Parrocchia di Battaglia Terme 1924-1945

Libro cronistoria della Chiesa e parrocchia di S. Giacomo Apostolo in Battaglia Terme. Questo è il titolo dei resoconti che don Marco Romano scrisse per ben ventotto anni, dapprima come cappellano e poi come parroco della parrocchia di S. Giacomo in Battaglia Terme. Queste annotazioni sono proseguite fino al 1970, in forma sempre più circostanziata, ad opera dei due parroci che gli succedettero: don Gaetano Torresin e don Mario Merlo.
Ringraziamo l’attuale parroco don Edoardo Bregolin per averci dato il consenso alla pubblicazione di questo prezioso documento, in gran parte ancora inedito, e Luciano Donato per aver ordinato e trascritto tutte le annotazioni. La nostra scelta editoriale è quella di rispettare per quanto possibile il testo e le modalità con cui esso è stato stilato. In questa prima parte viene pubblicato quanto scritto nel periodo che va dal 1924 al 1945, anno in cui si conclude la seconda guerra mondiale.

Libro cronistoria della Chiesa e parrocchia di
S. Giacomo Apostolo in Battaglia Terme

Detto libro fu iniziato per cura del
Sac. D. Marco Romano

Don Marco Romano, giovane sacerdote.

Ritratto di un allora giovane don Marco Romano.

Foto tratta da: Savin Bruno, E noi… chi siamo!? 1939-1946 Battaglia Terme nella 2° Guerra mondiale, 2006, p. 78.

Anno 1924

Parroco dal 1885 D. Angelo Guazzo
Nato a Cittadella 1856

Cappellano del Catajo e coadiutore D. Marco Romano,
nominato il 23 dicembre 1923

Anno Domini 1925

Durante quest’anno si fecero importanti lavori nella Chiesa parrocchiale:

1) Si provvide al rinnovo del pavimento della Chiesa in pietra bianca e rossa di Verona. Avendo trovato che nel pavimento della Chiesa vi erano innumerevoli tombe in parte cadenti si è dovuto fare un sottofondo di calcestruzzo che desse sicurezza al pavimento. I quadri di pietra misurano il lato di cm. 25 furono lavorati dalla ditta fr.lli Milani di qui, la posa in opera fu fatta dalla ditta Dorigato Felice. Il lavoro complessivo importò come spesa di 18.000 Li. It. I lavori furono pagati con circa lire cinquemila della cassa della fabbriceria, il resto con spontanee offerte della popolazione.

Anno Domini 1926

Lavori in Chiesa

Durante quest’anno si provvide alla ripassatura del coperto della Chiesa, e si provvide alla tinteggiatura della chiesa e alla decorazione della Cupola, il lavoro fu eseguito dal pittore Bordin di Este.
Si provvide anche al rifacimento dei telai delle finestre della cupola.
Nella parete nord della Chiesa si era manifestata una larga fenditura, e si provvide al rinforzo del muro con anelli di calcestruzzo e ferro.
Detti lavori importarono una spesa di £. 35000.
Detti lavori furono pagati dalla popolazione: quasi tutte le famiglie della parrocchia offrirono a questo scopo una lira tutte le domeniche e feste dell’anno.

Visita Pastorale

Il 21 Febbraio di quest’anno, Sua Ecc.za Mons. Elia dalla Costa fece la visita pastorale alla parrocchia.
Al mattino per tempo fu incontrato da numerosa popolazione al ponte nuovo e accompagnato in Chiesa accolto al canto dell’”Ecce Sacerdos Magnus” celebrò la S. Messa e distribuì la S Comunione a cinquecento fedeli – impartì la Benedizione Pasquale e le assoluzioni funebri.
Amministrò più tardi la S. Cresima a cento e tredici fanciulli.
Nel pomeriggio visitò gli oratori del Cattaio, di S. Elena, e l’oratorio privato della Signora Bisi-Prosdocimi.
Alle ore 14 ½ fece la visita ai fanciulli della dottrina cristiana, gli esaminati furono 240 – Alle funzioni sua Eccellenza predicò, impartì la benedizione Eucaristica e ricevette quindi i soci dell’Azione Catt. Ripartì per Padova alla sera ossequiato dalla popolazione.

Elia Dalla Costa, vescovo di Padova (1923), arcivescovo di Firenze (1931) e cardinale (1933).

Elia Dalla Costa. Nato a Villaverla (VI) nel 1872, venne  ordinato sacerdote nel 1895; oltre ai Seminari vescovili di Vicenza e di Padova, frequentò anche la Facoltà di Lettere presso l’Università di Padova, dove si laureò due anni dopo l’ordinazione sacerdotale. Dapprima Cappellano e poi parroco, nel 1923 fu eletto da Pio XI vescovo di Padova, dove rimase fino al 1931, quando fu nominato arcivescovo di Firenze. Nel 1933 Pio XI lo creò cardinale. Morì nel 1961 e venne sepolto in Santa Maria del Fiore. Nel 1981 fu aperta la causa per la sua beatificazione.

Foto: cathopedia.org

Anno 1927

Fusione delle campane

quest’anno si è dovuto rifondere il concerto delle campane, perché la campana principale si ruppe in seguito al suono esasperato (una notte intera) voluto dalle autorità politiche, per un attentato al capo del Governo, che fortunatamente non raggiunse il triste intento 1.
La spesa fu di lire 5583,84. denaro ricavato dalle offerte spontanee della popolazione.

Visita del Vescovo

Il 15 maggio sua Ecc.za Monsignor Elia dalla Costa, invitato dal Parroco venne a benedire la statua del Sacro Cuore ed ad amministrare la Cresima.
Celebrò la S. Messa, amministrò la S. Comunione a numerosi fedeli e benedisse la statua nuova del Sacro Cuore. Più tardi amministrò la S. Cresima ad un centinaio di fanciulli.

Anno 1928

Fulmine sul campanile

La sera del 15 Aprile un fulmine caduto sul campanile, demolisce parte del cornicione che sta sopra la cella campanaria dal lato nord, il materiale caduto sul tetto della Chiesa, sfondava il coperto, e parte del soffitto, fu un vero miracolo se non si ebbero vittime.
I lavori di restauro furono intrapresi subito dall’ing. Comunale Benedetto Peloso, la spesa di riparazione del campanile e del tetto importò la spesa di £ 10.000 – Parte furono pagate dal Comune (£5000) dall’assicurazione (Società Catt. di Verona) si ebbero £ 2000, il resto fu dato dalla popolazione –
Danni riportò pure la casa Canonica specialmente sul tetto –

Battaglia Terme, la chiesa di S. Giacomo prima del 1928.

La chiesa di San Giacomo prima del 1928. Si noti che la copertura del campanile ha una forma diversa da quella attuale. A ridosso del campanile, la stretta canonica.

Foto tratta da: Savin Bruno, E noi… chi siamo!? 1939-1946 Battaglia Terme nella 2° Guerra mondiale, 2006, p. 77.

Anno 1929

Ampliamento della parrocchia

In quest’anno Sua Ecc.za il Vescovo di Padova smembrò dalla Parrocchia di S. Pietro Montagnon un appezzamento di terreno e tre case e le incorporò nella parrocchia di Battaglia. = “Decretiamo: il territorio compreso fra il fosso Rialto e l’arginello che parte dal detto fosso e va a congiungersi con il canale di Battaglia, è dismenbrato dalla Parr. di S. Pietro Montagnon ed è unito ed incorporato in perpetuo alla Parrocchia di Battaglia.”

Dato a Padova Curia V. 25 marzo 1929
firmato + Elia dalla Costa

Anno 1930

Ampliamento della Parrocchia

Sua Ecc.za il Vescovo Elia Dalla Costa in data 14 aprile provvedeva all’ampliamento dei confini della Parrocchia smembrando il territorio di alcune parrocchie limitrofe ed unendolo a quello della parrocchia di Battaglia =
a) Dalla parrocchia di Carrara S. Giorgio smembrandosi il territorio compreso entro i seguenti confini: ad Ovest la strada di Padova – Battaglia all’altezza del ponte del Ca sud il Vigenzone Cattaio, indi il canale che segue il confine fra il comune di Carrara S. Giorgio e quello di Battaglia e Pernumia; a sud il Vigenzone a est i confini fra il comune di Carrara S. Stefano e di S. Giorgio sino alla casa Bottin, indi la strada sino alla casa Pantano inclusa, poi il nuovo scolo consorziale la Comuna; a nord il terreno segnato a NI mappali 118-116-51-93-30-29 case Salvan incluse e la strada Padova – Battaglia è assegnato in perpetuo alla Parr. Di Battaglia T. L’Oratorio del Pigozzo fino a che rimarrà nelle attuali condizioni rimane alla Parr. Di Carrara S. Giorgio.
b) Dalla parrocchia di Pernumia il territorio compreso fra lo scolo consorziale la Comuna ed il canale Vigenzone appartenente alla parrocchia di Pernumia è aggregato in perpetuo alla Parr. Di Battaglia –
c) Dalla Parrocchia di Galzignano: il territorio compreso fra la strada Battaglia – Galzignano a partire a Est della località Civrana, sino alla località Scasura, lo scolo che parte da questo punto e va fino alla fossa Comuna, indi su dalla fossa sino alla strada che circonda il monte Lispida, è sottratto dalla Parr. Di Galzignano ed è sottratto dalla Parr. di Galzignano ed è aggregato in perpetuo alla parr. di Battaglia.
d) Dalla Parrocchia di Carrara S. Stefano: il territorio che confina ad Ovest col comune di Carrara S. Giorgio a sud col canale Vigenzone ad est col terreno segnato coi NN. mappali 20 – 118 – 28 – 138 – 100 – 156 ed a nord coi nn. Mappali 155 – 99 – 98 – e la via Chiodare è assegnato in perpetuo alla parr. di Battaglia –

Battaglia Terme, confini del Comune e della Parrocchia.

La cartina mostra i confini del Comune di Battaglia Terme e quelli della Parrocchia.

Nostra rielaborazione dell’immagine pubblicata in Savin Bruno, E noi… chi siamo!? 1939-1946 Battaglia Terme nella 2° Guerra mondiale, 2006, p. 5.

Anno 1931

Nulla di notevole in quest’anno –
I nati furono 91 in quest’anno
I Morti furono 28
I matrimoni 16

Anno 1932

Celebrazione centenario della Chiesa

In quest’anno si celebrò con grande solennità il VI centenario della fondazione della Chiesa, data questa che si poté rilevare da una iscrizione dell’epoca murata sulla facciata della Chiesa.
La festa ebbe luogo il 13 di novembre, fu apparecchiata con un triduo di predicazioni tenuto dal Rev. D. Lino Stevanin, triduo al quale accorsero tutti i parrocchiani.
Per la celebrazione venne il molto Rev. Mons. Primo Carmignotto il quale cantò la Messa solenne e tenne un appropriato discorso.
Nel pomeriggio vi fu una solenne processione Eucaristica che percorse la via Terme e la via Roma, sul ponte della piazza fu eretto un altare e da questo si impartì la Benedizione Eucaristica al popolo che numerosissimo era accorso per questa celebrazione. In detta occasione fu dato alla stampa un numero unico dal titolo “S. Giacomo della Battaglia, con un breve cenno storico della Chiesa e della Parrocchia”. Copia di detto numero unico è conservata in archivio parr. nella busta documenti storici.

Battaglia Terme. Facciata della vecchia parrocchiale di S. Giacomo, parte destra.

Facciata della vecchia chiesa parrocchiale di S.Giacomo, parte destra. Tra la finestra e la base della statua si trova l’iscrizione che testimonia la data di fondazione della chiesa.

Foto: Carmelo Donà.

Battaglia Terme, vecchia parrocchiale di S. Giacomo. Iscrizione in gotico maiuscolo.

Vecchia chiesa parrocchiale di S. Giacomo. L’iscrizione in gotico maiuscolo apparteneva alla trecentesca chiesa di S. Giacomo ed è stata ricollocata nel secolo XVIII, dopo che la costruzione ha subito delle importanti modifiche. Il blasone scaccato corrisponde a quello della nobile famiglia Zacchi (anche Zacco).

Questo il testo dell’iscrizione:

· M · III · XXXII · CONSTITVTA FUIT HAEC ECCL · PER DOMINOS · PETRUM JUD. DA LA CAMPAGNOLA · GVALPERTINVM MVSSATVM · CONRADUM NOT. DE ZACHIS COMESARIOS TESTAMENTI D.NAE FINAE · ET EXECUTORES TESTAMENTI D.NI JACOBI IPSIVS FILII · ET D.NI ANTONII DE ZACHIS · ET DE BONIS IPSIUS D.NI JACOBI · ET DOTATA FUIT DE OCTAVA PARTE QVATVOR ROTARVM MOLENDINORVM BATALEAE A LATERE VERSUS MONTEM SILICEM ·

Riportiamo due traduzioni del testo:

1332. Questa chiesa fu costruita dai signori Pietro, dottore in entrambe le leggi; dalla Campagnola, Gualpertino Mussato, Corrado notaio de Zacchi mandatari del testamento della signora Fina ed esecutori del testamento del Sig. Giacomo suo figlio, e del Sig. Antonio de’ Zacchi, e dei beni dello stesso Sig. Giacomo, e [la chiesa] fu dotata dell’ottava parte di quattro ruote dei mulini di Battaglia dal lato verso Monselice. (Sac. Guido Beltrame, Iscrizioni di Battaglia, inedito)

Questa chiesa fu fondata nel 1332 da Pietro della Campagnola, Gualpertino Mussato e dal notaio Corrado de Zacchi, commissari testamentari della signora Fina ed esecutori testamentari di suo figlio Giacomo e di Antonio de Zacchi.
Dai beni dello stesso Giacomo ricevette in beneficio l’ottava parte dei proventi delle quattro ruote dei mulini di Battaglia dalla parte di Monselice. (Franco Marchioro, Agri baptaliensis corpus inscriptionum, La Galiverna, 2006, p. 93).

Foto: Carmelo Donà.

Venuta del Vescovo Mons. Elia Dalla Costa

Il giorno 17 gennaio, il Vescovo di Padova doveva venire in Visita Pastorale, ma essendo stato nominato Arc. Di Firenze la visita Pastorale fu sospesa, il vescovo però venne a celebrare la S. Messa e a cresimare.
Furono Cresimati circa duecento fanciulli della parrocchia.

Anno 1933

Visita pastorale di S. E. Mons. Carlo Agostini

Il giorno 15 gennaio 1938 ebbe luogo la prima visita pastorale del Vescovo Mons. Carlo Agostini.
La visita fu preparata dal Rev. D. Lino Stevanin segretario dell’ufficio missionario.
Sua Ecc. giunse alle ore 6 del mattino, e accompagnato dal clero in chiesa celebrò la S. Messa, predicò al Vangelo, circa 900 fedeli si accostarono alla comunione.
Alle ore 9 amministrò la cresima a circa 200 fanciulli.
Visitò gli oratori di Villa Egizia dei conti Emo al colle di S. Elena ed al Cataio.
Ricevette i fabbriceri, le autorità civili.
Nel pomeriggio visitò la dottrina Cristiana, interrogò tutti i fanciulli, poi si cantò il Vespro e S. Ecc. fece il catechismo, finite le funzioni S. E. parlò agli Associati dell’Azione Cattolica.
Visitò quindi gli apparamenti; la Chiesa la Canonica e fece ritorno a Padova verso le 19 di sera, acclamato dal popolo.

Note demografiche

In quest’anno i nati furono 74
I matrimoni 10
I morti 40

Anno 1934

Malattia del Parroco

Fatti degni di nota non si verificarono in quest’anno.
Il vecchio parroco causa gli acciacchi della vecchiaia fu sempre indisposto così che molti giorni non poté celebrare la S. Messa.
Nei giorni festivi venne a celebrare ed a confessare un Padre dei Minori Francescani di Monselice.

I Comunione

Il giorno della festa della SS.ma Trinità con opportuna solennità furono ammessi alla I Comunione N° 52 fanciulli e N° 50 fanciulle.

Note demografiche

quest’anno i battezzati furono n° 86
I matrimoni n° 31
I morti n° 31

Anno 1935

Am-ne della Cresima

Il giorno 26 giugno venne sua Ecc.za Mons. Carlo Agostini ad amministrare la Cresima ai giovanetti delle nostra parrocchia e parrocchie circostanti.
S. E. giunse alle ore tre pomeridiane ossequiato dal Vicario Adiutore e dal signor Podestà, passò subito in Chiesa ove iniziò subito (la) funzione, fu amministrata la cresima a circa 400 fanciulli dei quali 185 della nostra Parrocchia.
Finita la funzione S.E. passò a riverire il vecchio Parroco ormai impossibilitato a muoversi.
Ossequiato da tutto il popolo S.E. partì alla volta di Galzignano.

Morte del Parroco D. Angelo Guazzo

Il giorno 22 Novembre passò a miglior vita il Rev. D. Angelo Guazzo parroco di Battaglia Terme dal 5 settembre 1885. Morì assistito dal Vic. Adiutore e confortato dai SS.mi Sacramenti.
Il cordoglio fu di tutti i parrocchiani i quali parteciparono in massa ai funerali e offrirono circa 2000 lire per il necessario per i funerali e perché in cimitero sia fatto tumulo decoroso per porvi il cadavere. Ai funerali intervennero tutti i confratelli della Vicaria, e funzionò il Vicario Adiutore che fungeva anche da delegato Vescovile per la Vicaria.

Don Angelo Guazzo, parroco di Battaglia Terme dal 1885 al 1935, in una foto del 1926.

Don Angelo Guazzo, parroco di Battaglia Terme per ben cinquant’anni, in una foto del 1926. Nato a Cittadella nel 1856 e ordinato sacerdote nel 1880, dopo essere stato Cooperatore prima a Cittadella e poi a Pernumia, nel 1885 fu nominato parroco della Parrocchia di S. Giacomo maggiore di Battaglia.

Foto: archivio privato.

Note demografiche

In quest’anno i battezzati furono n. 60
I matrimoni n. 16
I morti n. 38

Note

1) Dopo essere divenuto capo del governo, Benito Mussolini fu oggetto di diversi attentati. Il primo, che fu sventato, avvenne il 4 novembre 1925. Il 7 aprile 1926 una donna gli sparò un colpo di pistola, mancandolo per poco. L’11 settembre dello stesso anno un anarchico lanciò una bomba contro l’auto del Duce: la bomba rimbalzò sull’auto ed esplose in strada. Il successivo 31 ottobre venne sparato un colpo di pistola all’indirizzo di Mussolini, che fu sfiorato dal proiettile. Seguirono due attentati di stampo anarchico, avvenuti nel 1931 e nel 1932. Non sappiamo a quale degli attentati precedenti al 1927 si riferisca la nota; probabilmente a quello che ha avuto una più vasta eco, e cioè l’attentato del 31 ottobre 1926. Attentati a Benito Mussolini, URL consultato il 30 dicembre 2016.