1952-55. La partita con Gino Cappello

Altri avvenimenti del 1954

Il 14 marzo 1954 debutta sulla panchina del Padova, sostituendo Pietro Rava, il triestino Nereo Rocco, già giocatore della squadra cittadina nei campionati 1940/41 e 1941/42. Il neo-allenatore riuscirà a salvare i biancoscudati dalla retrocessione.

Il 15 maggio la parrocchia di Battaglia acquista dal conte Emo Capodilista altri 11.000 mq di terreno situato in zona S. Elena per la costruzione della chiesa, della canonica e del patronato, alla somma di 6 milioni e mezzo di lire 24.

Lunedì 7 giugno si corre la 16a tappa del 37° Giro d’Italia, che copre il tragitto Riva del Garda – Abano Terme, di 131 km. I corridori, provenienti da Vicenza, arrivano a Mestrino e poi a Tencarola e quindi si dirigono verso lo stadio di Abano, gremito all’inverosimile. Il primo a tagliare il traguardo è il belga Rik Van Steenbergen, applaudito dal gran numero di appassionati. L’indomani il percorso è Abano Terme – Padova, di 105 km. È’ un tracciato triangolare che ha come vertici Resana (TV), Mestre (VE) e Padova, raggiunta percorrendo la Riviera del Brenta. In attesa dell’arrivo dei corridori, al Monti la Società Ciclisti Padovani ha organizzato una riunione con, tra gli altri, Maspes e Van Vliet. Vince nuovamente Rik Van Steenbergen, che verso le 17.00 entra al Monti, accolto dal numerosissimo pubblico. Alle 12.30 del 9 giugno i corridori sono nella zona Fiera di Padova, da dove parte la tappa Padova – Grado, di 236 km, che vede vittorioso Adolfo Grosso.

Nel 1954 alla Galileo di Battaglia viene sistemata l’ex fonderia per il reparto sezionatori e manutenzione e viene costruita la nuova portineria con la strada d’accesso; viene inoltre completato il fabbricato di carpenteria ed inizia la costruzione della nuova Direzione 25. Sempre nel 1954 vengono costruiti, per l’alloggio degli operai e delle loro famiglie, 15 appartamenti in Viale S. Elena 256.
Il 4 novembre viene inaugurato a Battaglia il Monumento ai Caduti: una fontana in marmo rosato che viene posizionata al centro della Piazza della Libertà. I nomi dei caduti sono incisi su alcune lastre di trachite collocate sull’esterno dell’ex Casa del Fascio 27.
Il 18 dicembre entra in funzione il primo cantiere per la costruzione del patronato e del centro professionale. Nel dicembre 1955 un secondo cantiere provvederà alla copertura del patronato 28.

1954. Il mese di gennaio è caratterizzato da temperature molto rigide. Il 3 gennaio la RAI avvia le sue trasmissioni con la commedia di C. Goldoni L’osteria della posta e La domenica sportiva. Il 9 aprile al 36° Salone di Torino l’Alfa Romeo presenta la Giulietta Sprint disegnata da Bertone. Il 4 maggio in un incidente avvenuto in una miniera di lignite a Ribolla (Grosseto) muoiono 42 minatori. Il 30 maggio l’Internazionale, distanziando la Juventus di un solo punto, si conferma campione, conquistando il suo 7° scudetto. Gunnar Nordahl (Milan) rivince la classifica dei marcatori, con 23 reti. Il 12 giugno Confindustria, CISL, UIL e CISNAL trovano un accordo per definire le voci che compongono la busta paga, in modo da stabilire un salario minimo. Il 13 giugno lo svizzero Clerici vince il 37° Giro d’Italia. Il 31 luglio Compagnoni e Lacedelli conquistano la vetta del K2, salendo a 8.611 metri. Alla spedizione, capeggiata da Ardito Desio, partecipa il giovane Walter Bonatti. Il 4 luglio la Germania Ovest vince la 5a edizione del Campionato del Mondo di calcio, disputata in Svizzera, battendo in finale l’Ungheria per 3-2. L’Italia è eliminata al primo turno. Questa è la prima edizione ad essere trasmessa in televisione. Il 19 agosto muore a Sella di Borgo Valsugana (TN) Alcide De Gasperi. Il 5 settembre Fangio su Mercedes vince a Monza il Gran Premio automobilistico d’Italia. 5 ottobre: viene firmato a Londra un’intesa per il ritorno all’Italia della zona A del TLT. Il 26 ottobre, dopo nove anni, Trieste ritorna ad essere una città italiana. Ai campionati del mondo di ciclismo su pista di Colonia, Messina vince la gara di Inseguimento, il padovano Leandro Faggin quella di Inseguimento individuale Dilettanti.

1954/55, il Galileo Battaglia riparte in I Divisione

Nel 1954/55 Il Galileo Battaglia partecipa al Campionato di I Divisione Veneto, nel girone D. La somma da pagare per l’iscrizione è di lire 50.000 29, comprensiva di: tassa associazione 1954/55 (2.000), tassa iscrizione (6.000), tassa gare (12.000) e deposito cauzionale (30.000). Al torneo prendono parte 12 formazioni. Sette sono provenienti dalla città e provincia di Rovigo: G.S. Ballarin (Rovigo), U.S. Ca’ Venier, A.C. Costa (Rovigo), S.S. Crespino, A.C. Umberto Maddalena (Bottrighe), U.S. Papozze, Pol. Schiesaro (Arquà Polesine). Cinque quelle che provengono dalla provincia di Padova: G.S. Galileo (Battaglia Terme), A.C. Interaziendale (Este), U.S. Merlara, A.C. Walter Petron (Pontelongo), A.C. Solesino.
Il presidente è Antico Giuseppe, chiamato Gino, disegnatore alla Galileo, l’allenatore è Fincato. Ecco la rosa. Portieri: Bettini, Bettio Adriano (“Nano”), Fronda Marcello, Pegoraro Gastone. Difensori: Caraccia (alias “Bruno”), Chinchio Bruno (“Pacagnèa”), Filippi Franco, Grossi Arrigo (I, “Crocoeo”), Pasquetto Emilio. Centrocampisti: Alunni Alfredo (II), Manzato, Marcante Lorenzo (“Renzo”), Santi Giuseppe (“Pape”). Attaccanti: Benvegnù Sergio (“Figo”), Bodon Mario, Grossi Anselmo (II, “Mino”), Vettore Oreste.
Ci sono anche Alunni Nevio (I), Borgato Vitaliano, Garbin Achille (“Bèca”) e Villani, che sanno giocare indifferentemente a centrocampo o in attacco. Il mediano sinistro Manzato farà parte anche della rappresentativa regionale. Garbin Achille sarà nelle file del Taranto per due stagioni, nel 1959/60 (Serie B) e nel 1960/61 (Serie C); vestirà anche le maglie del Brindisi e del Matera. Anche Vettore Oreste militerà nel Taranto, in Serie C, nel campionato 1964/65.

G.S. Galileo A.C. Battaglia 1954/55 (1). Da sinistra, in piedi: Vettore Oreste, Marcante Lorenzo, Garbin Achille (parzialmente nascosto), Filippi Franco, Santi Giuseppe, Alunni Nevio, Bodon Mario. Accosciati: Pegoraro Gastone, Chinchio Bruno, Agostini Aronne, Grossi Anselmo (II).

(Raccolta Vittorio Bonafè)

G.S. Galileo A.C. Battaglia 1954/55 (2). Da sinistra, in piedi: l’allenatore Fincato, Santi Giuseppe, Borgato Vitaliano, Grossi Arrigo (I), Chinchio Bruno, Marcante Lorenzo, il capitano Filippi Franco. Accosciati: Grossi Anselmo (II), Bodon Mario, Vettore Oreste, Bettio Adriano, Manzato.

(Raccolta Vittorio Bonafè)

Campionato 1954/55, Bettio. L’ancora giovane portiere Bettio Adriano, che giocherà con il Galileo Battaglia per ben tredici anni, dal 1954/55 al 1966/67. La foto, come quella a fianco, è stata scattata presso il Comunale di Battaglia Terme. Dietro l’edificio a sinistra spunta la torre dell’ex casa del fascio, che sarà ristrutturata negli anni ’70.

(Raccolta Arrigo Bottaro)

Campionato 1954/55, Vettore e Bettio. L’attaccante Vettore Oreste e Bettio Adriano. Vettore, oltre che giocatore di calcio, era anche un abile pescatore.

(Raccolta Arrigo Bottaro)

Questi alcuni risultati:
26/12/1954 Ballarin – Galileo 6-0 (2-0).
09/01/1955 Solesino – Galileo 3-2, poi 0-2 a tavolino. Questa partita viene sospesa al 6’ del secondo tempo e continuata solo per evitare eventuali incidenti, salvaguardando l’incolumità dell’arbitro e dei giocatori del Galileo Battaglia. I sostenitori locali, infatti, hanno avuto un contegno piuttosto minaccioso e parte di essi sono entrati nel terreno di gioco.

“In una partita esterna eravamo in vantaggio per 2-0. I tifosi locali erano così intemperanti che l’arbitro ha pensato di sospendere la partita. Mi ha avvisato di questo (ero il capitano) e, per calmare i tifosi, si è addirittura inventato un rigore contro di noi. Il portiere Fronda, non sapendo che era una farsa, si è opposto risolutamente all’effettuazione del calcio di rigore: nessuno aveva infatti compiuto alcun fallo, da nessuna parte del campo (per un paio d’anni, infatti, un fallo grave in qualsiasi parte del campo comportava l’assegnazione del rigore). Ho allora chiesto a Fronda di calmarlo, ma Caraccia era proprio infuriato. Pensava, infatti, che Fronda avesse ingiustamente dato ragione all’arbitro. L’ultima mezz’ora abbiamo giochicchiato, cercando di non farci male. L’arbitro continuava a dirci che la partita era già sospesa, ma il portiere era lontano e non sentiva, oppure non ci credeva… In spogliatoio ha litigato con il suo amico in maniera così decisa che siamo dovuti intervenire noi per separarli. La partita in campo è finita 3-2, ed è stata poi trasformata dal giudice sportivo in 0-2.” (Franco Filippi)

All’A.C. Solesino viene comminata una multa di 7.000 lire e un suo giocatore è squalificato per tre giornate. Anche Fronda Marcello è squalificato, insieme a Marcante Lorenzo, per una giornata 30.

23/01/1955 Costa-Galileo 2-2.
30/01/1955 Galileo-Merlara 4-1.

Alla conclusione del girone di andata, dopo 10 partite (una è da recuperare), il Galileo è al 5° posto, con 12 punti 31.

03/04/1955 Galileo – Ballarin 0-2 (0-0).
10/04/1955 Galileo – Maddalena 2-0 a tavolino per mancata presentazione in campo del Maddalena, che viene penalizzato di un punto e multato di 2.000 lire 32.
17/04/1955 Galileo-Solesino 3-0.

Questa la classifica alla conclusione del campionato, dopo 22 partite: Ballarin Rovigo 36, Crespino 32, Galileo Battaglia 27, Interaziendale Este 25, Papozze e Merlara 24, Solesino 22, Petron 21, Schiesaro e Costa 16 (-1), Umberto Maddalena Bottrighe 10 (-1), Ca’ Venier 7. Schiesaro e Costa hanno giocato una partita in meno 33.

Altri avvenimenti del 1955

Il 12 giugno termina il campionato di Serie B. Il Padova, vincendo all’ultima giornata lo scontro diretto contro il Legnano, conquista il secondo posto, dietro il Vicenza, e viene promosso in Serie A. Protagonista del successo biancoscudato è l’allenatore Nereo Rocco, tra i primi in Italia ad utilizzare il cosiddetto “catenaccio”, modulo difensivista introdotto negli anni ‘30 in Svizzera dal tecnico austriaco Karl Rappan: in centrocampo vengono bloccate le fonti di gioco avversarie e davanti al portiere viene aggiunto il “libero”, un mediano arretrato che diviene difensore senza compiti di marcatura fissa, pronto a intervenire sugli attaccanti eventualmente sfuggiti ai diretti controllori e a recuperare palloni sfuggiti ai compagni di reparto. Nella fase offensiva viene attuato il “contropiede”, un rapido attacco portato con tre punte e un centrocampista che sono riforniti con lunghi lanci. Questa filosofia di gioco influenzerà tutto il calcio italiano, fino a diventarne il fondamento.

Lunedì 30 maggio si corre la 16a tappa del 38° Giro ciclistico d’Italia, la Ravenna – Lido di Jesolo, di 245 km. La vittoria va a Rino Benedetti.

Domenica 26 giugno si svolge a Battaglia la terza prova del Campionato italiano podistico 1955 sulla distanza di 25 km. Alla gara di marcia, organizzata dalla sezione di Atletica CRAL delle Officine Elettromeccaniche Galileo, possono partecipare atleti affiliati alla FIDAL di I, II e III categoria. Questo il percorso, tutto alberato: Viale Colli Euganei – Via Roma – Viale Matteotti – Via Marconi – Via Colli Euganei per complessivi 1.250 m; Viale S. Elena – Viale delle Magnolie – Via Roma – Viale Matteotti – Via Marconi – Viale Colli Euganei di 2.150 m da ripetersi 11 volte, pari a 23.650 m, per un totale di 24.900 m. La partenza è in Viale Colli Euganei alle ore 16.30. Al primo arrivato va un premio del valore di 20.000 lire, al secondo di 15.000, al terzo di 12.000, e così via, a scalare, sino al premio del valore di 1.000 lire per chi arriva dal 13° al 20° posto e di 500 lire dal 21° al 30° posto. Seguono altri premi, coppe, targhe e medaglie 34.

Battaglia Terme, 26/06/1955. 1° Giro di Battaglia Terme di marcia. Prima pagina dell’opuscolo stampato in occasione del 1° Giro di Battaglia Terme di marcia, valevole quale IIIa prova per il Campionato Italiano podistico 1955.

(Raccolta Vittorio Bonafè)

Battaglia Terme, 26/06/1955. 1° Giro di Battaglia Terme di marcia. Pagine dell’opuscolo relativo all’importante gara di marcia svoltasi a Battaglia Terme.

(Raccolta Vittorio Bonafè)

Il 3 e 4 settembre 1955 la chiesa di Battaglia ospita e venera il corpo del beato Gregorio Barbarigo, cardinale e vescovo di Padova dal 1664 al 1697, anno della sua morte. Sarà canonizzato da Giovanni XXIII il 26 maggio 1960 35.
Nel 1955 la Galileo ammoderna il capannone dei serramenti 36.

1955. Il 28 gennaio il parlamento forma una commissione d’inchiesta sulle condizioni dei lavoratori nelle fabbriche italiane. Il 10 febbraio è inaugurata a Roma la prima linea della metropolitana. Il 22 marzo un’esplosione in una miniera a Spoleto (PG) uccide 21 minatori. Nel mese di marzo la FIAT inizia la produzione della 600, che darà inizio alla motorizzazione di massa in Italia. Godrà di un grande successo e sarà nel mercato fino al 1969. Il 29 marzo si svolgono alla FIAT le elezioni per formare le commissioni interne: si afferma la CISL e la FIOM ha un forte calo (dal 63,2 al 36,7%). Il 29 aprile Gronchi è eletto presidente della Repubblica. Il 26 maggio il pilota Alberto Ascari muore al volante, come il padre, durante le prove sul circuito di Monza. Il 5 giugno Fiorenzo Magni vince, a 35 anni, il suo terzo Giro d’Italia; Fausto Coppi è secondo, a soli 13”. Il 19 giugno il Milan vince il suo quinto scudetto. Per il terzo anno consecutivo capocannoniere è lo svedese Gunnar Nordahl (Milan), con 27 reti. L’11 settembre Fangio su Mercedes vince il Gran premio automobilistico di Monza. Il 19 novembre viene trasmesso il quiz televisivo Lascia o raddoppia?, presentato da Mike Bongiorno. Il 14 dicembre l’Italia è ammessa all’ONU. Il 31 dicembre sono trasmesse in diretta TV le partite Roma-Atalanta e Napoli-Fiorentina, giocate in anticipo, di sabato. Forte crescita delle vendite degli apparecchi televisivi, in particolare a Napoli. Nel 1955 viene avviata a Milano la costruzione del grattacielo Pirelli, progettato da Giò Ponti; l’opera sarà conclusa nel 1959. Ai campionati del mondo di ciclismo su pista di Milano, Maspes vince la gara di Velocità individuale Uomini, Messina quello dell’inseguimento. Carlo Ubbiali su MV Agusta vince il Motomondiale, classe 125.

NOTE

24) Storia di una chiesa a Battaglia Terme, ed. La Galiverna, Battaglia Terme, 1998, p. 24. 6 milioni e mezzo di lire del 1954 equivalgono a 97.566,97 euro del 2011.
25) ANTONIO NAPOLI, op.cit., p. 215.
26) ANTONIO NAPOLI, op.cit., p. 217.
27) BRUNO SAVIN, “E noi… chi siamo!?” 1939-1946 Battaglia Terme nella 2a Guerra Mondiale, 2006, p. 634.
28) Sac. GUIDO BELTRAME, op. cit., 1997, p. 29.
29) FIGC, Lega Regionale Veneta, Comunicato n. 2 del 2 settembre 1954. 50.000 lire del 1954 equivalgono a 750,51 euro del 2011.
30) Ivi, Comunicato n. 20 1955. 7.000 lire del 1954 corrispondono a 102,21 euro del 2011.
31) Ivi, Comunicato n. 25, 1955.
32) Ivi, Comunicato n. 33 del 13 aprile 1955.
33) Ivi, Comunicato n. 35, 1955.
34) I dati relativi alla corsa e ai premi sono ricavati dall’opuscolo pubblicato in occasione della manifestazione conservato da Vittorio Bonafè. 20.000 lire del 1955 sono pari a 292,03 euro del 2011, 1.000 lire a 14,60 euro.
35) Sac. GUIDO BELTRAME, op. cit., 1997, p. 52.
36) ANTONIO NAPOLI, op.cit., p. 215.

Carmelo Donà

Undici bei fiori, copertina.

Testo e immagini tratti da: Carmelo Donà, Undici bei fiori. 1922-2012 Storie di uomini, storie di sport a Battaglia Terme, 2012.

È qui pubblicato l’undicesimo capitolo del libro. In questa versione digitale l’autore ha apportato delle modifiche, corretto alcune imprecisioni e aggiunto delle immagini. Nei nominativi delle squadre i giocatori vengono indicati con cognome e nome, come negli elenchi ufficiali.