Sport a Battaglia T.: guerra e ricostruzione

Le vicissitudini della seconda guerra mondiale a Battaglia Terme. La fine della guerra e la ricostruzione materiale e sociale, ma anche culturale e sportiva.

1940-45

La guerra

Scoppia il conflitto e le Officine sono militarizzate

Il 9 gennaio 1940 arrivano ai Comuni le disposizioni relative alle persone di “razza ebraica”. Il cibo è scarso e viene razionato: il 15 gennaio sono consegnate le prime tessere annonarie, che permettono di distribuire i generi alimentari controllandone la quantità. Con la tessera annonaria nasce il commercio clandestino dei beni di prima necessità, chiamato “mercato nero”.
Con la legge n. 415 del 21 maggio 1940 si obbliga la popolazione alla mobilitazione in caso di conflitto: tutti hanno il dovere di difendere la Nazione e possono essere sottoposti ad una disciplina di guerra. E’ il preludio all’inizio delle ostilità: il 10 giugno l’Italia dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna.
Le Officine di Battaglia sono dichiarate “Stabilimento ausiliario” e vengono quindi militarizzate, come già avvenuto nel giugno del 1916, durante la prima guerra mondiale. Impegnate nella produzione civile e bellica di precisione, le Officine escono decisamente dalla crisi; i dipendenti, scesi a 180 unità, sono saliti nel 1939 a 350, fino ad arrivare a 500. 1 Vi lavorano “mobilitati civili” e militari assegnati all’industria bellica.
Il 17 giugno la Gazzetta Ufficiale pubblica il decreto che introduce la censura di guerra sui mezzi di informazione e la corrispondenza.

Giovedì 15 agosto “Il Littoriale” pubblica i risultati dell’incontro tra le società C.F. (Comando Federale) Udine – C.F. Padova, valevole per il campionato nazionale a squadre di atletica leggera GIL. Con la squadra di Padova gareggia anche Ongarello Sergio, che si piazza al quarto posto nel getto del peso.
Alla fine di agosto l’intero piano terra dell’Asilo Infantile Parrocchiale di Battaglia è pronto per l’apertura. Don Marco Romano chiede al Podestà, che lo concede, l’arredamento dell’Asilo Comunale, ormai dismesso. 2

Verso le 9.30 del 10 ottobre Mussolini, proveniente da Padova, dove ha passato in rassegna i battaglioni della GIL schierati in Prato della Valle, transita per il paese per recarsi a Monselice, ad Este e quindi a Baone, dove assiste ad alcune esercitazioni militari. L’auto del Duce è seguita da numerose altre vetture con alte cariche dello stato e gerarchi fascisti della provincia. 3 La strada di Battaglia, transennata e completamente imbandierata, è gremita di folla inneggiante al Duce. 4 Sempre in ottobre la strada che unisce via Galzignana alle Terme S. Elena viene chiamata “Viale delle Terme di S. Elena”, il viale che unisce la Casa del Fascio alla Stazione ferroviaria è denominata “Viale dell’Impero” e il piazzale antistante la Casa Littoria prende il nome di “Piazzale della Rivoluzione”. 5
Il 17 ottobre l’Asilo Parrocchiale inizia la sua completa attività.

1940: sedici giocatori sono chiamati alle armi o militarizzati

Nel 1940 sono sedici i giocatori di Battaglia che, in tempi diversi, sono sotto alle armi o militarizzati. Si tratta di tutti coloro che hanno prestano servizio militare nel 1939, ai quali vanno aggiunti Perotti Ulisse e Curtarello Giuseppe, entrambi assegnati al servizio automobilistico del Regio Esercito. Ravenna Ubaldo è l’unico di questi giocatori che per ora non presta servizio militare. Dalla metà del 1940 Menegolli Guido è militarizzato come dipendente delle Officine Meccaniche di Battaglia Terme, dichiarate Stabilimento Ausiliario. Sono militarizzati anche Pistore Francesco e Donà Marino, il primo dipendente delle Officine di Battaglia e il secondo lavoratore presso uno Stabilimento Ausiliario di Brescia.

In questo stesso anno le Officine Meccaniche costruiscono nuovi uffici per la Direzione; il fabbricato è lungo poco più di 15 metri ed è largo 8 metri, con sei vani. 6
Anche nel 1940 il mese di dicembre è estremamente rigido e vi è assoluta necessità di legna per cucinare e potersi riscaldare.

Gli avvenimenti
1940. Il 28 aprile Pio XII esorta Mussolini a rimanere neutrale. In maggio si svolge a Bologna l’ultima edizione dei Littoriali della cultura. 20 maggio: i primi prigionieri giungono al campo di concentramento di Auschwitz. Il 2 giugno l’Ambrosiana-Inter vince il Campionato per la quinta volta. Boffi (Milan) è nuovamente capocannoniere, con 24 gol. Il 9 giugno, a soli vent’anni, Fausto Coppi vince il suo primo Giro d’Italia. A causa della guerra la corsa sarà interrotta e riprenderà nel 1946. Il 10 giugno il Prefetto di Padova emana l’ordinanza con le norme per l’oscuramento. Il 14 giugno i tedeschi occupano Parigi. Il 16 giugno la Fiorentina vince la sesta edizione della Coppa Italia e il Padova arriva ottavo nel Campionato di Serie B. Il 7 settembre Londra viene pesantemente bombardata dall’aviazione tedesca. Il 27 settembre Italia, Germania e Giappone firmano il Patto Tripartito. Il 28 ottobre l’Italia invade la Grecia, che passa al contrattacco. Nella notte tra l’11 e il 12 novembre l’aviazione inglese bombarda nel porto di Taranto la flotta italiana, che subisce gravi perdite.

1940/41: il Battaglia gioca nella Sez. Propaganda di II Categoria

Nel 1940/41 il Battaglia è iscritto al Campionato Sez. Propaganda di II categoria organizzato a livello provinciale. Vi partecipano 10 squadre: Bagnoli, Bassanello, Battaglia, Bovolenta, Luparense, C.R.F. Vittore Mezzomo Pd, Montemaggi Pd, G.S. Piovese, A.C. Pontelongo, C.R.F. Ernesto Scapin Pd. La GIL Monselice è impossibilitata ad iscriversi ad un campionato, per cui i giocatori che non sono chiamati alle armi si accordano con altre squadre. 7 A Battaglia arrivano gli attaccanti Ietri, Parisotto I e De Vinch. 8 Non si hanno altre notizie su questo campionato. Le partite in casa vengono giocate nel campo della Fiera.
Il centromediano Ubaldo Ravenna è al GSF (Gruppo Sportivo Fascista) Rovigo, nel girone A della serie C, con cui gioca ben 27 partite, segnando 2 gol. 9 Prende parte anche a tutte e tre le partite di Coppa Italia giocate dal Rovigo. 10 Nella stessa squadra gioca il terzino Aldo Ballarin (I), che viene ceduto alla fine della stagione alla Triestina e quindi al grande Torino. Nel marzo 1941 Ravenna viene richiamato alle armi e presta servizio all’aeroporto di Padova. Nel 1940/41 gioca con il Padova, nel Girone A della Serie B, il ventinovenne Nereo Rocco, di ruolo mezz’ala sinistra; vi rimarrà per due stagioni. 11

Durante il periodo invernale vi è sempre scarsità di legna da ardere. Vengono quindi tagliati, a più riprese, i numerosi e alti platani che, posizionati a fianco del terreno di gioco, caratterizzano il “Campo della Fiera”.

I campi da gioco minori diventano “orto di guerra”

Nel marzo del 1941 viene ordinata la coltivazione di tutte le aree adibite a parco e giardino. In base a tali disposizioni il Campo sportivo di Battaglia, come quello di molti altri centri minori, diventa “orto di guerra”: è arato nelle due fasce laterali e viene seminato il granoturco. Rimane la fascia centrale con le due porte, per consentire ai giovani rimasti in paese di continuare a divertirsi con il pallone. La stessa sorte tocca anche al campo delle Scuole elementari.

“La Scuola Elementare si trovava alla destra dell’ex Municipio. Dietro la Scuola c’era un campo da calcio: qui io andavo sempre a giocare, dopo le lezioni, senza mai dirlo ai miei famigliari, perché si sarebbero sicuramente arrabbiati. Possedevo infatti un solo paio di scarpe, e non potevo consumarle in questo modo. Ricordo che in questo campo si allenavano i fratelli Sartori: uno di essi giocava nel ruolo di mezz’ala destra con il Battaglia. L’area era chiamata “Solario”: qui tutti i bambini delle Elementari dovevano partecipare alle attività estive organizzate dal Fascio. In fondo al campo c’era una vasca larga 20-30 m. che raccoglieva l’acqua che arrivava dal canale della Battaglia, scorrendo sotto la strada. Una chiusa comandava il passaggio dell’acqua. Ricordo che il campo, confinante con le Officine Galileo, durante la guerra è stato coltivato.” (Franco Filippi)

Con queste stesse disposizioni viene incentivato l’allevamento casalingo di pollame, conigli e piccioni. 12
I campionati minori FIGC vengono progressivamente annullati e si giocheranno partite amichevoli nei pochi terreni di gioco rimasti.
Il 22 marzo il Comune decide la cessione in donazione di un terreno per la costruzione di Case Popolari, delle quali Battaglia ha costantemente bisogno, sia per la scarsa situazione igienica di quelle esistenti che per la necessità di nuovi alloggi. Si pensa poi di costruire anche un secondo gruppo di case. 13

Ongarello continua a distinguersi nel lancio del disco. Un nuovo campo sportivo

Sabato 26 luglio si svolgono in sei città italiane diverse gare di atletica leggera alle quali partecipano centinaia di giovani. A Trieste Ongarello Sergio (G.A. Padova) prende parte alla gara del lancio del disco: si classifica al quinto posto, con m. 34.46. 14
Il 9 settembre 1941 il Comune decide l’acquisto del terreno per il nuovo campo sportivo, stabilito con la delibera del 20 aprile 1940. Il preventivo è di £ (lire) 80.984, così ripartite: £ 41.000 per il terreno di mq 13.142 (3 campi e mezzo), £ 27.984 per la realizzazione del campo e 12.000 per le tribune. 15 L’acquisto del terreno sarà effettuato con i seguenti contributi: £ 13.000 dalla G.I.L. di Battaglia, £ 10.000 dalla Società Veneta di Macinazione, £ 5.000 dalle Officine Galileo. Queste ultime verseranno altre 5.000 lire all’atto della compravendita. Le restanti 8.000 lire saranno erogate dal Comune. La costruzione delle tribune viene rinviata. 16
Verso la metà di settembre si svolgono a Milano i campionati atletici della Gioventù Italiana del Littorio (GIL). Venerdì 12 settembre si svolgono le finali di alcune gare. Ongarello Sergio (Comando Federale di Padova) lancia il disco a m. 38.37, classificandosi al secondo posto. Nella graduatoria generale il C.F. di Padova è terzo, con 39 punti. 17
Domenica 19 ottobre si svolge a Padova la gara nazionale di marcia sulla distanza di km. 50. Gli atleti partono da Padova e, seguendo la Strada Statale asfaltata, passano per il Ponte della Fabbrica, Mezzavia, Battaglia Terme e Monselice; da qui ritornano per il medesimo percorso fino al campo sportivo Monti. 18 La gara è vinta dal campione italiano della specialità, Malaspina Giuseppe (Dopolavoro Ferroviario Milano), in h 4,30’35’’. 19

Il 19 novembre viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che vieta l’inizio di nuove costruzioni, anche con licenza, e proibisce la prosecuzione dei lavori già incominciati. 20
Per il terzo anno consecutivo le temperature del mese di dicembre, ma anche del gennaio successivo, sono molto rigide. Vi è una così forte necessità di legna per riscaldarsi che, in qualche paese, vengono nottetempo addirittura rubate le porte da calcio. 21

Nel 1941 sono ventitré i giocatori alle armi o militarizzati

Il 1941 vede ben 23 giocatori di Battaglia alle armi o militarizzati, seppure in momenti diversi. Agli stessi dell’anno precedente se ne aggiungono infatti altri sette. Sono chiamati nel Regio Esercito Marcante Isidoro (Servizio sussistenza), Agostini Aristide (Genio pontieri) e, da dicembre, Maniero Secondo (Cavalleria); sono nella Regia Aeronautica Brizzolari Tiziano e Ravenna Ubaldo, richiamato alle armi e di stanza all’aeroporto di Padova. Sotto alle armi è anche Ferrari Mario. Menegolli Guido è nella MVSN e in seguito è militarizzato come dipendente dello Stabilimento Ausiliario Officine Galileo. Sono militarizzati anche Bortolin Ezio (novembre) e, dal 31/12, Brizzolari Tiziano: il primo perché dipendente delle Officine Galileo, il secondo perché viene assegnato alle stesse Officine. Donà Marino continua ad essere occupato presso uno Stabilimento Ausiliario di Brescia. Dal mese di maggio Pedrazzoli Dario è in Germania come lavoratore.

1941. Il 6 aprile le truppe tedesche invadono la Jugoslavia e l’esercito italiano occupa la Slovenia, la Dalmazia e il Montenegro. Il 12 aprile i tedeschi attaccano l’Unione Sovietica, conquistando vasti territori. Il 4 maggio il Bologna vince il suo sesto scudetto. Puricelli (Bologna) è il miglior realizzatore, con 22 reti. In serie B il Padova è al quinto posto. In maggio gli inglesi pongono fine all’impero italiano in Eritrea ed Etiopia. Il 15 giugno si gioca la finale di ritorno della settima edizione della Coppa Italia, vinta dal Venezia di Valentino Mazzola. Il 10 luglio partono i primi contingenti di Alpini per la disastrosa campagna di Russia. Il 31 luglio cominciano i rastrellamenti e le deportazioni degli ebrei nei campi di sterminio. Il 14 agosto, su una nave da guerra, Roosevelt (USA) e Churchill (GB) firmano la Carta Atlantica, documento dal quale nel 1945 nascerà l’ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite. Il 7 dicembre il Giappone attacca a sorpresa la base navale statunitense di Pearl Harbor, nelle isole Hawaii. L’8 dicembre gli Stati Uniti dichiarano guerra al Giappone; come risposta, l’11 dicembre Italia e Germania dichiarano guerra agli Stati Uniti. La vigilia di Natale il Papa, tramite un radiomessaggio, invoca la pace.

Nel 1942 Ravenna è con il Rovigo

Nel 1942 il Battaglia gioca un’amichevole con il Solesino. Nel corso della partita c’è uno scontro così violento tra l’attaccante del Solesino e il portiere del Battaglia, da far scoppiare addirittura il pallone; i due rimangono a terra, privi di sensi. 22
Congedato il 31 dicembre 1941, Ubaldo Ravenna viene nuovamente richiamato alle armi nel febbraio 1942, ma riesce a giocare con il GSF Rovigo le ultime tre partite del Campionato di serie C 1942/43, girone B, vinto dal Verona. La penultima partita viene sospesa al 15’ per forte vento e recuperata il 21 marzo, senza la presenza di Ravenna, che continua a prestare servizio militare; alla fine del Campionato verrà ceduto. 23

Il 12 marzo il Comune informa la Prefettura della necessità per Battaglia Terme di un minimo di 100 appartamenti per famiglie di quattro persone e di almeno 50 per famiglie di otto persone. 24
Il 15 agosto 1942 la Galileo di Battaglia rientra nella Società Adriatica di Elettricità (SADE) 25, senza cambiare denominazione. Produce materiale bellico per la Marina militare ed ha circa 200 dipendenti. 26

1942: sono ora trenta i giocatori alle armi

Nel 1942 i giocatori di Battaglia alle armi sono trenta. Tutti quelli dell’anno precedente (di Ferrari Mario non si hanno però notizie certe), ai quali se ne aggiungono altri otto, appartenenti al Regio Esercito: Chinchio Mario, Ongarello Renato, Scarpa Giuseppe, Sanavio Alfio e Ventura Mario (già alla armi nel 1927) sono in Fanteria; Fortin Federico e Ornelli Domenico nel Genio, il primo come Guardia alla frontiera e il secondo Ferrovieri; infine, Quintellio Orazio, già alle armi negli anni 1932-33 in Artiglieria, viene richiamato ed esonerato perché dipendente dello Stabilimento Ausiliario Officine Galileo. In novembre Perotti Ulisse è dichiarato disperso: il piroscafo in cui si trova viene affondato nel Canale di Mozambico. 27

1942. Il 19 aprile a Milano si gioca la partita Italia-Spagna, vinta dagli azzurri per 4-0; sarà l’ultima partita della Nazionale di calcio giocata durante la guerra. Il 14 giugno 1942 la Roma vince il suo primo scudetto e il Venezia è terzo. Boffi (Milan) è per la terza volta capocannoniere, con 22 gol. In serie B il Padova, con il quale gioca per il secondo campionato consecutivo l’attaccante triestino Nereo Rocco, si piazza al quarto posto. Il 28 giugno si gioca la finale di ritorno dell’ottava edizione della Coppa Italia; la Juventus si aggiudica il trofeo per la seconda volta. Il 22 luglio inizia la sistematica deportazione degli ebrei dal Ghetto di Varsavia. Il 23 agosto i tedeschi iniziano l’assedio a Stalingrado. Nel mese di ottobre, in un convegno clandestino di personalità di area cattolica svoltosi a Milano, nasce la Democrazia Cristiana. Il 22 ottobre l’aviazione inglese colpisce duramente Genova, dando inizio ai bombardamenti alleati sulle città italiane. Al velodromo Vigorelli di Milano, danneggiato il giorno prima da un bombardamento aereo, il 7 novembre Fausto Coppi stabilisce il record mondiale dell’ora di ciclismo percorrendo 45,871 km.

Nel gennaio 1943 sono chiamati alle armi, entrambi in Fanteria, gli ultimi due giocatori di Battaglia: Masiero Severino e il mediano Quintellio Walter. 28

Marzo 1943: lo stabilimento INFPS diventa Sanatorio Militare

Nel mese di marzo del 1943 lo Stabilimento Termale INPFS viene requisito per essere trasformato in Sanatorio Militare, come già avvenne con il Grande Albergo delle Terme nel corso della Prima guerra mondiale: vi giungono, provenienti da tutti i fronti di guerra, i militari italiani ammalati ai polmoni. 29
Dal 5 marzo e fino ad aprile si ha un’ondata di scioperi operai nelle fabbriche del Nord Italia, inizialmente a carattere sindacale e poi contro il regime fascista e per la fine della guerra; vi aderiscono centomila lavoratori. La ribellione operaia segna l’inizio del crollo del regime ed è il primo episodio della Resistenza.

Con l’armistizio molti soldati sono “sbandati”

Il 25 luglio il Gran Consiglio del Fascismo mette in minoranza Mussolini, che viene arrestato; il maresciallo Badoglio è nominato capo del governo. Il 27 luglio Badoglio scioglie il Partito nazionale fascista (PNF). Il 3 settembre a Cassibile (Siracusa) viene firmato segretamente l’armistizio tra il Regno d’Italia e gli Alleati, che entrerà in vigore nel momento del suo annuncio pubblico. L’8 settembre, alle ore 19.42, Badoglio annuncia l’armistizio in un comunicato radio: l’esercito rimane senza comandi e l’Italia si trova in guerra contro la Germania.
Molti soldati sono “sbandati”, cioè privi di riferimento, e con un drammatico interrogativo: che fare? Tra gli “sbandati” troviamo i giocatori di Battaglia Moscon Giuseppe, Donà Guido, Ravenna Ubaldo, Grossi Mario, Ongarello Ugo, Pistore Francesco, Chinchio Mario, Sanavio Alfio, Quintellio Walter e Ornelli Domenico, che riesce ben presto a tornare a casa. L’8 settembre Manfioli si rende irreperibile e il 1° novembre risulta essere dipendente delle Officine Galileo come impiegato. L’8 settembre sono catturati dai tedeschi Ongarello Renato e Maniero Secondo. Ongarello viene caricato su un treno per essere deportato in Germania; l’11 settembre riesce a fuggire dal treno e ritorna a casa. Dopo poco viene assunto dalle Officine Galileo ed è esonerato dal servizio militare. Maniero è internato, prima in Germania e poi in Polonia. Già dal 12 maggio Nanti Paolo è prigioniero dei Francesi in Algeria; nel medesimo campo è recluso per alcuni mesi anche Fausto Coppi.
Il 9 settembre nasce il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN). Nello stesso giorno sono fatti prigionieri dai tedeschi Fortin Lorenzo e Assereto Angelo. Fortin è rinchiuso nella fortezza di Firenze, da dove riesce ben presto a fuggire per tornare a casa. Assereto viene internato in Germania. Il 9 settembre Scarpa Giuseppe è invece congedato.
Il 12 settembre a Campo Imperatore, sul Gran Sasso, Mussolini è liberato da paracadutisti tedeschi. Nello stesso giorno Marcante Isidoro è “sbandato”. Il 23 settembre a Salò (Brescia) il Duce annuncia la costituzione della Repubblica sociale italiana (RSI), con un governo fascista. Il 25 dello stesso mese Masiero Severino è catturato dai tedeschi e viene portato in un campo di concentramento. Il 27 a Sanavio Alfio tocca la stessa sorte.
Il 13 ottobre il governo Badoglio dichiara guerra alla Germania e si schiera a fianco degli Alleati. Nello stesso mese la RSI chiama alle armi gli uomini dai 17 ai 37 anni.

1943/44: Fortin e Ravenna giocano con il Monselice

Le vicissitudini di guerra non hanno fatto dimenticare a Lorenzo Fortin i propri trascorsi calcistici. Nuovamente ingaggiato dal Monselice, prende parte al Torneo interprovinciale 1943/44, giocato interamente nel campo di casa e vinto dallo stesso Monselice. 30 A fianco di Fortin troviamo anche Ubaldo Ravenna. 31 Giocare è piuttosto rischioso, come pure assistere alle partite. Ogni tanto arrivano i tedeschi e controllano i documenti di tutti i presenti. Chi non viene considerato in regola è arrestato e arruolato, ma anche portato in campo di concentramento; nel migliore dei casi, è costretto a lavorare per loro. Per non essere deportato, dal dicembre 1943 Fortin presterà servizio a Battaglia come guardia ferroviaria. 32

A Battaglia i barcari sono militarizzati e vengono comandati al trasporto di materiali per conto delle forze armate tedesche e della Repubblica sociale italiana (RSI). In ogni barca c’è sempre una sentinella tedesca. 33 Nel novembre del 1943, a causa dell’avanzare del fronte, una parte dei lavoratori e dei dirigenti delle Officine Galileo di Firenze si trasferisce a Battaglia, dove vengono trasportati i macchinari e le attrezzature utili a continuare la produzione. 34 Al Catajo sono sistemati gli uffici tecnici e l’amministrazione, presso la Villa Cini un laboratorio ed una officina per strumenti ottici ed elettrici; la fabbrica di mattonelle, invece, ospita un magazzino. Anche il nuovo fabbricato dell’Asilo infantile viene requisito a tale scopo. 35
Il 29 novembre le Officine “Stanga” di Padova entrano in sciopero; qualche giorno dopo la Galileo di Battaglia si ferma per circa mezz’ora, per ottenere la mensa, lo “spaccio” (rivendita) e una commissione interna. Lo spaccio viene subito allestito in via Terme, dove rimarrà fino al 1946, ed è gestito dalla Galileo tramite un impiegato. Gli acquisti consistono in generi di prima necessità e possono essere effettuati solo dai dipendenti dell’azienda, che hanno una corrispondente trattenuta in busta paga. Fra i lavoratori della Galileo c’è chi si oppone all’occupazione tedesca in maniera clandestina e sotto varie forme. 36 Il 9 dicembre dello stesso anno viene firmato l’atto di compravendita del terreno su cui dovrà essere realizzato il nuovo campo sportivo comunale. 37
In dicembre un bombardamento del campo in cui è prigioniero consente a Sanavio Alfio di fuggire.

1943. Il 31 gennaio a Stalingrado le forze russe hanno il sopravvento: vengono fatti prigionieri 90 mila soldati tedeschi. Il 19 aprile insorge il ghetto di Varsavia e i tedeschi massacrano 40 mila ebrei. Il 25 aprile lo scudetto è vinto dal Torino per la seconda volta; capocannoniere è Silvio Piola (Lazio), con 21 reti. In Serie B il Padova si posiziona a metà classifica (10° posto). A causa della guerra i campionati maggiori saranno interrotti per due stagioni. Il 30 maggio il Torino, battendo il Venezia, vince la sua seconda Coppa Italia; la manifestazione sarà sospesa e riprenderà solo nel 1958. Il 10 luglio gli Alleati sbarcano in Sicilia. Il 19 luglio un pesante bombardamento alleato su Roma causa tra i 2800 e i 3000 morti. In agosto la MVSN entra a far parte dell’Esercito. Il 10 settembre i tedeschi occupano Padova. Il 16 ottobre i tedeschi deportano 1024 ebrei del ghetto di Roma.

1944: anche se in piena guerra, si gioca appena possibile

Il campionato 1944, suddiviso in Alta Italia, Centro Italia e Sud Italia, ciascuno con gironi regionali, si sarebbe dovuto concludere con una finale nazionale, ma il fronte di guerra, dividendo l’Italia in due, lo impedisce.
L’8 febbraio 1944 un bombardamento notturno centra il rifugio “Raggio di Sole” di Padova, compiendo una strage. Le vittime dei bombardamenti su Padova alla fine della guerra saranno duemila.

Domenica 13 febbraio 1944 il Padova gioca un’amichevole contro il Monti, squadra che prende il nome dal campo posto a fianco dell’Appiani, conclusasi con il risultato di 5-5. Tra i giocatori del Padova (quasi tutti titolari) troviamo Vittorio Benelle, tra quelli del Monti Mario Grossi. Il 5 marzo il Padova gioca in casa un’amichevole contro il Monselice, vinta dai locali per 9-1. Tra i monselicensi, Lorenzo Fortin e Giuseppe Scarpa. 38 È uso comune, quando si devono incontrare squadre più forti, chiamare alcuni giocatori di valore per fare bella figura.

Tra l’1 e il 10 marzo si svolge uno sciopero generale contro l’occupazione tedesca nel Nord Italia.
Il 9 aprile 1944, giorno di Pasqua, i fedeli di Battaglia fanno voto di costruire una nuova chiesa in onore di Maria Mediatrice di tutte le Grazie se il paese sarà preservato dai bombardamenti e dalla distruzione. 39
Nello stesso mese Maniero Secondo è inquadrato nella Divisione “Italia” della Repubblica Sociale Italiana (RSI) e in dicembre torna in Italia; dopo qualche giorno diserta fino alla fine della guerra. In maggio Sanavio Alfio rientra in famiglia e ritorna e lavorare presso le Officine Galileo. E’ così esonerato dai richiami alle armi della RSI. Il 17 agosto Masiero Severino riesce a fuggire dal campo di concentramento in cui è rinchiuso ed entra nelle formazioni partigiane di Tito.
Il 9 giugno nasce la Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL), che unisce le organizzazioni sindacali antifasciste. Il 1° agosto il Ministero della Cultura Popolare sospende tutte le manifestazioni sportive, fino a nuovo ordine. Il 21 agosto lo Stabilimento Termale di Battaglia Terme diventa “Feldlazaret”, ospedale da campo tedesco; funzionerà fino agli ultimi giorni di guerra. 40

1944. Il 12 gennaio coloro che hanno votato la sfiducia a Mussolini sono condannati e fucilati a Verona. Tra questi diciotto, Ciano, genero di Mussolini. Il 23 marzo un attentato in via Rasella, a Roma, provoca la morte di 33 soldati tedeschi. La rappresaglia è tremenda: il giorno dopo sono trucidati alle Fosse Ardeatine 335 persone. Il 4 giugno gli Alleati entrano a Roma, volutamente sgomberata dai tedeschi; il 29 luglio sono a Firenze. Il 6 giugno gli Alleati sbarcano in Normandia (Francia). Il 7 giugno “Il Littoriale” ridiventa “Corriere dello Sport”. Il 9, il 16 e il 20 luglio si gioca all’Arena di Milano il torneo finale del Campionato Alta Italia disputatosi nella RSI tra Torino, Venezia e Vigili del Fuoco Spezia, vinto da quest’ultima squadra. Il 22 gennaio 2002 la F.I.G.C. riconosce allo Spezia il titolo, sebbene solo in modo onorifico. Il 12 agosto a S. Anna di Stazzema (Lucca) i tedeschi massacrano 560 civili per rappresaglia contro le azioni partigiane. Il 25 agosto il generale Charles De Gaulle, dopo oltre quattro anni di occupazione tedesca, entra a Parigi. Il 29 settembre a Marzabotto (Bologna) inizia un altro eccidio tedesco: sono uccisi 1.836 civili.

Battaglia Terme viene ripetutamente bombardata

Tra il 6 agosto 1944 e il 20 aprile 1945 Battaglia subisce oltre cinquanta incursioni aeree da parte degli Alleati con mitragliamenti e bombardamenti. Gli obiettivi principali sono la vicina ferrovia, la strada principale, le officine, il mulino, la conca di navigazione, i ponti e le scuole. Il bombardamento del 30 ottobre 1944 causa gravissimi danni alle Officine Galileo e distrugge il ponte centrale; il giorno seguente un nuovo bombardamento procura altri danni alle officine e demolisce la scuola di avviamento professionale. Il bilancio di questi due tragici giorni è di 30 morti e 70 feriti; rimangono senza tetto circa 150 famiglie. 41

“Alla conclusione della Scuola Elementare ho iniziato a frequentare la Scuola di Avviamento Industriale (paragonabile all’attuale Media), che si trovava All’angolo tra l’attuale via Roma e la Traversa Terme. Poco più in là, dove ora si trova la Piazza della Libertà, non c’era proprio nulla: arrivavo lì mezz’ora prima dell’inizio delle lezioni per “dare quattro calci” ad una palla di stracci legata con gli spaghi, fatta da noi ragazzi. Tornavo il pomeriggio per continuare a giocare con la palla fino a sera con gli amici. Nello stesso giorno in cui è stata colpita l’Officina, un bombardamento ha demolito la scuola. Ricordo ancora il giorno: era di martedì. Ci hanno detto di rimanere a casa, e così abbiamo fatto. Se non avessimo ascoltato questo consiglio saremmo morti tutti. Il giorno prima, durante un’altra incursione, è stato distrutto il “Ponte dei scaini”. La bomba che ha distrutto il ponte è caduta sulla statale: oltre a danneggiare gli edifici che si affacciano sulla strada, ha anche ucciso un certo Giacomo, che si trovava proprio nei pressi del ponte. Quest’uomo era solito accompagnare con il suo cavallo i morti al cimitero. Ricordo che per un certo periodo, durante i funerali, le bare venivano trasportate a spalla. La statua di San Giovanni Nepomuceno (detto “San Zuane”), collocata a lato del ponte, è stata scaraventata nel canale, ed è stata successivamente ritrovata e restaurata.” (Franco Filippi)

1944, bombardamenti anglo-americani sullle Officine Galileo di Battaglia Terme (1).1944, bombardamenti anglo-americani sullle Officine Galileo di Battaglia Terme (2).

Officine Galileo, 1944. I capannoni bombardati durante le incursioni aeree anglo-americane su Battaglia. Il 30 ottobre sono sganciate sulla fabbrica 12 bombe e il giorno dopo 14, due delle quali rimangono inesplose. Successive incursioni giornaliere disturberanno i lavori per la rimozione delle macerie.

In seguito a queste due spaventose incursioni la popolazione cerca riparo nei paesi circostanti, accolta da parenti, conoscenti o famiglie caritatevoli. Anche gli uffici e i servizi pubblici vengono trasferiti; in paese rimane il parroco, don Marco Romano 42, con alcuni anziani. I macchinari più importanti della Galileo sono nascosti nei dintorni di Battaglia, per impedirne il trasporto in Germania. 43

La liberazione e la conclusione della guerra

All’avvicinarsi degli Alleati da Rovigo verso Monselice, viene evacuato l’ospedale militare tedesco e i militari ricoverati sono portati verso Padova. 44
Il 28 aprile del 1945, alle ore 18, dopo un breve scambio di cannonate con i tedeschi in fuga, entrano a Battaglia i carri armati inglesi. In breve tempo quasi tutti ritornano in paese e ricomincia la vita nella normalità e nell’impegno della ricostruzione. Lo Stabilimento Termale ridiventa luogo di cura per soldati feriti o ammalati. 45

I giovani giocano partite amichevoli tra di loro e qualche volta contro i militari. Questi ultimi realizzano per gli allenamenti e le partite un nuovo campo sportivo: è adiacente al vecchio campo dell’A.C. Battaglia, ma parallelo alla strada per Galzignano. I militari possono così tenersi in forma e passare il tempo a loro disposizione, in attesa del sospirato ritorno a casa.

“Durante la guerra un comando tedesco era di stanza all’INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale). Nell’aprile del ’45 sono arrivati gli Alleati e anch’essi hanno scelto l’INPS come quartier generale.
Il comando alleato aveva una propria squadra di calcio, che si allenava regolarmente, con molto vigore, nel campo che in parte si trovava dove ora c’è il parcheggio antistante la nuova parrocchiale. Nel ’45 è anche stato istituito un torneo militare alleato, per cui venivano giocate settimanalmente delle partite tra le squadre delle diverse caserme.”
(Franco Filippi)

L’8 maggio, con la resa della Germania pesantemente bombardata, si conclude la guerra in Europa, ma il Giappone continua ad opporre una strenua resistenza.
Il 6 agosto 1945 gli Stati Uniti sganciano una prima bomba atomica su Hiroshima, il 9 agosto una seconda su Nagasaki. Le terribili e fino ad allora impensabili conseguenze convincono il Giappone a firmare il 2 settembre la resa incondizionata.
Il bilancio del conflitto è spaventoso: 55 milioni di morti, dei quali 40 nella sola Europa. Sono sterminati quasi sei milioni di ebrei. Per quanto riguarda l’Italia, perdono la vita 330.000 soldati e 85.000 civili.

1945 (1). Dal 4 all’11 febbraio 1945 si tiene la conferenza di Yalta (Crimea): Stalin (URSS), Roosevelt (USA) e Churchill (GB) decidono il nuovo assetto politico internazionale, dividendo il mondo in zone d’influenza: è il preludio alla guerra fredda. Il 25 aprile il Comitato di liberazione Nazionale proclama l’insurrezione in tutta l’Italia settentrionale. Il 27 aprile Mussolini cerca rifugio in Svizzera travestito da soldato tedesco, ma viene riconosciuto dai partigiani; il 28 aprile viene fucilato. Il giorno dopo si arrendono le armate tedesche e fasciste. Il 30 aprile Hitler si toglie la vita a Berlino, assediata dai Russi. L’11 giugno la Venezia Giulia è divisa in due parti: la zona A, comprendente Gorizia, Trieste e la fascia costiera, posta sotto il controllo degli Alleati, e la zona B, amministrata dagli jugoslavi. I partigiani comunisti jugoslavi, nel tentativo di allargare la propria sfera di influenza per instaurare il dominio comunista, causano un numero imprecisato di morti, soprattutto italiani. Molte vittime sono gettate, spesso ancora vive, nelle profonde cavità naturali chiamate foibe. Un altro dramma riguarda gli istriani: gli italiani sono costretti con la forza ad abbandonare tutto, molti sloveni e croati se ne vanno per non vivere sotto la dittatura comunista. L’esodo istriano, iniziato nel 1943, si è protratto sino al 1946. Il 26 giugno cinquanta governi firmano a San Francisco lo statuto delle Nazioni Unite.

NOTE

1) ARRIGO PIZZOLON, La Nuova Magrini Galileo di Battaglia Terme, Stampa La Garangola, Padova, 2002, p. 32.
2) BRUNO SAVIN, “E noi… chi siamo!?” 1939-1946 Battaglia Terme nella 2a Guerra Mondiale, 2006, p. 230.
3) A cura di FLAVIANO ROSSETTO, Monselice nella seconda guerra mondiale, Appunti di storia monselicense-11, Città di Monselice, 2009, pp. 47-48.
4) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 232.
5) Ivi, p. 233.
6) Ivi, p. 235.
7) GIL sta per Gioventù Italiana del Littorio, organizzazione giovanile fascista fondata il 29 ottobre 1937. Molte squadre vi aderiscono, aggiungendo questa sigla al proprio nome.
8) MARIO BOETTO, Un secolo di storia. Dalla Monselicense al Calcio Monselice 1926, edizione 2009, pag. 47.
9) La squadra della città di Rovigo dal 1927/28 al 1941/42 si chiama Gruppo Sportivo Fascista Rovigo; nel 1942/43 prende il nome di Associazione Calcio Rovigo.
10) STEFANO CASALICCHIO, CARLO FONTANELLI, 1893-2006 Oltre un secolo di calcio a Rovigo, GEO edizioni 2006, pp. 102-106.
11) Nelle due stagioni con il Padova Rocco giocherà 47 partite di campionato, con 15 gol; 5 le partite di Coppa Italia, 2 i gol.
12) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 320.
13) Ivi, p. 328.
14) “Il Littoriale”, 28 luglio 1941.
15) 1 lira del 1941 equivale a 0,618 euro del 2011; 80.984 lire a 50.055,56 euro.
16) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 327.
17) “Il Littoriale”, 13 settembre 1941.
18) Ivi, 10 ottobre 1941.
19) Ivi, 20 ottobre 1941.
20) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 323.
21) TARCISIO CARON, Il Pallone a Solesino, Grafiche Dielle Editrice, 1995, p. 55.
22) Ivi, p. 50.
23) STEFANO CASALICCHIO, CARLO FONTANELLI, Op. cit., pp. 111-114.
24) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 387.
25) Le Officine di Battaglia erano già state assorbite dalla SADE (nata nel 1905) dal 1913 al 1931.
26) ANTONIO NAPOLI, Mondo operaio della Galileo, in PIER GIOVANNI ZANETTI (a cura di), Battaglia Terme Originalità e passato di un paese del Padovano, Comune di Battaglia Terme, Ed. La Galiverna, 1989, p. 214.
27) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 309.
28) Ivi, pp. 488 e 491.
29) Ivi, p. 460.
30) MARIO BOETTO, op. cit., p. 50.
31) ANDREA CASELLI, BiancoRosso Cento anni di sport a Monselice, Edizioni CLEM, 1986, p. 19.
32) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 165.
33) Ivi, p. 274. Intervista a Piva Ottorino.
34) ARRIGO PIZZOLON, op. cit., p. 32.
35) BRUNO SAVIN, op. cit., pp. 470 e 542.
36) ANTONIO NAPOLI, op. cit., pp. 214 e 216.
37) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 327.
38) FANTINO COCCO E PAOLO DONÀ, Quartostadio, 1992, vol. 1, p. 222. A proposito dell’amichevole Padova-Monselice, nel libro di Boetto si afferma che il risultato è stato di 3-3. MARIO BOETTO, op. cit., p. 51.
39) Sac.GUIDO BELTRAME, La parrocchia di S. Giacomo e il paese di Battaglia, 1997, p. 29.
40) BRUNO SAVIN, op class=”new2″. cit., p. 524.
41) ANTONIO ROMANO, DINO GROSSI, GIUSEPPE BONAFÉ (a cura di), Battaglia Terme 1944/45, Documenti per una microstoria, Editrice La Galiverna, 1995, pp. 12, 19-21.
42) Don Marco Romano è parroco di Battaglia Terme dal 1936 al 1951.
43) ANTONIO NAPOLI, op. cit., p. 214.
44) BRUNO SAVIN, op. cit., p. 576.
45) Ivi, p. 577.