Con l’avanzata del fronte e delle operazioni belliche da sud verso nord, dopo il 9 settembre 1943, parte delle maestranze e dirigenti delle Officine Galileo di Firenze si trasferirono a Battaglia portando con loro anche macchinari ed attrezzature preziose per continuare la produzione che era in corso a Firenze.
Fra queste macchine è da ricordare la “Genevoise” (Macchina utensile ad alta precisione), la quale nell’ultimo periodo del conflitto, per evitarne il trasferimento in Germania da parte del Comando Tedesco qui operante, fu smontata, imballata accuratamente, nascosta in Laguna fino alla fine del conflitto. Questo è un esempio di come la gente attendesse con fiducia la ripresa industriale postbellica.
È doveroso ricordare che il 30 e 31 ottobre 1944 lo Stabilimento subì dei pesanti bombardamenti degli Alleati che causarono vittime e danni.
Reparti delle officine Galileo dopo le incursioni aeree avvenute il 30 e 31 ottobre 1944.
Dopo il secondo conflitto mondiale nel 1946 per tutti gli stabilimenti dell’Azienda Galileo (SADE) di Firenze – Battaglia – Milano – Taranto – La Spezia – Marghera, si rese necessaria la riorganizzazione e l’esigenza ad una riconversione della produzione per un mercato prevalentemente a carattere civile. Anche Battaglia dovette ricercare in modo autonomo delle soluzioni e delle idee nuove, più adatte alle sue maestranze e ai suoi impianti produttivi.
Vennero avviate così ricerche e nuove esperienze nella costruzione di telai per la tessitura – rimorchi per motrici e persino il progetto di una vettura con motore stellare e tanti altri tipi di macchine ed attrezzature.
Riconversione industriale. Macchine tessili – Carde.
Riconversione industriale. Reparto montaggio rimorchi.
Sega a nastro.
Era ovvio poi che la SADE, passato il turbine della guerra e dovendo ricostruire ed ampliare i suoi impianti di produzione e trasporto di energia elettrica, volesse intensificare questo tipo di costruzioni elettriche presso lo Stabilimento di Battaglia.
Fu ripresa su scala industriale la costruzione di apparecchiature elettriche per media alta ed altissima tensione, con una rapida affermazione anche in campo internazionale.
Fu realizzato uno studio tendente a ridurre peso e volume degli interruttori ad olio ridotto di media ed alta tensione, aumentandone le prestazioni. I risultati si rilevarono così positivi che il seppur modesto interruttore tipo OPR risultò nel mercato quello con il miglior rapporto peso-potenza.
Per le prove di corto circuito sugli interruttori di media tensione furono utilizzati i generatori della SADE, installati nella centrale del Fadalto (Vittorio Veneto).
Per accelerare i tempi di realizzazione di nuovi interruttori furono pure usati e perfezionati dei brevetti della ex Scarpa Magnano.
Furono avviate le prime importanti forniture di apparecchiature elettriche ai Paesi dell’Est (Polonia, ex Jugoslavia, Romania ecc.).
Nel 1949 la SADE decise e costituì le “Officine Galileo di Battaglia Terme S.p.A.” scorporandole dalle Officine Galileo di Firenze. Queste assunsero, subito dopo, la ragione sociale di “Officine Elettromeccaniche Galileo di Battaglia Terme S.p.A.“.
Officine Galileo, Battaglia. Uscita maestranze.
A cura di Arrigo Pizzolon
La Nuova Magrini Galileo di Battaglia Terme. Cento anni di storia di un’industria. Testimonianze di un passato e speranze per il futuro, a cura di Arrigo Pizzolon. Padova, La Garangola, 2002 – pagine 31-50 (Capitolo 4).