L’acquedotto comunale di Battaglia Terme

Il progetto di acquedotto del 31 marzo 1933

In data 31 marzo 1933 l’ingegnere Benedetto Peloso presentava il suo terzo progetto per la costruzione di un acquedotto a Battaglia Terme.
Nella relazione che lo accompagnava egli premetteva le condizioni con le quali era stato ottenuto il prestito di L.400.000; le motivazioni sottostanti al primo studio del 1921 e quelle che avevano causato il suo accantonamento; la seconda ipotesi di realizzazione, che rispondeva alle maggiori esigenze idriche di un paese in continua evoluzione e crescita, e le effettive difficoltà di esecuzione anche di quest’opera. Poi continuava:
“II centro urbano di Battaglia trovasi in una zona termale e perciò non vi è possibilità di approvvigionamento idrico mediante sfruttamento di falde artesiane […]. D’altra parte l’approvvigionamento di detto centro urbano s’impone in modo assoluto essendo inconcepibile che una stazione termale di una certa importanza manchi d’acqua potabile […]. Col nuovo progetto si ritorna al criterio di utilizzare alcune sorgenti site nel limitrofo comune di Galzignano, e più propriamente una, denominata sorgente Crestani, che da sola da una portata di massima magra di litri 2 al secondo; sorgente questa non considerata nel primo progetto perché trovandosi a quota relativamente bassa (53,34) rispetto a quella della vasca di arrivo e misura al serbatoio, imponeva l’adozione di tubature di maggior diametro e quindi un costa più elevato. Tale difficoltà di carattere economico ha ora un’importanza assai minore data la fortissima diminuzione del prezzo delle tubazioni dal 1921 ad oggi. In unione a tale sorgente d’importanza principale verrebbe utilizzata anche una seconda, denominata sorgente Bressan, della portata di massima siccità calcolata in progetto di litri 0,7 al secondo […]. II progetto è corredato dei necessari referti del Laboratorio Provinciale d’igiene, nonché del parere del Consiglio Provinciale Sanitario […]. Gli accertamenti eseguiti da quest’ufficio dopo un lungo periodo di siccità, […], hanno confermato anche in tali condizioni di magre veramente eccezionali la portata di litri 2 al secondo per la sorgente Crestani, mentre per la sorgente denominata Bressan si è riscontrata una portata di litri 0,4 al secondo in confronto di litri 0,7 al secondo di progetto. […] Ad ogni modo, anche tenendo conto solo delle portate minime controllate e delle quantità d’acqua che in base agli accordi intercorsi col comune di Galzignano e col proprietario della sorgente Bressan dovranno essere lasciate per gli usi locali, la portata complessiva a favore del comune di Battaglia risulterebbe più che raddoppiata rispetto a quella prevista nel primo progetto. […] Nei riguardi tecnici il progetto, pur con variazioni conseguenti alla captazione e condotta della nuova sorgente Crestani ed all’abbandono di tre delle altre sorgenti prima considerate, segue i criteri adottati nel vecchio progetto debitamente approvato, mentre nei riguardi economici il progetto stesso risponde a concetti di giusta economia. […] La soluzione proposta è sicuramente la più economica sia nei riguardi delle spese di impianto che per quelle di esercizio che risultano assolutamente minime. […] Con l’esecuzione del progetto in esame il comune di Galzignano ha il beneficio di una modesta dotazione d’acqua in servizio del centro agglomerato del paese senza alcun onere di spesa, con possibilità di provvedere indipendentemente ad un più abbondante approvvigionamento idrico del centro e della rimanente parte del paese mediante l’utilizzazione di altre sorgenti che rimangono a sua disposizione. […] II comune di Galzignano sembrerebbe disposto a dare il suo consenso ed appoggio per la costruzione dell’acquedotto di Battaglia” chiedendo una disponibilità d’acqua di 100 ettolitri sulle 24 ore e richiedendo “pure un concorso del comune di Battaglia nell’esecuzione di opere di conduttura per la costruzione di un acquedotto a suo esclusivo vantaggio. […] Utilizzando il comune di Battaglia due sorgenti di proprietà private quali sono dal comune di Galzignano riconosciute non necessarie per l’alimentazione di un acquedotto a suo esclusivo servizio, il concorso, anche parziale, di Battaglia per la spesa di un tale acquedotto sembra inammissibile. Sembrerebbe invece opportuno ed equo che, oltre a lasciare a disposizione del comune di Galzignano i 100 ettolitri giornalieri a compenso della concessione per la posa della tubazione lungo le strade comunali, in prossimità alle due sorgenti venissero collocate due fontanine modulate di cui quella prossima alla sorgente Bressan dovrebbe assicurare in qualunque condizione di magra e quindi anche durante la massima siccità un’erogazione nella quantità minima di ettolitri 4 giornalieri, come stabilito nel Decreto Ministeriale 17 gennaio 1929 che approvava il vecchio progetto, e quella in prossimità della sorgente Crestani dovrebbe assicurare un’erogazione minima di ettolitri 10 nelle 24 ore. […]
L’eventualità di un contributo del comune di Battaglia nella costruzione di un acquedotto in servizio di Galzignano potrebbe essere esaminata solo nel caso che con tale costruzione il comune di Battaglia fosse liberato dagli obblighi in massima concordati […].
Nei riguardi infine delle varie opposizioni presentate in sede di pubblicazione del progetto si fa presente che esse si riferiscono principalmente alla quantità ed al prezzo delle superfici espropriande per creare una zona di protezione delle sorgenti nonché per il prezzo proposto per I’esproprio della sorgente Crestani.
In proposito questa ufficio fa presente che in via esecutiva potrà essere portata una qualche riduzione alle zone stesse ritenendo superfluo estenderle per lunghi tratti a valle del punto di raccolta. Dovrà invece essere assicurato, mediante imposizioni di servitù, il libero accesso da parte del personale di custodia e manutenzione dell’acquedotto, alle opere di presa. […]
Per quanta riguarda le opposizioni presentate dai privati riferentesi alle indennità offerte, si ritengono intempestivi i ricorsi stessi […].
L’importo complessivo delle opere risulta di L.400.000 48, delle quali L.342.000 per le opere relative alla conduttura adduttrice e L.58.000 per opere di distribuzione interna” 49.
II 4 aprile 1933 il comune di Battaglia, con deliberazione podestarile N.497 – 20, approvava il nuovo progetto redatto dall’ing. Peloso 50.
In data 11 aprile veniva inoltrato il carteggio al Genio Civile di Padova che rispondeva il 26 maggio 1933, tramite la Regia Prefettura, richiedendo alcune modifiche e chiarimenti 51.
In attesa dell’approvazione complessiva del progetto, il Podestà di Battaglia domandava al Prefetto di Padova, in data 12 luglio 1933, la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera per velocizzare I’iter degli espropri 52, il quale rispondeva il 21 dello stesso mese autorizzando quanta richiesto 53.
Presso l’Ufficio di Prefettura e per 15 giorni consecutivi decorrenti dal 28 luglio 1933, data di pubblicazione ed inserzione dell’avviso nel Foglio degli Annunci Legali della Provincia, venne depositata la suddetta domanda, la relazione sommaria ed il piano particolareggiato di esecuzione. Contemporaneamente, presso le Segreterie Comunali dei due comuni interessati, rimaneva depositata una copia del predetto piano di esecuzione contenente l’elenco delle indennità offerte agli espropriandi 54. Chiunque, durante il periodo dei 15 giorni, poteva prendere conoscenza dei documenti depositati e presentare per iscritto o verbalmente le proprie osservazioni.
Le indennità proposte erano 55:
per la sorgente denominata Crestani e terreno circostante in località Pianzio di Galzignano, di proprietà di Zanini Catterina fu Luigi e Bennacchio dott. Giobatta fu Angelo, coniugi, venivano offerte L.34.115 56;
per terreni circostanti la suddetta sorgente, di proprietà di Brasola Angelo fu Antonio, livellario, e Steiner dott. Gilberto di Giulio, venivano offerte L.1.150 57;
per altri terreni di proprietà del solo Brasola Angelo fu Antonio, L.1135 58;
per la sorgente denominata Bressan e terreno circostante in località Cingolina di Galzignano, di proprietà di Pizzo Luisa fu Luigi, proprietaria, e Gresotto Amalia fu Ferdinando, usufruttuaria, venivano offerte L.17.970 59;
per terreni circostanti a questa sorgente, di proprietà di Lunardi Giuseppe fu Valentino, usufruttuario, Lunardi Antonio e Valentino fratelli di Giuseppe, proprietari, venivano offerte L.690 60.

Progetto di acquedotto comunale del 31 marzo 1933. Nella planimetria sono evidenziate le sorgenti.

Planimetria che evidenzia le sorgenti del progetto di acquedotto comunale del 31 marzo 1933.

Avvenuta la pubblicazione, il comune di Galzignano scrisse a quello di Battaglia il 12 agosto 1933 informandolo che nessun reclamo era state presentato. Vi furono però espressioni di dubbio da parte degli abitanti della zona sottostante alle sorgenti destinate per l’acquedotto in quanta I’esecuzione del progetto poteva influire sulla potenzialità idrica dei pozzi. Tale dubbio fu oggetto già nel 1927 di analisi da parte del Genio Civile che aveva assicurato che i pozzi non potevano subire la minima sottrazione d’acqua.
Successivamente la lettera sottolineava i precedenti accordi fra i due comuni:
“II comune di Battaglia preleverà dalle sorgenti Bressan e Crestani I’acqua necessaria per il suo acquedotto, il quale sulle 24 ore avrà la portata di circa ettolitri 2000; per tale approviggionamento lo stesso comune di Battaglia acquisterà dai privati le sorgenti ed eseguirà ogni e qualsiasi lavoro inerente e conseguente per la raccolta dell’acqua, lasciando a disposizione di Galzignano lo sfioro delle stesse due sorgenti Bressan e Crestani, quella quantità d’acqua cioè esuberante dalla capacità del progettato acquedotto (lettera del 3 settembre 1927 N.749 Podestà Ghezzi). Inoltre dovrà il comune di Battaglia lasciare a disposizione di Galzignano ettolitri 100 d’acqua sulle 24 ore, della stessa sorgente Crestani, provvedendo per speciale conduttura e sbocco di detta quantità alla attuale vasca del lavello; il comune di Galzignano concede senza alcun vincolo presente o futuro, il diritto di posa e manutenzione della conduttura, lungo la sede stradale, accettando quello che il progetto tecnico prescrive per la esecuzione del lavoro. II comune di Battaglia a sua volta dovrà provvedere, dopo lo escavo del fosso per la tubazione, alla rimessa della sede stradale nello stato prestino, con impiego, ove occorra, di materiale ghiaioso, per ottenere il necessario consolidamento e livellazione della depressione del fianco stradale che, senza dubbio, si verificherà per il lavoro che verrà eseguito; lo stesso comune di Battaglia si impegna di eseguire a sue spese il lavoro per immettere l’acqua della sorgente Val de Fontana (Giazzana) alla vasca di raccolta della sorgente avv. Wolff. Presso questa sorgente il comune di Galzignano farà centro di raccolta dell’acqua di zona alta per il suo acquedotto; il comune di Battaglia da tale centro di raccolta resterà sollevato dalla spesa di tubazione e posa in opera della medesima per l’acquedotto di Galzignano; dovrà invece continuare, pure a sue spese, lo escavo e rinterro per la tubazione che dovrà scendere fino ad incontrare, sulla pubblica strada Cingolina, la conduttura dell’acqua della sorgente Bressan, quella cioè destinata per I’acquedotto di Battaglia; da quest’ultimo incrocio, dovrà esso il comune di Battaglia, accettare nel suo fosso conduttore i tubi dell’acquedotto di Galzignano fin dove questa avrà la possibilità di arrivare, compresa la conduttura per I’acqua di Villa Wolff, qualora intervenga atto di consorzio fra comune di Galzignano ed Avv. Wolff, per sfruttamento della sorgente di proprietà dello stesso signor Avvocato; la manutenzione della conduttura alta, cioè da sorgente Val di Fontana all’incontro con la tubazione di Fonte Bressan, resterà a carico di Galzignano; per quella del tratto inferiore verrà stabilita speciale convenzione fra i due enti; il comune di Galzignano accorda ogni più esteso appoggio al comune di Battaglia per gli atti di ordine interno e pubblico che si rendessero necessari per pratiche e lavori inerenti alla costruzione dell’acquedotto e per il suo funzionamento; il comune di Battaglia, per la esecuzione materiale di tutto il lavora, si impegna di assumere, o di far assumere, mano d’opera nella maggior parte di Galzignano e specie per i lavori estranei alla meccanica; la distribuzione dei pubblici fontanini di Galzignano, o vasche di deposito, e quant’altro dovesse riguardare l’acquedotto, e che in questa lettera non fosse stato accennato o provveduto, formerà argomento della convenzione speciale che si dovrà fare” 61.
Dopo aver avuto conferma ufficiale da parte del Podestà di Galzignano, in data 27 agosto 1933, della deliberazione necessaria a confermare tutte le clausole suindicate 62, il Podestà di Battaglia scrisse al Ministero dei Lavori Pubblici il 6 settembre 1933 63. In questa lettera si richiese l’approvazione delle varianti contenute nel nuovo elaborato, rispetto a quello del 6 luglio 1921, così da consentire l’inizio dei lavori entro l’anno in corso, termine fissato dallo stesso Ministero per il tramite del Regio Ufficio del Genio Civile di Padova.

Note
48 L. 671.840.880 nel 2001.
49 AC.B., Relazione dell’ing. Benedetto Peloso che accompagna il progetto di acquedotto del 31 marzo 1933, cart. Acquedotto Comunale, fasc. Progetto d’acquedotto del 31 marzo 1933 a firma ing. Benedetto Peloso.
50 A.C.B., Deliberazione del Podestà del 4 aprile 1933, cart. Acquedotto Comunale, fasc. Progetto d’acquedotto del 31 marzo 1933 a firma ing. Benedetto Peloso.
51 AC.B., Lettera del Genio Civile di Padova alla Regia Prefettura del 26 maggio 1933, cart. Acquedotto Comunale, fasc. Progetto d’acquedotto del 31 marzo 1933 a firma ing. Benedetto Peloso.
52 A.C.B., Lettera del comune di Battaglia al Prefetto di Padova del 12 luglio 1933, cart. Acquedotto Comunale, fasc. Progetto d’acquedotto del 31 marzo 1933 a firma ing. Benedetto Peloso.
53 AC.B., Decreto della Regia Prefettura N.8437 – 1765 del 21 luglio 1933, cart. Acquedotto Comunale, fasc. Progetto d’acquedotto del 31 marzo 1933 a firma ing. Benedetto Peloso.
54 A.C.B., Copia dell’avviso inserito nel Foglio degli Annunci Legali della Provincia del 28 luglio 1933, cart. Acquedotto Comunale, fasc. Progetto d’acquedotto del 31 marzo 1933 a firma ing. Benedetto Peloso.
55 A.C.B., Elenco degli espropri delle sorgenti e terreni in comune di Galzignano con lo elenco delle indennità, cart. Acquedotto Comunale, fasc. Progetto d’acquedotto del 31 marzo 1933 a firma ing. Benedetto Peloso.
56 L. 57.299.622 nel 2001.
57 L. 1.931.542 nel 2001.
58 L. 1.906.348 nel 2001.
59 L. 30.182.448 nel 2001.
60 L. 1.158.925 nel 2001.
61 A.C.B., Lettera del Podestà di Galzignano al Podestà di Battaglia del 12 agosto 1933, cart. Acquedotto Comunale, fasc. Progetto d’acquedotto del 31 marzo 1933 a firma ing. Benedetto Peloso.
62 A.C.B., Lettera del Podestà di Galzignano protocollata con il N. 1048 del 27 agosto 1933, cart. Acquedotto Comunale, fasc. Progetto d’acquedotto del 31 marzo 1933 a firma ing. Benedetto Peloso.
63 A.C.B., Lettera del Podestà di Battaglia al Ministero dei Lavori Pubblici del 6 settembre 1933, cart. Acquedotto Comunale, fasc. Progetto d’acquedotto del 31 marzo 1933 a firma ing. Benedetto Peloso.

La costruzione dell’acquedotto di Battaglia Terme

L’anno che vide definitivamente la nascita dell’acquedotto di Battaglia Terme fu il 1934.
In data 16 aprile il comune di Battaglia acquistò dalla Ditta Zanini Catterina e Benacchio dott. Giobatta alcuni terreni circostanti alla sorgente Crestani per L.2.000 64, comprensive di compensi per le servitù imposte 65. Per quanta riguarda la sorgente stessa, una controversia legale fra i coniugi Benacchio e la famiglia Tosi di Padova, che rivendicava la proprietà del bene, non ne permise l’immediata acquisizione da parte del comune di Battaglia. Nel frattempo, venne quindi decretata dalla Regia Prefettura di Padova l’occupazione della sorgente, per motivi di pubblica utilità, e venne indicata un’indennità di L.29.000 66 che il comune di Battaglia dovette versare presso la Cassa Depositi e Prestiti. I signori Tosi Arturo, Francesco e Salvatore di Padova si dichiaravano proprietari della sorgente Crestani in virtù di un’investitura del 1780 del Magistrato delle Acque della Repubblica Veneta 67. Dopo varie vicissitudini legali 68, ai Tosi venne attribuita la proprietà del bene reclamato e questi non ostacolarono la realizzazione del progetto di acquedotto 69.
Sempre il 16 aprile venne acquistato il terreno di proprietà della Ditta Lunardi Antonio e Valentino fratelli per L.700 70.
II 18 venne stipulato con la sig.ra Pizzo Luisa, in qualità di proprietario, e con la sig.ra Gresotto Amalia, in qualità di parziale usufruttuaria, l’acquisto della sorgente Bressan e terreni limitrofi individuati per L.18.000 71, comprensive delle servitù identificate nel contratto 72.
Per quanta riguarda le proprietà Brasola Angelo, livellario a Stainer dott. Gilberto, l’impossibilita di trovare un accordo amichevole portò il Prefetto di Padova a decretare il 2 maggio 1934 l’occupazione immediata, da parte del comune di Battaglia, degli immobili ritenuti indispensabili per l’opera da eseguire 73.
Per quest’ ultima occupazione il Prefetto invitava inoltre il comune di Battaglia a depositare presso la Cassa Depositi e Prestiti L.1.500 74 come futuro indennizzo a favore Brasola Angelo 75.
Infine, venne acquistata quella porzione di terreno dalla famiglia Dalla Francesca (Tenuta Cataio) necessaria alla costruzione del serbatoio per L.705 76.
La definitiva acquisizione di tutti gli immobili necessari al compimento dell’opera avvenne con la pubblicazione nel Foglio Annunzi Legali della Provincia, venerdì 7 dicembre 1934, del Decreto di espropriazione 77.

Nuovo acquedotto comunale di Battaglia Terme, planimetria generale (1935).

Planimetria generale del nuovo acquedotto comunale di Battaglia Terme (1935).

Venerdì 27 aprile 1934 venne pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del Regno D’Italia l’inserzione relativa all’appalto per la costruzione dell’acquedotto di Battaglia Terme 78, deliberata dal Podestà Emilio Palma il 23 dello stesso mese. La pubblica asta era indetta per il 15 maggio, presso una delle sale comunali. L’esecuzione dell’opera fu acquisita dall’Impresa Ing. Oliviero Colmignoli di Roma, rappresentata in loco dal suo procuratore ing. Virgilio Piva, pure lui di Roma, e venne sottoscritto il contratto in data 23 maggio 1935 N .14 di repertorio, reso esecutorio il 16 giugno 1934 N.11859/1765 e registrato in Monselice il 19 giugno 1935 79.
L’importo dei lavori dati in appalto fu di L.320.537,80 80 di cui L.268.000 81 per le condotte ed opere relative e L.52.537,80 82 per il serbatoio. In virtù dell’offerta di ribasso d’asta della suddetta ditta l’importo di liquidazione complessiva si attestò a L.317.748,01 83.
Vennero effettuati i seguenti pagamenti: una parte in data 1° dicembre 1934, una parte in data 1° maggio 1935 84 (complessivamente L.188.134,32 85) ed il saldo di L.129.613,69 86 il 4 settembre 1937 87.
I lavori, iniziati il 19 giugno 1934, furono dichiarati ultimati dal Direttore Tecnico in data 5 dicembre 1935, con la contestuale sottoscrizione da parte del Podestà di Battaglia, del rappresentante della ditta appaltatrice e del Direttore dei lavori, ing. Benedetto Peloso, del Verbale di consegna 88.

Note
64 L. 3.542.018 nel 2001.
65 A.C.B., Contratto di compravendita del 16 aprile 1934 in Ditta Zanini e Benacchio, cart. Acquedotto comunale, fasc. Preliminari amichevoli – Accordi – Decreti occupazione – Varie.
66 L. 51.359.267 nel 2001.
67 A.C.B., Atto stragiudiziale di notifica del 6 settembre 1933, cart. Acquedotto comunale, fasc. Preliminari amichevoli – Accordi – Decreti occupazione – Varie.
68 A.C.B., Atto di precetto immobiliare del 26 aprile 1934, Verbale di rilascio e di immissione in possesso di immobili del 12 maggio 1934 e Atto di diffida stragiudiziale del 21 febbraio 1935, cart. Acquedotto comunale, fasc. Preliminari amichevoli – Accordi – Decreti occupazione – Varie.
69 Successivi ricorsi della famiglia Benacchio fecero sì che i decreti di definitivo esproprio di fine 1934 fossero ancora indirizzati a loro.
70 L. 1.239.706 nel 2001. A.C.B., Contratto di compravendita del 16 aprile 1934 in Ditta Lunardi fratelli, cart. Acquedotto comunale, fasc. Preliminari amichevoli – Accordi – Decreti occupazione – Varie.
71 L. 31.878.166 nel 2001.
72 A.C.B., Contratto di compravendita del 18 aprile 1934, cart. Acquedotto comunale, fasc. Preliminari amichevoli – Accordi – Decreti occupazione – Varie.
73 A.C.B., Decreto del Prefetto N.8836 – 1765 del 2 maggio 1934, cart. Acquedotto comunale, fasc. Preliminari amichevoli – Accordi – Decreti occupazione – Varie.
74 L. 2.656.514 nel 2001.
75 A.C.B., Decreto prefettizio N.11859 – 5765 del 28 settembre 1931, cart. Acquedotto comunale, fasc. Preliminari amichevoli – Accordi – Decreti occupazione – Varie.
76 L. 1.248.561 net 2001.
77 A.C.B., cart. Acquedotto comunale, fasc. Preliminari amichevoli – Accordi – Decreti occupazione – Varie.
78 A.C.B., Gazzetta Ufficiale del regno D’Italia di venerdì 27 aprile 1934, cart. Acquedotto comunale, fasc. Preliminari amichevoli – Accordi – Decreti occupazione – Varie.
79 A.C.B., Foglio Annunzi Legali della Provincia di Padova del 29 gennaio 1937 e Verbale dei nuovi prezzi sottoscritto dai due contraenti in data 11 gennaio 1936, cart. Acquedotto comunale, fasc. Preliminari amichevoli – Accordi – Decreti occupazione – Varie.
80 L. 567.675.393 nel 2001.
81 L. 474.630.466 nel 2001.
82 L. 93.044.927 nel 2001.
83 L. 562.734.649 nel 2001.
84 A.C.B., Verbale dei nuovi prezzi sottoscritto dai due contraenti in data 11 gennaio 1936, cart. acquedotto comunale, fasc. Preliminari amichevoli – Accordi – Decreti occupazione – Varie.
85 L. 279.045.658,5 nel 2001.
86 L. 192.246.356,1 nel 2001.
87 A.C.B., Delibera del Podestà del 4 settembre 1937, Registro delle Deliberazioni del Podestà dal 2.6.1933 al 30.12.1939.
88 A.C.B., VerbaIe di consegna dei lavori del 5 dicembre 1935, cart. Acquedotto comunale, fasc. Preliminari amichevoli – Accordi – Decreti occupazione – Varie.

L’inaugurazione

Già in data 15 novembre 1934 il Podestà approvava, con deliberazione N. 1964 – 77, il regolamento per il servizio dell’acquedotto comunale 89.
II 20 marzo 1935 veniva affisso in Battaglia un manifesto, firmato dal Podestà Angelo Ferrazzi, che informava i cittadini della possibilità di richiedere l’allacciamento all’acquedotto in costruzione versando un deposito cauzionale, come acconto delle spese effettivamente sostenute dal comune per l’effettuazione di tale allacciamento, di L.100 90.

Azienda dell'Acquedotto comunale di Battaglia Terme, manifesto (1935).

Manifesto che comunicava le modalità per l’allacciamento all’acquedotto comunale.

L’inaugurazione ufficiale dell’acquedotto comunale di Battaglia Terme avvenne il 28 aprile 1935. Per l’occasione venne organizzata una festa per le ore 16.00 nel campo sportivo con la presenza della banda musicale di Galzignano 91. Vennero invitati tutti i Podestà ed i segretari del fascio dei paesi limitrofi. Intervennero pure il Prefetto di Padova, il Vice Prefetto, il Questore di Padova, il Segretario Federale di Padova ed altri importanti personaggi 92.
II tutto si chiuse con una cena che costò all’organizzazione L.1.214,50 93.

Note
89 A.C.B., Deliberazione del Podestà del 15 novembre 1934, cart. Acquedotto Comunale, fasc. Progetto d’acquedotto del 31 marzo 1933 a firma ing. Benedetto Peloso.
90 L. 174.621,81 nel 2001. A.C.B., cart. Acquedotto Comunale, fasc. Progetto d’acquedotto del 31 marzo 1933 a firma ing. Benedetto Peloso.
91 A.C.B., Lettera del Podestà di Battaglia a quello di Galzignano del 23 aprile 1935, cart. Archivio dalla cat. IX alla XV – 1935, fasc. cat. X – Classe XIV.
92 A.C.B., Elenco inviti per inaugurazione acquedotto comunale, cart. Arehivio dalla cat. IX alla XV – 1935, fasc. cat. X – Classe XIV.
93 L. 2.120.781,88 nel 2001. L’importo era state così speso: L.510 pagati a Sgaravatti Ulisse per vini e dolci, L.160 a Muneratti Odoardo per l’antipasto; L.11 a Maniero Armida per la verdura; L.3 a Colle Giuseppe per la legna; L.78 a Poiana Eugenio per le uova; L.132,50 al personale di servizio; L.50 a Visentin Pietro per il caffè e L.270 ai F.lli Kainich per il capretto. A.C.B., Rendiconto rancio inaugurazione acquedotto del 28 aprile 1933, cart. Archivio dalla cat. IX alla XV – 1935, fasc. cat. X – Classe XIV.

Enrico Grandis

La copertina del libro "Battaglia Terme tra le due guerre: territorio, economia, chiesa e società".

Enrico Grandis, Battaglia Terme tra le due guerre: territorio, economia, chiesa e società, Battaglia Terme (Pd), Ed. La Galiverna, 2005 – pagine 161-180 (capitolo 8).