Il colle di Sant’Elena e le Terme di Battaglia

Breve storia delle Terme di Battaglia, situate nei pressi del Colle di Sant’Elena, pubblicata nel 1925. Descrizione dei mezzi di cura e dei benefici dati dalle cure termali.

Qui tutti i capitoli del libro di P. Cattani pubblicati.

Colle di Sant’Elena (Terme di Battaglia)

Il Colle di Sant'Elena con, sulla sommità, la Villa Emo.

Colle Sant’Elena – Villa Emo

A otto miglia da Padova giace il Colle di Sant’Elena chiamato nelle antiche cronache il “Monte della Stufa o Stupa” perchè esistevano i bagni a vapore. Fino dal 1145 le Terme di Sant’Elena erano celebri, e la grande rinomanza di quelle acque termali, interessò molti scienziati che se ne occuparono.
Il distinto medico Savonarola dimorò in detta località per curare Francesco Carmagnola, Capitano della Repubblica Veneta, e nel secolo XVI° i medici padovani accrebbero di molto la fama di queste fonti miracolose.
Nel 1600 il Colle divenne proprietà della famiglia Selvatico, ed uno dei suoi membri, l’illustre medico Benedetto, incominciò a bonificarne i terreni, a cercare nuove fonti termali, a portare a migliori condizioni le strade, a dare nuova fama e maggiore ampiezza al magnifico Castello che oggi torreggia maestoso sull’eminenza del Colle; soggiorno preferito da S. M. Vittorio Emanuele III°, da S. M. Alberto I° Re del Belgio e da altri regnanti.
Il Castello e le adiacenti fabbriche passarono dopo i Selvatico al Conte Wimpffn che recò vantaggi grandissimi al mIglioramento degli stabilimenti termali, alla fertilità delle campagne circostanti e all’amenità del sito.
Attualmente proprietaria di sì ricca tenuta e del maestoso ed imponente Castello è la nobile e gloriosa famiglia dei Conti Emo Capodilista Maldura.
Battaglia è stata sempre considerata, specialmente dagli stranieri, perla del ciclo delle Terme Euganee, celebre stazione di cura prediletta e frequentata dalla più ricca clientela italiana, ma specialmente dall’alta aristocrazia estera.
Trovasi a sud dell’estremo sperone degli Euganei; il clima mite e tranquillo, la plaga verdeggiante e circondata da ridenti pendici, ne formano l’ideale delle stazioni di cura.

Le terme di Sant'Elena. Sullo sfondo, il Colle di Sant'Elena con la Villa Emo.

Teme di Sant’Elena

DESCRIZIONE E POTENZIALITÀ CURATIVA
DELLE TERME DI BATTAGLIA

Mezzi di cura.

I mezzi di cura per cui Battaglia è tanto rinomata, oltre i suoi fattori climatici, sono quattro:
Il fango, le sue acque termali, la grotta naturale sudatoria, la bibita dell’acqua di S. Elena.

Terme di Battaglia, laghetto d'acqua calda.

Laghetto d’acqua calda

Il fango.

L’applicazione del fango a scopo terapeutico era già conosciuto dai Romani col nome di Lutazio. In molti luoghi si fanno cure di fanghi che tolti dai fossi o da altri luoghi si accumulano in appositi bacini di acque minerali calde, e colà si lasciano gran tempo a riposare. Ridotti poi alla opportuna dissociazione sono pronti all’applicazione terapeutica. Sono fanghi ottenuti artificialmente per imbibizione. Ora, nulla di ciò a Battaglia, dove la produzione del fango è naturale.
Al limite infatti del boschetto che attornia il Colle di Sant’Elena si trovano quattro laghi che espandono intorno il loro vapore e che contengono, oltre l’acqua salina, un fondo eruttivo di limo fine e grigiastro, di incredibile quantità e mistura, uscente dall’interno della terra. Esso è di produzione vulcanica e si tratta invero di piccole eruzioni fangose con acqua termominerale e gas delle paludi, le quali eruzioni costituiscono una specie di “salsageologica” fatto raro dovuto al vulcanismo nelle sue ultime fasi regressive. A dimostrare la cosa, fatti asciugare i laghetti di Sant’Elena se ne fotografarono il fondo ed i crateri, giungendosi per mezzo di alcune istantanee a rilevare perfino i piccoli vulcanetti di fango in eruzione, le bolle di gas, ed i getti del fango stesso lentamente allargantisi, nell’acqua termale e depositantisi sul fondo. Tutto ciò è pienamente confermato oltre che da personalità mediche, anche dai lavori del Prof. Luigi Bombicci dell’Università di Bologna, nella sua relazione sull’ origine del fango termale vulcanico di Battaglia. (Venezia, Tip. Ferrari, 1899).
Ma la incontestabile eccellenza dei fanghi di Battaglia viene accresciuta da altre proprietà particolari quali sono:
1) la lunga durata del calore che si trova inerente in forza della perduranza di un intimo lavoro mollecolare profondo.
2) la presenza di una conchiglietta peculiare soltanto alle nostre terme, chiamata perciò “Hydrobis Batlagliellsis“.
3) la frequenza nei nostri fanghi di una elettricità propria sempre negativa, in grado ben superiore a quella che si può ottenere con altre miscele artificialmente ottenute e riscaldate.
È una prerogativa questa da non trascurarsi quando si pensi che questa carica elettrica deve esercitare un’azione tanto sull’organismo quanto sugli elementi mineralizzatori dell’acqua del bagno e del fango.
4) la natura dei principi chimici della composizione del fango.
5) la forte radio – attività.

Terme di Battaglia, il boschetto che attornia il Colle di Sant'Elena.

Boschetto che attornia il Colle di Sant’Elena

Risultati analitici (1)

ottenuti dall’Ill.mo Prof. Scheneider dell’Università di Vienna:
100 parti di fango essicato contengono di H2 O 5,14 = sostanza fissa 94,86.
Terme di Battaglia, risultati dell'analisi del fango.e queste alla loro volta constano di:
Acido carbonico 9,34; Acido solforico 6,65; Silice 1,14; Ossido di ferro 9,81; Albumina 6,72; Fosforati precipitabili coll’ammoniaca 1,83; Calce 6,05; Magnesia 1,40; Alxali pesati quali solfati 0,94.
Da questa analisi appare come l’albumina e l’argilla abbondino nei fanghi di Battaglia, fatto questo di somma importanza per ciò che questi due elementi procurano ai fanghi di Battaglia, a paragone d’altri, quella pastosità, tenacità e morbidezza, che si prestano tanto bene alle relative applicazioni terapeutiche. A queste prerogative aggiungasi la produzione inesauribile del fango, rinnovantesi in quantità così abbondanti da fornire oggetto di esportazione all’estero.

(1) Analisi del Prof. Luigi Bombicci e dati forniti dal Dott. Domenico Arboit.

Sorgenti termali.

L’acqua zampilla limpidissima dalle tre sorgenti di Sant’Elena, della grotta e del parco ad una temperatura da 60 a 76 gradi centigradi e scaturisce così in grande quantità da fornire nelle 24 ore ben 1.000.000 di litri.
Gli elementi chimici che vi predominano sono:
Solfato di potassa; cloruro di sodio; cloruro di magnesio; carbonato di magnesia; carbonato ferroso; jodio – bromo (traccie).
Quest’acque si prestano bene per bagni la cui temperatura non deve superare i 37 – 38 gradi centigradi. A questo scopo servono i tepidari, ottimo ed acconcio apparato di questo stabilimento balneare, dove per appositi canali l’acqua affluisce e scorre negli apparecchi, ridotta alla opportuna temperatura.

Viale delle Magnolie.

Viale delle Magnolie
Parco dello Stabilimento.

Parco dello Stabilimento

Grotta sudatoria.

Un fenomeno legato a queste sorgenti è la grotta sudatoria in immediata vicinanza allo stabilimento balneare.
Formatasi da tempo immemorabile nella trachite del Colle Sant’Elena, amena collinetta degli Euganei, essa misura m. 25 di lunghezza sopra una larghezza che varia dai 3 a 9 metri con un’altezza pure variante da m. 3,5 a 5.
Dalle pareti coperte d’incrostazioni saline e di muffa speciale, che si trova comunemente sulle rocce delle Terme Euganee, gocciola ed in due punti sgorga in una vena abbondante ed impetuosa, l’acqua della così detta “Fonte di Sant’Elena” che l’analisi dello Schneider pone tra le acque saline, e per la sua composizione è giustamente posta accanto a quella dei Baden – Baden.
Quest’acqua, raccolta da appositi canali, è condotta all’esterno ed a temperatura diversa ed è bevuta con vantaggio da quegli ammalati per quali è indicata.
La grotta ha due comunicazioni con l’esterno, una detta “entrata” e vi si ha una temperatura variante dai 36 ai 37 gradi centigradi, l’altra è circa a metà, serve per l'”uscita” e vi si ha una temperatura di circa 42°.
In una specie di culdisacco, tutto scavato nelle roccie, si misurano 48 centigradi.
È arieggiata da opportuni sfiatatoi e riceve luce da grandi fori aperti nella volta e protetti da grosse lastre di vetro. Numerosi rilievi fatti col Polimetro Lembreeth hanno dato i seguenti risultati medi:

Terme di Battaglia, rilievi esterni e interni della grotta sudatoria.
Interno della grotta sudorifera.

Grotta sudorifera

L’uscita della grotta mette, per mezzo di un corridoio ben riparato in dodici cabine sudatorie dove, su appositi letticcioli ben riscaldati, i bagnanti continuano, per tempo variabile da 30 a 45 minuti, la sudazione.
Accanto alla grotta si, ha una sala di doccie per quelle forme, rare a Battaglia, in cui subito dopo l’alta temperatura viene fatto il bagno a doccia fredda. Queste doccie sostituiscono opportunamente la piscina frigorifera.
Per non dire dei vantaggi dei bagni a vapore naturale di grotta, ci riferiamo alle indicazioni contenute in quella magistrale lettera del Prof. F. Fedeli del 10 Aprile 1883 sulla rinomata Grotta di Monsummano, all’ampio e bel commento che nel 1899 ne faceva il figlio Prof. Carlo, agli studi del Queirolo sulla tossicità del sudore, del Paome, del Mya, del Danbran, dello Snoa, del Grocco, di Newman ecc.
Importante è l’indicazione dell’uso dei bagni a vapore anche nelle nefriti croniche e nell’arteriosclerosi, indicazione dimostrata con larghi dati statistici e rilievi scientifici all’VIII° Congresso d’Idrologia dal Prof. Zaniboni, compianto Direttore delle Terme di Battaglia.

Elettricità e massaggi.

Come coadiuvante ai mezzi potenti delle Terme si usano tutte le cure elettriche, bagni, massaggio ecc. con gli apparecchi i più perfetti e moderni.

Malattie nelle quali sono utili le Terme di Battaglia.

Moltissime sono le malattie che possono ottenere dalla cura termale una completa guarigione od almeno un notevole miglioramento. Tali sono:

1) Gotta, reumatismo, sciatica e tutte le nevralgie.
2) Gli esiti d’affezione del sistema muscolare e Iinfatico.
3) L’ingrossamento delle ghiandole mesenteriche.
4) La sifilide, il saturnismo.
5) Le affezioni dell’utero ed annessi.
6) Postumi di fratture, di traumi, di lussazioni, sinoviti, miositi.
7) Postumi di paralisi.

Poteri curativi delle Terme.

L’acqua ed il fango delle Terme Euganee posseggono una azione così fortemente efficace, di cui non si seppe mai spiegare la ragione per i soli componenti chimici e termici.
Fu da illustri scienziati accennato ad una azione elettro – dinamica che avrebbe potuto spiegare la potenzialità curativa. Questa non ebbe però mai una assoluta dimostrazione scientifica. Oggi per effetto della scoperta del radio, si è potuto scoprire la potenza radioattiva delle acque e dei fanghi di Battaglia; e con ciò è data chiara spiegazione scientifica di quella attività curativa straordinaria che l’osservazione millenaria aveva sancito con le portentose guarigioni che, allora come oggi, hanno sorpreso quanti poterono vedere e sentire gli effetti delle nostre Terme.

Lago d'acqua calda.

Lago d’acqua calda
Laghetto d'acqua calda nel giardino dello Stabilimento.

Laghetto d’acqua calda nel giardino dello Stabilimento

Hôtel delle Terme.

Battaglia, l'Hotel delle Terme.

Hôtel delle Terme

Circondato da un parco vastissimo e meraviglioso, con viali di platani e di magnolie, e da giardini, sorge il Grand Hôtel, ricco di ogni moderno conforto e poco lungi dal parco s’erge elegante e maestosa la Villa che fu già dei Selvatico nel 1692, dei Conti Wimpffen ed attualmente della nobile famiglia dei Conti Emo.
Sul pendìo del Colle si trova la succursale detta di Sant’Elena dove per il riscaldamento naturale dell’ambiente possono essere praticate le cure invernali. Le cabine per i fanghi e i bagni sono in diretta comunicazione con gli appartamenti tanto nel Grand Hôtel come nella succursale di Sant’Elena.

Battaglia, le veranda dell'Hotel delle Terme.

Veranda dell’Hôtel Terme

Primo Cattani

Battaglia-Terme Storia - Industrie e Problemi, copertina.

Testo e fotografie tratti da: Primo Cattani, Battaglia-Terme. Storia – Industrie e Problemi : dal 1100 al 1925 – III. anno dell’Era Fascista, Editrice La Galiverna, 2009, pp. 35-52 – Ristampa anastatica.

La ristampa anastatica del volume stampato nel 1925 dalla Tip. L. Penada di Padova è stata realizzata a cura del Centro per la Ricerca e la Documentazione sulla Storia Locale – Battaglia Terme.
È stata rispettata l’ortografia che appare a stampa.