta da una lapide murata esistente sulla facciata della chiesa stessa. Il Duca Francesco d’Este, figlio di Alfonso I°, venuto qui a Battaglia a prendere “la gozza”, dichiara di aver molto guadagnato in queste “purgazioni”, come si rileva dal carteggio fra i principi estensi, conservato presso il R° Archivio di Stato di Modena. Il Duca Alfonso II° ed Eleonora d’Este definiscono nella loro corrispondenza la cura di Battaglia “il ben divino”. Il Duca di Mantova in una lettera diretta alla madre dice “… di essere venuto qui a Battaglia a pigliare la goccia per la quale egli risente un miglioramento che lo rende sano et gagliardo…” I Principi di Casa d’Austria, già proprietari del famoso Castello del Catajo, convenivano qui a Battaglia con un numerosissimo seguito di Cavalieri e Dame, senza mai tralasciare di farvi la cura. Sull’argomento delle cure di Battaglia troviamo intrattenersi numerose riviste estere: giapponesi, americane, ecc.
Fino a qualche anno fa le Terme di Battaglia sono state gestite direttamente dai proprietari i quali, annessi allo Stabilimento Termale, tenevano due alberghi: il Grande Hotel Terme con 120 letti e l’albergo S. Elena con 40 letti.

Battaglia, Grand Hotel delle Terme. Illustrazione.

Battaglia, Grand Hotel delle Terme. Illustrazione.

Numerosissima vi era la clientela, specialmente quella internazionale e, quasi giornalmente, vi si davano trattenimenti ai quali intervenivano noti artisti: Tamagno, Zacconi, Novelli, Zago ed altri. Nel periodo bellico e post-bellico tale affluenza diminuì per ovvie ragioni; né la ripresa verificatasi per altri paesi termali vicini, si ebbe per Battaglia Terme, in quanto i due vecchi alberghi vennero lasciati dai proprietari in uno stato di quasi completo abbandono, in contrasto con la spinta ad una sempre maggiore valorizzazione che i paesi vicini davano alla loro industria alberghiera.
In quel frattempo la Direzione dell’Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale, la quale, fino ad allora, per la necessità dei suoi curandi, aveva usufruito di altre terme, prese in considerazione la possibilità di acquistare per conto proprio le Terme di Battaglia. Le trattative furono condotte rapidamente a termine ed in breve tempo si addivenne alla costruzione dell’attuale Stabilimento “Terme dei Lavoratori” che offre la possibilità di ricevere dai 450 ai 500 curandi giornalieri. Tale fatto, se portava un qualche vantaggio a Battaglia, precludeva però ad essa qualsiasi ulteriore sviluppo alla sua industria termale; in quanto tale industria veniva ad essere, per così dire, monopolizzata ad uso esclusivo dell’Istituto, mentre a differenza delle altre zone termali contermini, essa si presentava ricchissima di fango. Battaglia Terme è infatti l’unica stazione che possiede una industria di esportazione del fango per le cure a domicilio; esso viene esportato settimanalmente in sacchi di kg.50, sotto il nominativo di “FANGO DI BATTAGLIA TERME”. Tra i paesi importatori, il maggiore è la Germania. Per tali motivi lo scrivente prospettava alla Direzione dell’Istituto la dolorosa situazione in cui veniva a trovarsi il Comune per tale fatto e fu così che S.E. Biagi, Presidente dell’Istituto stesso, compreso di tale necessità aderì senz’altro alla costruzione di un nuovo stabilimento da adibirsi esclusivamente per gli esterni. Sorse così il nuovo stabilimento S. Elena, magnifico edificio dalle linee moderne, il quale offre la possibilità di curare quotidianamente oltre 500 curandi. Tale nuovo stabilimento venne allacciato con un magnifico viale alla Via Galzignana, mettendolo così in diretto collegamento col centro del paese. Risolta così tale questione, un’altra ne sorgeva subito dopo, non meno importante: la costruzione dell’albergo per ospitare i curandi. Quest’opera è tanto più necessaria in quanto il paese non offre, attualmente, alcuna possibilità di ospitare i forestieri, mancando esso di ogni attrezzatura alberghiera, mentre sempre più numerose affluiscono a questo Comune le domande di cura, specie da parte di stranieri, nonostante sia mancata e manchi in modo assoluto qualsiasi forma di propaganda. Basti accennare al fatto che, avendo l’Istituto, per l’intervento del Comune, permesso che nel suo stabilimento potessero fare la cura anche i privati, e malgrado tale possibilità fosse assai limitata, in quanto l’Istituto doveva provvedere innanzi tutto ai propri curandi, assai numerosi furono i privati accorsi qui a Battaglia nel decorso anno, dove quotidianamente affluivano per la cura, prendendo alloggio nei limitrofo Comuni, specie in Padova.

Lo stabilimento INPS di Battaglia Terme all'inizio degli anni '60.

Lo stabilimento INPS di Battaglia Terme con la fontana in primo piano, da cui esce acqua termale. Foto inizio anni ’60 del secolo scorso.

(Raccolta Giovanni Sanavio, titolare negozio all’INPS)

Da quanto si è detto appare chiaro che la costruzione di un Albergo, oltre che rispondere ad una necessità veramente sentita per lo sviluppo termale del paese, costituirebbe per la Ditta che si assumesse l’onere della costruzione, un impiego di capitale sicuro e redditizio. Ritengo inutile aggiungere che la Società o l’Ente che volesse provvedere a tale costruzione, troverebbe da parte di questo Comune incondizionato appoggio, sia direttamente con l’offerta delle maggiori facilitazioni specialmente nel primo periodo di sviluppo, e sia indirettamente col mettere il paese, dal punto di vista igienico ed estetico, nelle migliori condizioni per rispondere a quelle che sono le necessità di un paese termale.
Molto, a questo proposito si è fatto; altre opere sono in corso di costruzione, tra le quali meritano di essere ricordati il nuovo Viale di allacciamento tra la Stazione ferroviaria ed il centro del paese, la trasformazione in viali delle zone pedonali, l’impianto di nuovi giardini, la costruzione di gabinetti di decenza, ecc.
A conclusione di quanto sopra aggiungeremo che questa Amministrazione Comunale, preoccupatissima della soluzione di un tale problema direttamente connesso con lo sviluppo termale del paese, ha compiuto ripetuti tentativi presso Enti e privati per interessarli a voler costruire un Albergo.
Tale iniziativa fu assunta ultimamente da una costituenda Società rappresentata attualmente dell’Ing. Giovanni Battista Rizzo e dal Cav. Giacomo Scattola, con sede in Via S. Fermo n.20 – Padova, la quale, considerata la proposta vantaggiosa ed approfittando dei provvedimenti emanati col R°.Decreto Legge 16-9-1937 XV° n.1669 a favore dell’industria alberghiera, provvide a preparare apposito progetto per un albergo modernamente attrezzato della capacità di 120 letti, la cui costruzione importerebbe una spesa di £.4.000.000.= L’Ente Provinciale del Turismo di Padova ha approvato ed appoggiato l’iniziativa ed il progetto ed ha inoltrato la relativa pratica al Ministero della Cultura Popolare- Direzione Generale dell’Ente del Turismo – Roma con sua nota n.1082 del 14 maggio u.s., proponendo la concessione del contributo governativo.

Battaglia Terme agosto 1938Il Podestà (dott.Angelo Ferrazzi)

Il dott. Angelo Ferrazzi, già Podestà di Battaglia Terme, in divisa militare.

Il dott. Angelo Ferrazzi in divisa militare. Richiamato alle armi nell’ottobre del 1938, lascia la carica di Podestà.

Lo scoppio della guerra non permise la prosecuzione e la realizzazione di questa idea. Essa venne ripresa dopo il 1960 e si concretizzò con la costruzione dell’attuale Albergo Termale in Viale S.Elena. In seguito nacque il Centro Termale “La Contea” il cui progetto iniziale aveva previsto anche la costruzione di un albergo, oltre al centro cure e alle piscine.
Attualmente queste ultime sono pienamente funzionanti, mentre l’albergo, per vicissitudini di natura politica e socio-economica, non vide mai la luce. Questa situazione contribuì però a favorire il nascere in paese di tante pensioni ed affittacamere.

Icona film a colori.

Acque salutari.
Film dell’Istituto Nazionale Luce (1954), colore – sonoro. Le case di cura termali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale, che offrono assistenza medica e ospitalità ai lavoratori. Tra queste sedi, quella di Battaglia Terme (da TRC 01:02:05 a 01:06:05).

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Dirigenti e lavoratori INPS di Battaglia Terme. Inizio anni '50.

INPS di Battaglia, inizi anni ’50. Dirigenti, medici, lavoratori  e gestori di attività all’interno dello stabilimento. In prima fila, al centro, i dirigenti: il quarto da sinistra è il direttore Bonadonna; il quinto, il dirigente da Venezia; il settimo è il dott. Domenico Arboit. In alto, i cuochi. Con la tuta il reparto fanghi, con il camice nero le cameriere e le addette al servizio piani. Con il camice bianco, le infermiere e i dottori.

(Raccolta Giovanni Sanavio, titolare negozio all’INPS)

Il video, realizzato da Giorgio Ferrato e pubblicato nel 2015, mostra lo stabilimento termale INPS com’era e com’è ora. L’attività è stata definitivamente chiusa nel 1993 e ormai da molti anni si cerca una nuova sistemazione – collocazione del grandioso immobile, che nel frattempo va sempre più in rovina. Il parco e alcuni piccoli immobili sono stati dati in gestione al Comune di Battaglia Terme.

1) Con il Regio decreto-legge 27 marzo 1933, n. 371, il governo Mussolini trasformò la Cassa nazionale per le assicurazioni sociali in «Istituto nazionale fascista della previdenza sociale» (INFPS). [NdR]
2) Opere assistenziali dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Elenco delle sequenze che riguardano le terme di Battaglia.
1 Fabbricato principale dello stabilimento delle terme e veduta del parco. 2 Una delle fonti di acqua termale. 3 Laghetti di acqua calda da cui si estrae il fango curativo. 4 L’estrazione del fango dalle vasche di raccolta. 5 Il medico addetto alle terme riceve i nuovi ospiti. 6 L’esame medico preventivo in base al quale si determina il genere di cura. 7 Lo Stabilimento di Sant’Elena presso la grotta sudativa e dove si attuano anche le cure esterne. 8 Applicazione del fango a tutto il corpo. 9 Applicazione del fango ad un arto. 10 Il massaggio. 11 La grotta sudorifera. 12 Nell’interno della grotta sudorifera. Temperatura costante che sale gradatamente fino a 48 centigradi. 13 I curandi a passeggio nei contigui giardini e nel parco. 14 I curandi nel refettorio per il pranzo. 15 Siesta nel parco. 16 Il Presidente della Cassa insieme al Direttore generale si reca a visitare lo Stabilimento e i curandi, accompagnato dal consulente superiore onorario delle terme prof. Frugoni, direttore della Clinica Medica dell’Università di Padova. 17 Il prof. Frugoni si intrattiene con i curandi chiedendo informazioni. 18 I curandi si raccolgono intorno al Presidente. 19 Il Presidente e gli ospiti si allontanano dallo Stabilimento.
3) Acque salutari. Elenco delle sequenze che riguardano lo Stabilimento di Battaglia.
1. Facciata dello stabilimento di Battaglia Terme, a qualche chilometro da Abano Terme, il secondo per vastità di impianti di proprietà dell’Inps con 450 letti. 2. Pazienti mentre giocano a bocce. 3. I pazienti con asciugamani ampi in grotte dove si raggiunge la temperatura di 40°-50°. 4. I pazienti sudano. 5. Il settore dei fanghi naturali applicati dopo la sauna, pazienti sdraiati sui lettini coperti di fanghi e poi con coperta. 6. Medico controlla la situazione. 7. Massaggiatore all’opera. 8. Paziente in vasca per l’eliminazione dei fanghi. 9. Sala ristorante: commensali a tavola e cameriere che servono i cibi. 10. Due cuochi mentre decorano una grande torta.