A.C. Battaglia, dalla III Divisione all’interruzione del 1933

Nel 1926/27 l’A.C. Battaglia è in III Divisione, ma poi non avrà più un’attività ufficiale. Crisi del ’29 e guerre coloniali ne causeranno l’interruzione.

1926-29

Undici bei fiori

Il Gruppo scout ASCI di Battaglia Terme

Il 7 febbraio 1926 “Il Gazzettino illustrato” pubblica una fotografia del Gruppo scout di Battaglia, aderente all’ASCI, Associazione Scautistica Cattolica Italiana – Esploratori d’Italia. 1 È composto da Lupetti ed Esploratori, il cui riparto 2 è intitolato a Tommaso Obizzi. 3 La foto ritrae una sessantina di ragazzi in perfetta uniforme, insieme ai loro capi. Al centro il parroco, don Angelo Guazzo 4 e al suo fianco il cappellano, don Marco Romano 5, assistente spirituale del Gruppo scout; vicino a lui, il capogruppo. Lo scautismo è un’originale proposta educativa per ragazzi, nata nel 1907 ad opera del generale inglese Robert Baden-Powell, che da quel momento prenderà sempre più piede in tutto il mondo. 6 I primi riparti scout sorgono in Italia nel 1910 per merito di gruppi d’inglesi, gli stessi che hanno già avuto un ruolo importante nella nascita dei primi circoli sportivi che, oltre ad altre discipline, hanno favorito la pratica del gioco del calcio. Già nel 1920 si tiene il primo incontro mondiale degli scout, chiamato “Jamboree”, all’Olympia di Londra, un imponente padiglione per esposizioni con il tetto in vetro.
Il regime, che vuole giovani formati secondo l’ideologia fascista e preparati militarmente, il 3 aprile 1926 istituisce l’Opera nazionale Balilla (ONB) e avversa progressivamente tutte le altre organizzazioni giovanili. Un decreto legge del gennaio 1927 ordina la chiusura di tutti i riparti scout dei centri inferiori ai 20.000 abitanti; il 30 marzo 1928 è soppresso l’intero movimento degli esploratori cattolici. Nel 1931 il regime farà chiudere anche tutti i circoli giovanili dell’Azione Cattolica, in modo da avere il monopolio dell’educazione.

“Don Marco Romano, arrivato a Battaglia nel 1923, era l’assistente spirituale del gruppo. Nato ad Onè di Fonte (TV), aveva un forte carattere ed era un fiero oppositore del fascismo. Dal 1924, anno in cui è sorto il gruppo Scout a Battaglia, sono stato Lupetto. Ricordo che don Marco ci portò in un campo estivo a S. Vito di Cadore (BL). La mia esperienza scout è stata forzatamente interrotta nel 1927, quando il governo fascista istituì l’Opera nazionale Balilla. Più di qualche ragazzo non è stato fotografato perché non possedeva la divisa. La foto è stata scattata al Castello del Catajo, presso la scalinata dove si trova la statua che raffigura il Trionfo di Bacco. Io sono il quarto in basso, da sinistra, con le braccia allargate; nel gruppo c’è anche Vittorio Benelle, nato nel 1915, che giocherà nel Padova per vari anni. Diversi di questi scout entreranno a far parte dell’A.C. Battaglia”. (Giuseppe “Pino” Gallinaro)

1926, il Gruppo scout di Battaglia Terme.

Gruppo scout di Battaglia Terme, 1926. Il gruppo è sorto nel 1924 e l’esperienza è stata forzatamente interrotta nel 1927, quando sono stati chiusi tutti i gruppi dei centri inferiori ai 20.000 abitanti. Nel 1928 sarà soppresso l’intero movimento degli esploratori cattolici. Tre anni dopo toccherà a tutti i circoli giovanili dell’Azione Cattolica. Il fascismo avrà così il monopolio dell’educazione.

Il 1926 vede il regime emanare una serie di provvedimenti che limitano sempre di più la libertà in Italia. Il 4 febbraio sono aboliti i Consigli comunali e i sindaci regolarmente eletti sono sostituiti dai podestà. Il 3 aprile, nello stesso giorno in cui è istituita l’Opera nazionale Balilla, è fondato il Sindacato unico fascista e sono vietati gli scioperi. Il 6 novembre sono sciolti i partiti d’opposizione e vengono soppresse, dopo diverse restrizioni, le pubblicazioni di vari quotidiani. L’8 novembre viene arrestato gran parte del gruppo parlamentare del Partito comunista d’Italia (PCd’I) e il 25 novembre è istituito il Tribunale speciale per la difesa dello Stato.

La modifica della regola del fuorigioco del 1926 e l’introduzione del metodo

Nel 1926 l’International Football Association Board (IFAB) modifica la regola del fuorigioco: da tre sono portati a due i giocatori avversari che devono essere posti tra l’attaccante e la porta affinché il gioco sia valido; uno di questi può essere il portiere. 7 Questa modifica rende le partite più spettacolari e aumenta il numero dei gol. L’innovazione comporta la nascita di nuovi moduli di gioco, i più famosi dei quali sono il metodo e il sistema.
Il metodo, detto anche WW in quanto la disposizione dei giocatori ripete la forma di queste due lettere, è introdotto da Vittorio Pozzo, commissario tecnico della nazionale italiana dapprima per due  breve periodi, nel 1912 e nel 1924 8, e quindi dal 1929 al 1948, e da Hugo Meisl, amico e rivale di Pozzo, allenatore della nazionale austriaca per ben ventiquattro anni, dal dicembre 1912 fino al giorno della morte, avvenuta nel 1937.

Il metodo o WW, modulo in cui i giocatori sono disposti su quattro linee.

Metodo (o 2-3-2-3). Introdotto da Vittorio Pozzo, questo modulo è anche detto WW per la disposizione dei giocatori in campo. Il numero 5 è chiamato centromediano (o centrosostegno) ed ha un ruolo centrale nello sviluppo del gioco. Rispetto alla piramide, la difesa è più protetta e il contrattacco è più veloce.

Elaborazione grafica: Carmelo Donà.

La prima W è costituita dalla seconda e dalla terza linea della piramide: dai due difensori fissi, i terzini (2 e 3) che marcano a zona e dai tre mediani. I due mediani esterni (4 e 6) sono leggermente più arretrati e più spostati verso le fasce, per contrastare le ali avversarie e il centromediano (5), chiamato anche centrosostegno, è posizionato tra i mediani e i due attaccanti interni, e cioè le mezz’ali; marca il centravanti avversario e, quando la squadra è in possesso di palla, imposta il gioco. La seconda W è composta dalle due mezz’ali (n. 8 e n. 10), collocate nella trequarti avversaria e, in posizione più avanzata, dalle ali (7 e 11) e dal centravanti (9), chiamato anche centrattacco. L’arretramento dei due interni, e cioè delle mezz’ali, crea superiorità a centrocampo: in tal modo, la difesa è più protetta e il contrattacco è più rapido.
Nel metodo i giocatori sono disposti non più su tre, ma su quattro linee; lo schema è il 2-3-2-3. Non c’è un vero e proprio centrocampo: le funzioni sono svolte in parte dai mediani e in parte dagli interni, che costituiscono il centro della manovra offensiva. Il centromediano, che deve avere particolari capacità agonistiche e tecniche, fa da collegamento tra difesa e attacco ed è il perno del gioco. Lunghi lanci dei difensori o del centromediano verso i centrocampisti avanzati o le ali permettono di arrivare al tiro in tre, quattro passaggi.

“Il n. 5, chiamato centromediano o anche centrosostegno, fa da collegamento tra difesa e attacco ed è colui che inizia l’azione. I due mediani (n. 4 e n. 6) giocano sulle ali avversarie e, quando possono, salgono. I terzini (2 e 3) devono chiudere sul centravanti (9) e sulle ali (7 e 11) della squadra avversaria e sono di supporto ai mediani. Le due mezz’ali (8 e 10) prendono palla dai mediani e la passano alle ali o al centravanti. Le ali salgono sulle fasce e crossano al centro per finalizzare l’azione”. (Franco Filippi)

Giocando con il metodo la nazionale italiana vince, negli anni Trenta, due Mondiali (1934 e 1938), un’Olimpiade (1936) e due volte la Coppa Internazionale 9 (1930 e 1935), il Bologna due Mitropa Cup 10 (1932 e 1934) e la Juventus cinque scudetti consecutivi, dal 1931 al 1935. Il metodo sarà progressivamente adottato dalla gran parte delle squadre italiane, dalle più importanti a quelle di paese. A Battaglia si giocherà con il metodo fino al campionato 1950/51.
Il Chapman system, o più semplicemente sistema, chiamato anche WM per la forma descritta dai giocatori in campo, è introdotto in Inghilterra da Herbert Chapman, allenatore dell’Arsenal. Esamineremo in dettaglio questo modulo di gioco, che si diffonderà rapidamente in tutto il Regno Unito, nelle prossime pagine.

Gli avvenimenti
1926. Il 31 gennaio è istituito il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). Il 3 aprile è fondata l’Azienda generale italiana petroli (AGIP). Nel campionato di calcio 1925/26 più importante, quello di I Divisione, la Lega Nord è formata da 2 gironi interregionali di 12 squadre ciascuno. Il Padova partecipa al girone B e si qualifica al quarto posto. Il 22 agosto 1926 la Juventus, battendo in una doppia finale l’Alba Roma, si aggiudica il suo secondo scudetto. Maggior realizzatore è l’ungherese Hirzer (Juventus), con 35 reti. Nell’estate del 1926 il governo esclude dal campionato italiano tutti gli stranieri e le grandi squadre aggireranno l’ostacolo cercando nel mercato sudamericano giocatori “oriundi”, figli o nipoti d’emigrati italiani da naturalizzare. 17 formazioni provenienti dall’ex Lega Nord e 3 dall’ex Lega Sud formano la Divisione Nazionale: nasce così il calcio professionistico in Italia. Il 26 dicembre il marciatore Attilio Callegari, che aveva iniziato a gareggiare con l’U.S. Caminese, stabilisce a Milano il record mondiale dei 20 km con il tempo di un’ora, 38’ 53’’2.

1926/27, l’A.C. Battaglia gioca in III Divisione, girone B Veneto

Anche il campionato 1926/27 ha quattro livelli, che ora si chiamano Divisione Nazionale, I, II e III Divisione; quest’ultimo livello è a carattere regionale, a gironi unici o interprovinciali. Il Battaglia gioca nel girone B Veneto della III Divisione, con altre otto squadre: Adriese (Adria – RO), Atletica F.C. Italia (PD), Pol. Monselicense (PD), U.S. Muranese (Murano -VE), Petrarca F.C. (PD), U.S. Piovese (Piove di Sacco – PD), U.S. Virtus Rialtina (VE), G.S. Viscosa (PD). Il numero di squadre passa da cinque a nove, ed è quindi quasi raddoppiato. Aumentano di pari passo sia l’impegno organizzativo che economico. Le distanze da coprire nelle trasferte sono maggiori: oltre a cinque squadre della Provincia, infatti, ce ne sono due veneziane e una rodigina.
Un articolo apparso il 2 febbraio 1931 su “Il Gazzettino” di Rovigo comunica che le squadre di casa che militano nel campionato F.I.G.C. devono corrispondere

alle squadre ospiti, prima dell’inizio della gara, l’indennizzo di viaggio consistente nel rimborso del biglietto ferroviario di andata e ritorno dove ha sede la Società ospitata, in terza classe e per 12 persone.
Qualora non fosse possibile effettuare il viaggio in treno, tale indennità sarà in ragione di £.1,20 al chilometro per due automobili. Gli arbitri, prima dell’inizio della gara, devono essere rimborsati dalle Società delle spese di viaggio sostenute. 11

Presidente dell’A.C. Battaglia, che conta un’ottantina di iscritti, è Dino Salvan; il segretario è Mirtillo Vascellari, che compone anche l’inno, cantato fino agli anni ’50. Questo il testo:

Siamo in undici bei fiori,
Delle donne siam gli amori.
Del football siam giocatori
Siamo sempre vincitori,
La vittoria nostra sarà.

Del Battaglia è lo squadrone
Che tremare il mondo fa.

Siam di stile patavino:
Tira tira il palloncino,
Tira tira sempre in goal.

Gli avanti son veloci,
I mediani sono forti,
I terzini son feroci,
Il portiere para i gol.

O Battaglia che andate
con il vostro gioco potente tenace
e noi baldi di ventura
segniamo i gol di bravura.

Il presidente reclama:
ci vuole un goal che rompa,
ci vuole un goal che spacchi
e che in rete si insacchi. 12

A.C. Battaglia, 1926. Foto 1. Nel 1925/26 la squadra gioca in IV divisione.

A.C. Battaglia, 1926. Campo della Fiera. Le divise da gioco sono le stesse della precedente stagione.
Da sinistra: ?, Marino Antonio, Salvan Arrigo (M, mediano), Perotti Ulisse, ?, Ferrari Mario, Assereto Carlo (T, terzino), ?, ?, Cavazzana Vittorio, Ventura Mario (T), Salvan Dino (dirigente). Sdraiato, il portiere (P) Bernardini Riccardo.

Ecco i nomi di gran parte dei giocatori dell’A.C. Battaglia: Bernardini Riccardo (portiere); Assereto Carlo detto “Carlucio”, Bodon Giovanni detto “Doge”, Donà Guido detto “Ciòto” e Ventura Mario detto “Baretìna” (terzini); Manfioli Antonio, Pirovano Andrea e Salvan Arrigo (mediani); Moscon Giuseppe chiamato “Bepi” (attaccante). Assereto Riccardo, Cavazzana Vittorio, Ferrari Mario detto “Manana”, Mazzucato e Perotti Ulisse completano il gruppo: di questi non si conoscono i ruoli. Sono di età diverse, quasi tutti abitanti in paese. Giocano o avevano già giocato nell’A.C. Battaglia anche Marcon Giuseppe, Randi Giuseppe e Sbettega Giuseppe, tutti chiamati “Bepi”, Marino Antonio chiamato “Toni” e Palma Emilio (centromediano), che sarà Podestà di Battaglia Terme dal 1931 al 1935.
Il Battaglia, dopo 16 partite disputate tra la metà di novembre del 1926 e la metà di aprile del 1927, chiude anche questo campionato in ultima posizione: ottiene infatti solo 6 punti, con 1 punto di penalizzazione. Anche in questa stagione la Monselicense supera il Battaglia sia in casa (2-0) che fuori casa (0-1); entrambe le sconfitte sono in misura dignitosa. 13

A.C. Battaglia, 1926. Foto 2.

A.C. Battaglia, 1926. Campo della Fiera.
Da sinistra, in piedi: ?, Salvan Arrigo (M), Bodon Giovanni (T), ? Salvan Dino (dirigente) e, sulla destra, l’arbitro con la caratteristica giacchetta nera. Accosciati: Manfioli Antonio (M), Pirovano Andrea (M), Moscon Giuseppe (A). Seduti: Ventura Mario (T), Bernardini Riccardo (P), Mazzucato.

(Raccolta Vittorio Bonafè)

Dal 1927 al 1938 la gara delle Mille Miglia attraversa Battaglia

Tra il 26 e il 27 marzo 1927 si corre la prima Mille Miglia, una gara automobilistica su strada non a tappe, con percorso Brescia – Roma e ritorno, costruito a forma di otto. La distanza è di 1.600 Km, appunto circa mille miglia. Per dodici edizioni consecutive, dal 1927 al 1938, la corsa, proveniente da Monselice, attraversa Battaglia e prosegue verso Padova. Gli appassionati del paese si alzano di buonora per veder passare le automobili sportive, sentirne il rombo del motore e ammirare le gesta dei piloti. Avranno la fortuna di seguire ben 23 delle 24 edizioni storiche della corsa e vedranno sfrecciare, tra gli altri, Giuseppe Campari, Achille Varzi, Tazio Nuvolari, Nino Farina, Juan Manuel Fangio, Alberto Ascari e Stirling Moss.

Il regime fascista, attraverso i suoi molteplici organismi, aumenta sempre di più il controllo della nazione. Dal 22 novembre è attiva l’Organizzazione di vigilanza e repressione dell’antifascismo (OVRA). Questo il numero degli iscritti alle organizzazioni del Partito nazionale fascista operanti a Battaglia nel 1927: Fascio n. 170, Sindacati n. 800, Opera nazionale dopolavoro n. 800, Milizia volontaria per la sicurezza nazionale n. 100, Avanguardisti n. 40, Balilla n. 175, Combattenti n. 175.
Nel 1927 nasce la prima Pro Loco di Battaglia. Il 9 luglio, infatti, il podestà Augusto Ghezzi delibera la nomina del Comitato Pro-Loco, che nel 1938 si chiamerà Pro Battaglia Terme. 14

1927. Nel 1926/27 la Divisione Nazionale è composta da due gironi interregionali di 10 squadre ciascuno. Il Padova è inserito nel girone B e si piazza al 7° posto. Il Torino diviene campione d’Italia, ma il titolo verrà revocato l’anno successivo per illecito sportivo. L’austriaco Antonio Powolny (Inter) è il miglior realizzatore, con 22 reti. Il 3 giugno 1927 Ottavio Bottecchia viene trovato agonizzante lungo una strada di Peonis (UD); morirà dodici giorni dopo e la sua fine rimarrà oscura. Il 6 giugno Alfredo Binda vince il suo secondo Giro d’Italia, dopo quello del 1925. In testa dall’inizio alla fine del Giro, si aggiudica 12 delle 15 tappe. Il 19 giugno viene trasmessa in diretta la prima radiocronaca sportiva, il Gran Premio di Galoppo dall’ippodromo di Milano. Il 27 luglio a Nürburg, in Germania, Binda vince la prima edizione del Campionato del mondo di ciclismo su strada; secondo, Costante Girardengo. Il 17 novembre è istituito l’Ente italiano audizioni radiofoniche (EIAR).

1927/28, il Battaglia non è più presente in un campionato FIGC

Anche nel 1927/28 nel calcio italiano ci sono 4 livelli. La Divisione Nazionale è composta da 22 squadre, divise in due gironi. Il Battaglia non è più presente in III Divisione, che vede in Veneto la partecipazione di 24 squadre, divise in 3 gironi. Non sappiamo quali ne siano i motivi: potrebbero anche essere più d’uno. La tassa d’iscrizione al campionato è decisamente aumentata e i campi devono rispondere a determinate caratteristiche (misure, conformazione e recinzione per motivi di sicurezza).
La divisa da gioco è cambiata: la maglia è chiara, con il collo a forma di V bordato di scuro e i pantaloncini sono scuri. Sulla maglia, uno stemma ellittico con i tre colori della bandiera italiana, al centro del quale si scorge il fascio littorio, simbolo del regime fascista. Dal 1927/28 e fino al 1942/43 il fascio littorio è inserito nello scudetto della squadra campione d’Italia. Nel 1927 fa la sua comparsa anche sulla maglia dei giocatori della Nazionale, aggiunto allo scudo sabaudo. L’A.C. Battaglia fa ora parte della Federazione sportiva fascista padovana (FSFP), alla quale aderiranno tutte le Società della Provincia. 15 La squadra prenderà il nome di Fascio Giovanile Battaglia Terme.
Questi i giocatori: Milani Iles (portiere); Assereto Carlo, Donà Guido e Ventura Mario (terzini); Manfioli Antonio, Pizzeghello Amedeo e Salvan Arrigo (mediani); Benelle Vittorio, Curtarello Giuseppe detto “Bùbari” e De Vinch Antonio detto “Bajo”, ambedue infaticabili nella corsa (attaccanti). Di Brizzolari Paride, Menegolli Guido e Quintellio Orazio non si conoscono i ruoli.

A.C. Battaglia, 1927. Foto 1.

A.C. Battaglia, 1927. Anche questa foto è stata scattata nel campo della Fiera, durante la bella stagione. La traversa della porta è visibilmente curvata per il peso e l’uso. La maglia ha il collo a V bordato e il distintivo con il fascio.
In piedi, da sinistra: Palma Emilio, Manfioli Antonio (M), Ventura Mario (T), Curtarello Giuseppe (A), Benelle Vittorio (A). Accosciati: De Vinch Antonio (A), Quintellio Orazio, Assereto Carlo (T), Brizzolari Paride. Distesi: Pizzeghello Amedeo (M), Menegolli Guido, Milani Iles (P), Donà Guido (T).
Palma Emilio, già giocatore come centromediano, sarà il podestà di Battaglia per circa tre anni e mezzo, dal 31/09/1931 al 02/03/1935.

(Raccolta Vittorio Bonafè)

A.C. Battaglia, 1927. Foto 2.

A.C. Battaglia, 1927. Alcuni giocatori della squadra; la divisa da gioco è stessa della foto precedente. Probabilmente la maglia è gialla, mentre la bordatura a V e i pantaloncini sono blu.
In piedi, da sinistra: Manfioli Antonio (M), Assereto Carlo (T), ?, Salvan Arrigo (M), ?. Disteso: Milani Iles (P).

(Raccolta Roberto Scarpa)

1928. Nel campionato 1927/28 il Padova gioca nel girone A della Divisione Nazionale, dove ottiene il 7° posto (alla pari della Cremonese). Il 17 maggio è istituita l’Azienda Autonoma Statale della Strada (AASS). Dal 17 maggio al 12 agosto si giocano ad Amsterdam le IX Olimpiadi: l’Italia conquista 19 medaglie, di cui 7 d’oro. Il 3 giugno 1928 Alfredo Binda vince il suo terzo Giro d’Italia, il secondo consecutivo. Il 22 luglio il Torino vince il torneo finale del massimo campionato di calcio, conquistando lo scudetto per la prima volta (quello del precedente campionato è stato infatti revocato per illecito). L’italo-argentino Julio Libonatti (Torino) è capocannoniere con 35 gol. Il 31 agosto il Football Club Internazionale, il cui nome richiama in maniera esplicita le organizzazioni politiche contrarie al regime, si fonde con l’Unione Sportiva Milanese e prende il nome di Società Sportiva Ambrosiana. Il 28 settembre nasce la Federazione Italiana Rugby (FIR).

1928/29, il Battaglia probabilmente gioca in un campionato ULIC

Il campionato 1928/29 F.I.G.C. è l’ultimo a 4 livelli. La III Divisione è a carattere interprovinciale e intende permettere a tutte le squadre inscritte di concorrere per ottenere la promozione al terzo livello, la II Divisione, organizzata in gironi regionali. Nelle regioni settentrionali partecipano alla III Divisione molte squadre, per cui è necessario giocare, dopo i gironi iniziali, una fase finale. In Veneto ci sono 27 squadre, divise in 4 gironi. Il girone C vede quasi tutte le squadre già incontrate (Pol. Fascio Adria, U.S.F. Clodia, U.S. Estense, Pol. Monselicense, A.C. Dopolavoro Montagnana, Petrarca F.C.), ma manca il Battaglia, che non è presente nemmeno negli altri gironi. Questo calendario, rispetto agli altri, ha una squadra in meno: potrebbe dipendere da una rinuncia o da un ritiro, anche in corso di campionato, forse dello stesso Battaglia.
In una foto la squadra, più probabilmente inscritta al campionato U.L.I.C. (Unione Libera Italiana del Calcio), indossa la stessa maglia dell’annata precedente. Sin dal 1917 l’U.L.I.C. ha organizzato campionati italiani di calcio giovanili di Prima, Seconda Categoria e Ragazzi indipendenti dalla F.I.G.C. Caratteristica principale è la mancanza del vincolo di tesseramento e la possibilità di cambiare squadra da una domenica all’altra.
Questi i giocatori: Grossi Luigi chiamato “Gigi” (portiere); Assereto Carlo e Donà Guido (terzini); Manfioli Antonio, Pizzeghello Amedeo e Salvan Arrigo (mediani); Benelle Vittorio e Curtarello Giuseppe (attaccanti). Di Quintellio Orazio e Brizzolari Paride, che aveva un gioco deciso, non si conoscono i ruoli. Il giovane Cavazzana Vittorio accompagna la squadra.

A.C. Battaglia, 1928.

A.C. Battaglia, 1928. Campo delle Scuole, che si trovavano vicino al vecchio Municipio (seconda sede comunale, dal 1879 al 1997). Negli anni a venire il campo diverrà uno degli spazi adibiti a parcheggio delle Officine Galileo.
In piedi, da sinistra: Cavazzana Vittorio, ?, ?, ?, Manfioli Antonio (M), Donà Guido (T), Curtarello Giuseppe (A), ?, ?, Brizzolari Tiziano, Brizzolari Paride. Distesi: Grossi Luigi (P), ?.
Ben sette giocatori hanno la fronte fasciata.

(Raccolta Roberto Scarpa)

Nei primi due mesi del 1929 si registra un freddo eccezionale, che interessa l’intera Europa, accompagnato dalla caduta di una gran quantità di neve. Le medie mensili del mese di febbraio registrano ovunque minime tra -5 e -10 °C e massime intorno allo zero o di poco superiori. 16 Sono gelati molti fiumi italiani, alcuni laghi e anche la laguna di Venezia: i morti della città veneta rimangono nella chiesa dell’ospedale perché le barche funebri non possono spostarsi.
Il canale di Battaglia è completamente gelato, tanto che ci si può camminare; si sente il rumore delle cortecce degli alberi che, a partire dal basso, si spaccano. Abitualmente molti carretti passano per Battaglia: i cavalli che li trainano fanno fatica a percorrere la salita che porta al ponte nuovo perché gli zoccoli e le ruote cerchiate in ferro slittano sul ghiaccio. I ragazzi si divertono a scivolare lungo le vie che sono in discesa. 17 Le avverse condizioni climatiche e le difficoltà di trasporto rendono difficile procurarsi il cibo, che scarseggia; allo stesso modo, non è facile potersi riscaldare. Non manca però la solidarietà, che infonde coraggio e rende la vita meno dura. Dopo il rigido inverno, il 20 luglio il termometro raggiunge a Padova i 36 °C.
Il 24 ottobre inizia a New York il crollo della borsa di Wall Street (giovedì nero). Il 29 ottobre si verifica un nuovo crollo della borsa di New York (martedì nero) ed ha inizio la grave crisi economica mondiale.

A.C. Battaglia, 1929.

A.C. Battaglia, 1929. La foto è stata scattata nel campo della Fiera, durante la bella stagione; la divisa da gioco è la stessa del 1927. Qualcuno ha la testa fasciata o cinta da una fazzoletto, qualcun altro porta un copricapo (ve ne sono di varie fogge). Solo due giocatori hanno il capo scoperto. Sullo sfondo, si intravedono gli spettatori.
Da sinistra, in piedi: Grossi Luigi (P), Pizzeghello Amedeo (M), Quintellio Orazio, Brizzolari Paride, ?, Assereto Carlo (T), ? (in divisa militare), Salvan Arrigo (M). Distesi o accosciati: Benelle Vittorio (A), Donà Guido (T), ? , Manfioli Antonio (M), Curtarello Giuseppe (A).

(Raccolta Vittorio Bonafè)

1929. Il 24 marzo si tengono le elezione della Camera dei deputati: la lista fascista è votata dal 98,4% degli elettori. Per organizzare il campionato maggiore in un girone unico, vengono ammesse ben 32 squadre, divise in due gironi. Il Padova, inserito nel girone A, conquista l’8° posto, l’ultimo utile per la promozione in serie A. Il 9 giugno Alfredo Binda trionfa per la terza volta consecutiva al Giro d’Italia. Il 7 luglio il Bologna festeggia il suo secondo scudetto, aggiudicandosi l’ultimo campionato strutturato su più gironi. Capocannoniere è Rossetti (Torino), con 36 gol. Il 16 novembre viene fondata la Società anonima scuderia Ferrari Modena. Nel 1929 inizia il primo flusso di stranieri, molti dei quali giocheranno nella Nazionale come oriundi e contribuiranno alle vittorie mondiali del 1934 e del 1938. In questo stesso anno il “Genoa Cricket and Football Club”, in ossequio all’italianizzazione dei nomi voluta dal regime, diventa “Genova 1893 Circolo del Calcio”.

NOTE

1. Fondata nel 1916 per volontà della Società della Gioventù Cattolica Italiana dal Conte Mario di Carpegna. La chiesa appoggia l’Associazione, che avrà così un forte e rapido sviluppo.
2. Il riparto è la singola unità locale che raccoglie squadriglie di ragazzi dagli undici ai sedici anni, detti Esploratori. Dal 1974, anno in cui l’ASCI si fonde con l’AGI (Associazione Guide Italiane, la parte femminile dello scoutismo italiano, fondata nel 1943) si preferisce usare il termine reparto.
3. La storia ricorda tre appartenenti alla famiglia Obizzi di nome Tommaso. Del primo, figlio di Luigi, si parla nella seconda metà del 1200, allorché assume, insieme al cugino Anfione, il comando della città di Lucca. Il secondo (m. 1410 ca.), figlio di Pippo, combatte in Inghilterra a favore di Edoardo III e, tornato in Italia, è al fianco degli Scaligeri. Il terzo (m. 1803 a Battaglia) è l’ultimo discendente della famiglia che, nella seconda metà del XVI secolo, a Battaglia fa costruire il Castello del Catajo. Cultore d’arte e appassionato collezionista, amplia e abbellisce la sontuosa dimora. In particolare, trasforma in arco di trionfo il portale d’ingresso.
4. Don Angelo Guazzo, nato a Cittadella nel 1856 e ordinato sacerdote nel 1880, è parroco di Battaglia per ben cinquant’anni, dal 1885 al 1935. Muore il 22 novembre 1935.
Sac. GUIDO BELTRAME, La parrocchia di S. Giacomo e il paese di Battaglia, Parrocchia di S. Giacomo, 1997, ristampa, pp. 48-50.
5. Don Marco Romano, nato ad Asolo nel 1890 e ordinato nel 1915, è a Battaglia dal 1933 come Vicario Adiutore di don Angelo Guazzo, già anziano e malato. Gli succede il 3 febbraio 1936 e rimane parroco di Battaglia fino alla morte, avvenuta il 16 dicembre 1951.
Sac. G. BELTRAME, La parrocchia di S. Giacomo e il paese di Battaglia, op. cit., pp. 50-51.
6. Nel mondo vi sono ora oltre 500 associazioni scout, presenti in 216 diversi paesi e territori. Vi fanno parte più di 28 milioni di scout e 10 milioni di guide (parte femminile) di varie età.
7. L’International Football Association Board è l’organismo che stabilisce le modifiche e le innovazioni delle regole del calcio. Istituito a Londra nel 1886, è composto da soli 8 membri ed integrato nella Fédération Internazionale de Football Association (FIFA), il massimo organismo mondiale del calcio.
8. Ai Giochi olimpici di Stoccolma del 1912 l’Italia viene eliminata al primo turno; a quelli di Parigi del 1924 la nazionale arriva ai quarti. Pozzo si dimette subito dopo la conclusione di ciascuna competizione.
9. La Coppa Internazionale è il primo torneo europeo per nazionali di calcio, ideato e organizzato dal dirigente e allenatore austriaco Hugo Meisl, artefice anche della Mitropa Cup. Vi prendono parte squadre dell’Europa centrale e si disputa dal 1927 al 1960. Sarà sostituita dal Campionato d’Europa per Nazioni.
10. Torneo noto anche come Coppa dell’Europa Centrale, giocato dal 1928 sino al 1940. La competizione riprende nel 1955 e, dal 1979, viene trasformata in coppa per squadre vincitrici del campionato di secondo livello. Insieme alla Coppa Latina precorre la Coppa dei Campioni.
11. MARIO BOETTO (a cura di), Un secolo di storia. 1908-2008, Monselice, e-graf, 2009, p. 25.
12. FRANCO MARCHIORO (a cura di), Battaglia Terme. Un piccolo, grande paese, Battaglia Terme, La Galiverna, 2004, p. 87.
13. M. BOETTO (a cura di), Un secolo di storia. 1908-2008, op. cit., p. 15.
14. BRUNO SAVIN, “E noi… chi siamo!?” 1939-1946 Battaglia Terme nella 2a Guerra Mondiale, Battaglia Terme, 2006, pp. 57 e 69.
15. FANTINO COCCO, PAOLO DONÀ, 77 volte Padova, Padova, Pragmark, 1987, pp. 30-31.
16. Queste le temperature minime di Padova. 5 gennaio: -16 °C; 20 gennaio: -10 °C; 3 febbraio: -16,3 °C; 13 febbraio, neve e -10,8 °C; 14 febbraio, nella notte ancora neve con -16 °C.
17. F. MARCHIORO (a cura di), Battaglia Terme. Un piccolo, grande paese, op. cit., pp. 57-58.