I dipinti della chiesa nuova di S. Giacomo

Illustrazione dei dipinti realizzati da Giampaolo Milani tra il 1989 e il 1991 per la nuova Chiesa parrocchiale di S. Giacomo in Battaglia Terme.

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ILLUSTRAZIONE ARTISTICA DELLA CHIESA NUOVA

L’architettura
La giusta preoccupazione dei sacerdoti e dei fedeli di Battaglia che la loro nuova Chiesa parrocchiale offrisse subito, anche all’esterno, un esplicito richiamo al sacro fu assolutamente rispettata nella facciata, pur moderna, specialmente con la sua grande croce bianca che la indica da lontano.
Una nota particolare merita la descrizione del tetto, tutto in legno, anziché in cemento armato, fornito e messo in opera nell’aprile del 1983 dalla ditta Habitat-legno di Braone (Bs).
Le travi poste in opera sono in legno lamellare, maestose nella lunghezza (la più lunga misura m. 32), snelle nello spessore e nell’altezza.
Il controsoffitto in perlinato, è fatto con pino di Svezia, sistemato con un movimento che dà leggerezza e solennità a tutto l’insieme.
Entrando dall’ingresso principale, a sinistra, c’è la Cappella della Sindone, costruita a ricordo dell’ostensione del 1978, che serve da cappella feriale.

Chiesa nuova di S. Giacomo in Battaglia Terme, esterno (1). Chiesa nuova di S. Giacomo in Battaglia Terme, esterno (2).

Chiesa nuova di S. Giacomo in Battaglia Terme, esterno. La nuova chiesa parrocchiale di Battaglia Terme vista da due diverse angolazioni. La croce di cui si parla nel testo è ora tinta di azzurro, ed ha alla base una iscrizione a mosaico che ricorda il Grande Giubileo del 2000.

Foto: Carmelo Donà (2017).

Chiesa nuova di S. Giacomo in Battaglia Terme, presbiterio.

Chiesa nuova di S. Giacomo in Battaglia Terme, presbiterio. Nella parete di fondo, la pala d’altare e i tredici pannelli dipinti da Giampaolo Milani. Il tessuto cromatico di queste opere è costituito da una raffinata trama di minutissimi tratti che, ripetendosi e incrociandosi, generano sfumature e chiaroscuri. Le opere sono impreziosite da inserti ottenuti attraverso l’antica tecnica della doratura. La luminosità dell’oro esprime la presenza di Dio nella storia.
La foto mostra anche le sculture in marmo e/o bronzo realizzate da Giancarlo Milani (1935-2018), fratello di Giampaolo.

Foto: Carmelo Donà (2017).

La pittura
Autore della pala dell’altare maggiore, e dei 13 pannelli su tavola posti sulle pareti è il valente prof. Giampaolo Milani residente a Battaglia, il quale eseguì il tutto dal 1989 al 1991, con tonalità che riflettono i colori dei nostri colli, come realmente si vedono nella maggior parte dei giorni dell’anno.

Giampaolo Milani, Pala d'altare. Battaglia Terme, Chiesa nuova di S. Giacomo.

La pala dell’altare
Dipinto a tempera su tavola del prof. Giampaolo Milani di Battaglia.
La pala svolge un tema molto impegnativo e relativamente nuovo: l’acqua come simbolo dello Spirito Santo.
Il quadro presenta una grande vasca d’acqua, quasi un fonte battesimale, simbolo dello Spirito Santo che ci ha rigenerati alla vita nuova in Cristo nel Battesimo; un centro luminoso in alto, come sorgente di luce che richiama l’Eterno Padre, attorniato dagli Angeli, cantori della gloria di Dio; gli zampilli d’acqua rappresentano la vita di Dio in noi, che diventa sorgente di vita eterna: due di questi zampilli raggiungono il centro luminoso, cioè Dio, mentre due altri si riversano sull’umanità intera e specialmente sulla Comunità cristiana di Battaglia, raffigurata nel disegno degli edifici principali del paese: le parti dorate infine del lato superiore, nell’idea dell’artista, stanno a significare la presenza e l’opera di Dio, al di fuori e al di sopra di ogni realtà terrestre, mentre le due altre fasce dorate che attraversano il quadro rappresentano Dio che nella storia del mondo fino a raggiungere la piccola storia di ognuno di noi e del nostro paese.
N.B. Questa descrizione porta ad una a osservazione, che vale anche per le opere seguenti: forse lo spirito cristiano degli artisti antichi sarà stato più spontaneo, ma anche in queste opere questo spirito risulta evidente e non si ferma alla sola tecnica.

I PANNELLI
Sono tredici, tutti collocati sulla parete di fondo; cinque sono sistemati sulla parte destra della Chiesa, otto su quella sinistra.
Autore: prof. Giampaolo Milani.
Ogni dipinto è eseguito con la tecnica della tempera a velature su tavola. Composizione dal 1989/1991.
Rappresentano:

Giampaolo Milani, La Creazione. Battaglia Terme, Chiesa nuova di S. Giacomo.

La Creazione.
Sopra l’universo in formazione emerge solenne la figura del Creatore attorniato da raggi di luce, simbolo della potenza creatrice di Dio che si diffonde nel creato.

Giampaolo Milani, Noè e il diluvio. Battaglia Terme, Chiesa nuova.

Noè e il diluvio.
La parte dorata è segno della presenza di Dio. Noè non è ancora sicuro che il diluvio sia cessato (le acque lontane dall’arca sono tranquille, quelle vicine, no.)
Delle colombe inviate, una ritorna con un ramoscello di olivo, segno che le acque stanno defluendo.
Noè è in atteggiamento di lasciare andare la colomba che non tornerà più, segno che ha potuto posarsi sull’asciutto.L’Arcobaleno con i colori dell’iride segna la fine del diluvio ed è segno dell’amicizia ristabilita tra Dio e l’umanità.

Giampaolo Milani, Passaggio del Mar Rosso. Battaglia Terme, Chiesa nuova.

Passaggio del Mar Rosso.
Il cielo dorato è sempre segno della presenza di Dio. La grande duna e la piramide sono il simbolo del deserto dell’Egitto. L’esercito del Faraone insegue il popolo ebreo. Sembra che nei cavalli ci sia tutta la rabbia del Faraone. Il mare sul fondo è calmo, mentre vicino è agitato quasi a significare il dramma che stava vivendo in quel momento il popolo che stava fuggendo.
Le persone che vengono da destra sono nella tranquillità della passata paura. Il bambino che rappresenta Un po’ tutto il popolo, viene tranquillizzato dalla figura di Mosè.
La prima figura colorata di verde, segno della Speranza, e per un lato sfumata, è simbolo del popolo che sta entrando nella terra promessa, la terra della libertà.

Giampaolo Milani, Mosè riceve le tavole della legge. Battaglia Terme, Chiesa nuova.

Mosè riceve le tavole della legge.
Mosè con le braccia in avanti nell’atteggiamento di avere appena ricevuto le tavole della legge da Dio. In alto a sinistra, la luce divina in oro che sulla destra si tramuta in potente raggio di luce. La luce investe le tavole e Mosè partendo dal viso di Dio che si staglia nell’oro.
Il monte Sinai sulla sinistra fa da sfondo a Mosè. Sulla destra in basso si apre la pianura dalla quale il Patriarca è partito.

Giampaolo Milani, Mosè fa scaturire l'acqua dalla roccia. Battaglia Terme, Chiesa nuova.

Mosè fa scaturire l’acqua dalla roccia.
La parte in alto e la roccia tutta forata, tutto in oro a significare la luce di Dio che uscendo dalla roccia guida e incoraggia Mosè a percuotere la roccia per farne uscire l’acqua.
Pochi segni per delineare un volto di Dio con una espressione tranquilla su quanto sta per accadere e per assicurare Mosè che così va bene. Mosè ha una espressione quasi di rabbia perché Dio era troppo accondiscendente con il popolo. Il braccio teso che si prolunga nel dito e nella bacchetta quasi per dare un colpo alla roccia.
La roccia è striata in senso verticale come raggi. Le figure alla destra sono in atteggiamento tra l’incredulo prima, e la sorpresa dopo il prodigio, come è la realtà del popolo di tutti i tempi.

Giampaolo Milani, Discesa dello Spirito Santo nella Pentecoste. Battaglia Terme, Chiesa nuova.

Discesa dello Spirito Santo nella Pentecoste.
Questa formella è particolarmente ricca di significati: la parte in oro simboleggia la luce divina che promana dallo Spirito Santo; l’architettura descrive l’ambiente in cui si è svolto l’evento della Pentecoste; l’albero, che si intravvede attraverso la finestra, indica il rombo ed il vento che hanno accompagnato la discesa dello Spirito Santo; le figure degli Apostoli si alzano dal pavimento come colonne a sostegno della Chiesa nascente; la figura della Madonna emerge sulle altre non soltanto per i colori della veste ma soprattutto per la sua mano alzata in atto di tranquillizzare i Discepoli per l’evento straordinario che si sta verificando; i colori dell’insieme sono particolarmente luminosi sia per le fiammelle o lingue di fuoco, sia per la luce divina che piove dall’alto.

Giampaolo Milani, Gesù invia nel mondo gli Apostoli. Battaglia Terme, Chiesa nuova.

Gesù invia nel mondo gli Apostoli.
Nella formella, oltre Gesù, sono facilmente riconoscibili alcuni Apostoli: S. Pietro, con la veste rossa e le chiavi in mano; S. Giacomo, con la veste blu, tiene in mano il bastone e la bisaccia del pellegrino ed anche la spada segno del suo martirio; S. Bartolomeo, compatrono della Parrocchia, in veste verde con in mano il coltello, strumento del suo martirio; S. Giovanni in veste gialla con l’aquila accanto, simbolo dell’evangelista.
Tra i successori degli Apostoli sono raffigurati: Papa Giovanni Paolo II e gli ultimi tre vescovi di Padova: mons. Girolamo Bortignon, mons. Filippo Franceschi, mons. Antonio Mattiazzo.

Giampaolo Milani, Gesù Cristo consegna al Padre il regno di Dio. Battaglia Terme, Chiesa nuova di S. Giacomo.

Gesù Cristo consegna al Padre il regno di Dio.
Anche questa formella esprime significati profondi: la parte superiore dorata rappresenta la zona di Dio, la zona blu rappresenta l’universo con la terra dalla quale emergono alcune costruzioni, simbolo dei vari continenti, nazioni, civiltà; personaggi e simboli, disposti a piramide, convergono tutti verso Cristo Re dell’universo.

Giampaolo Milani, La chiamata all'apostolato di S. Giacomo. Battaglia Terme, Chiesa nuova di S. Giacomo.

La chiamata all’apostolato di S. Giacomo.
Questa formella che si riferisce al Vangelo di Marco (1,16.20), è collocata, con le altre quattro che si riferiscono alla vita del patrono della Parrocchia, sulla parte destra della parete di fondo.

Giacomo, risuscita la dodicenne figlia di Giairo. Battaglia Terme, Chiesa nuova.

Gesù, presente S. Giacomo, risuscita la dodicenne figlia di Giairo.
Significativa l’amabilità del gesto di Gesù che prende per mano la fanciulla e la ridona viva ai genitori sotto gli sguardi meravigliati dei tre Apostoli, Pietro, Giacomo e Giovanni.

Giampaolo Milani, La trasfigurazione. Battaglia Terme, Chiesa nuova.

La trasfigurazione.
Tutte le figure sono avvolte in una spirale luminosa, quella di Cristo emerge da un fascio di luce, segno della divinità che si riflette sugli Apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni; Mosè ed Elia stanno in atteggiamento di amichevole conversazione.

Giampaolo Milani, Gli Apostoli Pietro Giacomo Giovanni nel Getsemani con Gesù. Battaglia Terme, Chiesa nuova.

Gli Apostoli Pietro Giacomo Giovanni nel Getsemani con Gesù.
Gli ulivi contorti e uniti in un unico vortice stanno a significare l’attiva partecipazione della natura alla sofferenza redentrice di Gesù.

Giampaolo Milani, S. Giacomo di Compostela. Battaglia Terme, Chiesa nuova.

S. Giacomo di Compostela.
Vicina al capo Finis Terrae (confine della terra) è una delle più antiche e frequentate mete di pellegrinaggio nel mondo ed il fatto che il suo corpo arrivò in qualche modo «pellegrino» fino ai confini del mondo, rese S. Giacomo simbolo di tutti i pellegrinaggi e protettore di tutti i pellegrini; gran parte infatti degli xenodochi (cioè ospizi per pellegrini) sono intitolati a S. Giacomo.
La formella rappresenta le tre mete principali dei pellegrinaggi di tutto il mondo cristiano: Gerusalemme, a sinistra in basso, con uno scorcio della Via dolorosa; Roma con la basilica di S. Pietro, a destra in alto; Compostela con la basilica di S. Giacomo, a destra in basso ed al centro il Papa Giovanni Paolo II, pellegrino di pace nel mondo; finalmente, a sinistra in alto, le Chiesa, vecchia e nuova di S. Giacomo di Battaglia, fari della nostra comunità in cammino incontro a Cristo.

Giampaolo Milani, S. Caterina da Siena. Battaglia Terme, Chiesa nuova di S. Giacomo.

S. Caterina da Siena.
Nella Cappella della Sindone, sulla parete meridionale Giampaolo Milani ha dipinto su una formella S. Caterina che supplica il papa Gregorio XI a ritornare dall’esilio avignonese a Roma.
La Santa in segno di venerazione al «dolce Cristo in terra» è prostrata; alle sue spalle un gruppo di persone, rappresentanti il popolo cristiano, incoraggiano la Santa nella sua richiesta.
Sullo sfondo la basilica di S. Pietro a Roma.
I raggi luminosi rappresentano gli scritti ispirati da Dio di S. Caterina, dottore della Chiesa.

Storia di una chiesa a Battaglia Terme, copertina.

Testo e due foto tratti da: [Sac. Guido Beltrame] Storia di una chiesa a Battaglia Terme. Tre fasi di crescita per una comunità cristiana, Battaglia Terme, La Galiverna, Parrocchia di Battaglia Terme, 1998, pagine 31-47.

Disegno di copertina: Giampaolo Milani.
Foto della pala d’altare e dei singoli pannelli: Foto Studio 23.
Le altre foto e le relative didascalie sono a cura di Battagliatermestoria.
Ringraziamo il parroco della parrocchia di Battaglia Terme, don Edoardo Bregolin, per averci dato il consenso alla pubblicazione.